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Il Consiglio federale vuole agevolare l’esportazione di materiale bellico

carro armato
L'Esecutivo vuole un margine di manovra. Keystone-SDA

Il Consiglio federale intende facilitare l'esportazione di materiale bellico. È quanto prevede una modifica alla pertinente legge approvata oggi e inviata al parlamento col relativo messaggio.

Il progetto riguarda l’introduzione di una facoltà, per l’Esecutivo, di derogare ai criteri di autorizzazione per affari con l’estero in presenza di eventi straordinari, si legge in una nota governativa.

L’introduzione di tale facoltà – precisa il comunicato – consentirebbe al Consiglio federale un margine di manovra che gli permetta di adeguare la politica in materia di esportazioni di materiale bellico ai cambiamenti del contesto geopolitico. Al contempo, permetterebbe alla Confederazione di mantenere una capacità industriale adeguata alle esigenze della sua difesa nazionale.

Il progetto di modifica della LMB attua la mozione dell’11 maggio 2023 presentata dalla Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S). Il testo dell’intervento parlamentare non è stato modificato e riprende alla lettera il controprogetto all’iniziativa popolare “Contro l’esportazione di armi in Paesi teatro di guerre civili” (Iniziativa correttiva) formulato dall’Esecutivo nel marzo 2021.

La revisione della LMB e la relativa delega al Consiglio federale consentirebbe il mantenimento di determinate esportazioni di singoli componenti e di assemblaggi nel quadro di collaborazioni industriali tra aziende fornitrici elvetiche e imprese d’armamento di Stati partner improvvisamente coinvolti in un conflitto armato. La Confederazione potrebbe così assicurarsi una maggiore certezza del diritto per quanto riguarda gli affari di compensazione legati all’acquisto di beni d’armamento dell’esercito svizzero.

Stando alla nota, il Consiglio federale sarebbe tenuto comunque anche in futuro a rispettare i principi di politica estera e gli obblighi internazionali del Paese, che comprendono in particolare il Trattato sul commercio delle armi, il diritto della neutralità, il diritto internazionale umanitario e i diritti umani.

L’Esecutivo – conclude il messaggio – potrà derogare ai criteri di autorizzazione soltanto per un periodo limitato. In caso di applicazione della facoltà di deroga, il Parlamento verrà coinvolto in modo da poter esercitare pienamente la sua vigilanza sul Consiglio federale.

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