Il Governo non dà concessioni sulla riesportazione di materiale bellico svizzero
Mowag Piranha, veicoli trasporto truppe, di produzione rossocrociata.
Keystone / Martin Ruetschi
L'argomento continua ad essere caldo e, dopo una certa apertura mostrata dal Parlamento, il Consiglio federale ribadisce invece la propria posizione di neutralità.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/MaMi con Keystone-ATS
No a qualsiasi esportazione di materiale bellico di produzione elvetica da parte di Paesi terzi. È quanto ha confermato oggi il Consiglio federale, ribadendo di voler continuare con la prassi attuale, basata sulla legge in materia e sulla lunga tradizione in campo umanitario della Svizzera in quanto Stato neutrale.
In Parlamento si è discusso del tema, ricorda l’Esecutivo in una nota, aggiungendo che continuerà a seguire il dibattito alle Camere e si pronuncerà nuovamente, se necessario, nel quadro del suo parere sulle iniziative parlamentari. Nel corso dell’ultima sessione, infatti, la Camera alta ha confermato il proprio sostegno alla linea del Governo, mentre la Camera bassa ha invece mostrato – sotto determinate condizioni – apertura nei confronti della riesportazione.
Sottolinea inoltre che neutralità non significa indifferenza nei confronti dell’aggressione russa in Ucraina. In più occasioni Berna ha condannato con fermezza l’aggressione chiedendo la cessazione delle ostilità e il ritiro delle truppe russe dall’intero territorio ucraino, prosegue il Governo, aggiungendo che la Svizzera riprende inoltre le sanzioni dell’Unione europea.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Il divieto di riesportazione delle armi preoccupa l’industria svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
La proibizione di vendita di armamenti prodotti in Svizzera a Paesi terzi coinvolti in conflitti, sta creando difficoltà all’industria bellica.
Consiglio federale e Amministrazione hanno pertanto respinto le richieste giunte negli ultimi 12 mesi da Germania, Danimarca e Spagna per il trasferimento di materiale bellico di provenienza elvetica all’Ucraina facendo leva sul relativo articolo di legge (22a capoverso 2 lettera a della legge sul materiale bellico, LMB). Le richieste non sono infatti autorizzate se il Paese destinatario è implicato in un conflitto armato interno o internazionale, come nel caso di Russia e Ucraina.
Nella sua nota, il Consiglio federale ricorda che, nel quadro della revisione della LMB, aveva espresso la volontà di mantenere il margine di manovra di questo articolo, poi abrogato dalla revisione, e che la sua posizione rimane la medesima.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
La nuova ambasciatrice Ucraina: “Berna autorizzi l’invio di armi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Appello della nuova ambasciatrice ucraina a Berna ai e alle parlamentari elvetiche, che la prossima settimana discuteranno la questione delle armi.
Dall’annessione russa della Crimea nel 2014 la Svizzera ha pure applicato il diritto di neutralità alle relazioni con la Russia e l’Ucraina. Questo approccio è rimasto invariato anche in seguito all’aggressione militare russa. In virtù della quinta Convenzione dell’Aia del 1907, nelle esportazioni di armi va rispettato il principio della parità di trattamento, rileva l’Esecutivo.
Come stabilito dall’articolo 2a dell’Ordinanza che istituisce provvedimenti in relazione alla situazione in Ucraina, dal 23 novembre 2022 è inoltre in vigore un embargo generale sugli armamenti nei confronti di Russia e Ucraina.
Il Consiglio federale ha tuttavia dichiarato che rimane possibile fornire materiale bellico ad aziende europee produttrici di armi; si tratta infatti di una tipologia di esportazioni compatibile con il diritto di neutralità.
Gran San Bernardo, ripristino terminato ma la strada resta chiusa
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavori di riparazione termineranno oggi, ma le operazioni di messa in sicurezza delle pareti rocciose proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.
BNS: la priorità è la stabilità dei prezzi, ribadisce Schlegel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mantenere la stabilità dei prezzi è il compito principale della Banca nazionale svizzera. Lo ha ribadito oggi, il presidente della direzione Martin Schlegel.
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Bocciata dal Consiglio degli Stati la mozione che voleva permettere la riesportazione verso l'Ucraina di materiale bellico acquistato in Svizzera.
La nuova ambasciatrice Ucraina: “Berna autorizzi l’invio di armi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Appello della nuova ambasciatrice ucraina a Berna ai e alle parlamentari elvetiche, che la prossima settimana discuteranno la questione delle armi.
Riesportare materiale bellico elvetico in Ucraina: lo chiede un senatore UDC
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera non dovrebbe bloccare i Paesi che vogliono aiutare con armi e munizioni l'Ucraina: ne è convinto il democentrista Werner Salzmann.
Il divieto di riesportazione delle armi preoccupa l’industria svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
La proibizione di vendita di armamenti prodotti in Svizzera a Paesi terzi coinvolti in conflitti, sta creando difficoltà all'industria bellica.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La richiesta di diversi Paesi di rivendere le armi di fabbricazione elvetica all’Ucraina ha aperto un dibattito politico, giuridico e storico.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.