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Biglietti per il traporto pubblico discriminatori

Un bus e un tram nella città vecchia di Berna.
myRIDE vuole addebitare l'utilizzo del trasporto pubblico in un secondo momento (post-pricing) sulla base di piani tariffari digitali individuali (e-tariff). KEYSTONE

Tutti contro il nuovo sistema di tariffe "myRIDE" che prevede biglietti digitalizzati e offerte personalizzate. Motivo: il principio "un viaggio, un prezzo" viene annullato e scompare la trasparenza dei prezzi.

Organizzazioni di consumatori, di pensionati, di promozione dei trasporti pubblici e associazioni assistenziali protestano contro il nuovo sistema di tariffe “myRIDECollegamento esterno“. Questo sistema – affermano – discrimina una parte considerevole dei viaggiatori.

L’accesso ai trasporti pubblici deve essere garantito a tutti, hanno ricordato oggi diverse associazioni in un comunicato stampa. Il progetto “myRIDE”, presentato lo scorso novembre dall’Alliance SwissPass – che riunisce sotto un unico tetto il Servizio diretto nazionale e le comunità tariffarie regionali – prevede che utenti tengano un diario di viaggio digitale completo. In questo modo sarà possibile addebitare l’utilizzo del trasporto pubblico in un secondo momento (post-pricing) sulla base di piani tariffari digitali individuali (e-tariff).

Ecco le spiegazioni nel video:

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In particolare, le molte associazioni a difesa di viaggiatori, pensionati, consumatori, si dicono contrarie al tentativo dell’Alliance SwissPassCollegamento esterno di imporre l’uso delle tecnologie digitali con prezzi discriminatori per chi non possiede uno smartphone. Molti anziani, infatti, non possiedono uno smartphone e non possono utilizzare i servizi digitali. Hanno bisogno di un accesso semplice ai biglietti dei trasporti pubblici, anche in contanti. Questa fascia di popolazione rischia di essere discriminata.

In generale per le associazioni il principio “un viaggio, un prezzo” deve essere applicato anche in futuro. Inoltre, la digitalizzazione non deve portare all’abolizione di biglietti forfettari, popolari e convenienti. Anche Caritas sottolinea la necessità di prezzi prevedibili. Il principio del post-pricing, spiega, è problematico per le persone con un budget limitato che hanno bisogno di conoscere in anticipo il prezzo di un viaggio.

La Konsumentenschutz, la fondazione per la protezione dei consumatori della Svizzera tedesca, infine critica il fatto che le tariffe personalizzate e dinamiche impediscono la trasparenza dei prezzi e non esiste più un prezzo standard uniforme.

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