Il logo del Gruppo Wagner ridipinto con un graffito contro la guerra a Belgrado, in Serbia.
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Allineandosi sulla decisione presa dall'UE una settimana fa, anche il Governo svizzero ha deciso di sottoporre a sanzioni il gruppo mercenario russo Wagner e l'agenzia di stampa RIA FAN.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Il gruppo Wagner, guidato da Evgenij Prigožin, “funge da strumento per la guerra ibrida” ed è coinvolto attivamente nell’aggressione militare della Russia ai danni dell’Ucraina, scrive giovedì il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca, competente in materia di sanzioni.
Questa organizzazione militare, dalla natura giuridica poco chiara, “fa parte di una complessa rete di imprese attive a livello globale […] collegate fra loro da rapporti di proprietà e reti logistiche”.
Allo stesso tempo, la Svizzera ha seguito l’UE anche per quanto concerne le sanzioni nei confronti dell’agenzia di stampa russa RIA FAN per la diffusione di propaganda filogovernativa e disinformazione. Questo media appartiene al gruppo Patriot, il cui consiglio di amministrazione è presieduto dallo stesso Prigožin.
Quest’ultimo, secondo l’elenco della Segreteria di Stato dell’economia, è già incluso nella lista delle sanzioni elvetiche alla Russia dall’ottobre 2020 in relazione alle sue attività in Libia. All’inizio del 2022 è stata inserita una nuova voce per questa personalità in relazione alla situazione in Ucraina.
Inoltre, il 10 aprile 2023 l’UE ha posto le due emittenti RT Arabic e Sputnik Arabic sotto il divieto di trasmissione e pubblicità. Entrambi i canali svolgono un ruolo essenziale nella campagna internazionale di sistematica manipolazione dei media e falsificazione dei fatti da parte del Governo russo. Il 25 marzo 2022 il Consiglio federale aveva già dichiarato che è più efficace contrastare con i fatti le affermazioni false e dannose anziché vietarle. Pertanto, anche se i due canali non saranno oscurati in Svizzera, sarà vietato trasmettere pubblicità attraverso di essi.
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