Sanzioni contro la Russia, i Paesi del G7 bacchettano la Svizzera
I media svizzeri hanno pubblicato i dettagli di una lettera in cui i Paesi del G7 criticano le "scappatoie" che, a loro dire, consentono ai beni russi di eludere le sanzioni e che rappresentano un "rischio di reputazione" per la Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Una copia della lettera degli ambasciatori e dell’ambasciatrice del G7 a Berna indirizzata al Governo svizzero, datata 5 aprile, è stata pubblicata venerdì dai giornali del gruppo Tamedia. L’esistenza della lettera e le preoccupazioni in essa espresse erano già state rivelate la settimana scorsa dalla Handelszeitung.
Nella missiva, gli ambasciatori sottolineano che “fonti indipendenti stimano che il totale [di beni russi] detenuto in Svizzera potrebbe essere significativamente più importante” dei circa 7,5 miliardi di franchi fin qui congelati nella Confederazione.
In particolare, mettono in discussione le disposizioni svizzere in materia di privacy, che, a loro dire, “potrebbero essere utilizzate per coprire le tracce di strutture finanziarie illecite”.
Gli ambasciatori e l’ambasciatrice del G7 invitano inoltre il Governo svizzero a “prendere ulteriori provvedimenti per chiarire la distinzione tra la protezione della privacy dei soggetti giuridici e di coloro che abusano di questa privacy per proteggere i proprietari economici”. In altre parole, cittadini e cittadine ed entità russe soggette a sanzioni.
La lettera chiede poi alla Svizzera di unirsi alla task force REPO (Russian Elites, Proxies, and Oligarchs) del G7, che coordina l’attuazione delle sanzioni occidentali dovute alla guerra in Ucraina.
Critiche ingiustificate
La Svizzera ha sempre respinto le critiche circa un eventuale lassismo nell’applicare le sanzioni.
All’inizio di questa settimana, in un’intervista alla Neue Zürcher Zeitung Helene Budliger-Artieda, responsabile della Segreteria di Stato dell’economia, ha sottolineato che i 7,5 miliardi di franchi congelati fino a oggi in Svizzera rappresentano oltre un terzo di tutti i beni bloccati nell’Unione Europea.
Per quanto riguarda le precedenti affermazioni dell’ambasciatore statunitense Scott Miller, secondo cui la Svizzera potrebbe bloccare altri 50-100 miliardi di franchi svizzeri, Budliger-Artieda ha affermato che nessun Paese – nemmeno gli Stati Uniti – ha fornito informazioni dettagliate che giustifichino un ulteriore congelamento di beni.
I giornali Tamedia hanno scritto venerdì che le richieste del G7 alla Svizzera – compresa la questione dell’adesione alla REPO – saranno probabilmente sollevate di nuovo la prossima settimana, quando il presidente della Confederazione Alain Berset si recherà a Berlino per incontrare il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Sono previsti anche colloqui con gli Stati Uniti: giovedì la Reuters ha riferito che il sottosegretario Brian Nelson, il più alto funzionario del Tesoro statunitense per le sanzioni, si recherà in Svizzera la prossima settimana per discutere di ulteriori misure.
I Verdi liberali avviano la procedura per espellere Sanija Ameti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Come richiesto dal partito nazionale, i Verdi liberali zurighesi hanno avviato la procedura di espulsione di Sanija Ameti, finita di recente nella bufera per aver sparato a un dipinto raffigurante Gesù e la Madonna.
Lupi in Vallese, la Confederazione limita il loro abbattimento
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per il momento, in Vallese solo uno dei quattro branchi di lupi di cui il Cantone aveva chiesto l'eliminazione preventiva potrà essere abbattuto.
Per lo sviluppo e la cooperazione stanziati 11,3 miliardi di franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per finanziare la Strategia di cooperazione internazionale 2025-2028 vanno sbloccati 11,27 miliardi per il periodo 2025-2028. Lo ha chiesto oggi il Consiglio degli Stati adottando i relativi decreti federali.
La Svizzera coloniale in esposizione al Museo nazionale di Zurigo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Pur non avendo colonie, la Svizzera ha beneficiato dell'oppressione e dello sfruttamento di Paesi in Africa, America e Asia. Una mostra al Museo nazionale, che si terrà da venerdì al 19 gennaio, evidenzia per la prima volta il ruolo della Confederazione.
Per le vacanze invernali gli svizzeri preferiscono le mete esotiche
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli svizzeri continuano a preferire le destinazioni lontane per le loro vacanze invernali. Le prenotazioni per mete come la Thailandia, l'Oceano Indiano e i Caraibi nel prossimo inverno hanno registrato un forte incremento.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Valle di Saas nel Canton Vallese è di nuovo accessibile senza restrizioni. Interrotta per sei giorni, la strada sul fondovalle è stata riaperta mercoledì intorno alle 10:00.
Una nuova star internazionale presta il volto a Svizzera Turismo
Questo contenuto è stato pubblicato al
È l'attore danese Mads Mikkelsen a celebrare, insieme a Roger Federer, l'autunno elvetico nella nuova campagna promozionale.
Alain Berset pronto per il suo nuovo incarico a Strasburgo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Alain Berset, ex consigliere federale che assumerà la carica di Segretario generale del Consiglio d'Europa il 18 settembre, ha davanti a sé un compito difficile. I suoi sostenitori politici puntano sul suo "soft power" per rafforzare la credibilità dell'organismo.
È in arrivo l’identità elettronica anche in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le persone domiciliate in Svizzera dovrebbero poter beneficiare di un'identità elettronica (e-ID) a partire dal 2026.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Contenuto esterno
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.