In Moldavia, le autorità hanno sventato negli ultimi anni quattro tentativi di contrabbando nucleare da parte di criminali con legami in Russia. La notizia è riportata dalla Associated Press. Tra i possibili acquirenti ci sarebbero stati anche gruppi estremisti in Medioriente.
L’ultimo caso conosciuto risale a febbraio, quando un trafficante offrì per 2 milioni e mezzo di franchi un gran quantitativo di cesio, sufficiente a contaminare numerose città, e cercò un acquirente dello Stato islamico.
Le autorità moldave avrebbero bloccato questo e altri tentativi di vendita in collaborazione con l’FBI statunitense. Il materiale radioattivo sarebbe di provenienza russa. E con la Russia, in particolare con i servizi di intelligence di Mosca, i trafficanti avrebbero avuto dei legami.
Un mercato nero in espansione, spiega la polizia moldava. Non è chiaro se questi casi siano spia di più diffuse operazioni di contrabbando nucleare. Ma la minaccia di un mercato nero radioattivo è lontana dall’essere sotto controllo.
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