Un terzo dell'Ucraina, stando a recenti stime, sarebbe ricoperto di mine inesplose.
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Per le future operazioni di sminamento dell'Ucraina si sta affinando un progetto svizzero che si avvale di droni.
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tvsvizzera.it/mrj
Una delle drammatiche conseguenze della guerra in Ucraina sono le migliaia di mine inesplose che giacciono sul terreno. Stando alle stime, un terzo del Paese è ricoperto di ordigni inesplosi. Attualmente un sistema svizzero che usa droni viene testato nel sud della Germania.
Una volta in volo gli apparecchi sviluppati dalla ditta non-profit FindMineCollegamento esterno scandagliano il terreno sottostante, nel quale sono state sepolte delle imitazioni di mine. FindMine spiega che l’aspetto rivoluzionario del sistema sviluppato è quello di riuscire a identificare oggetti con dei trasmettitori a microonde senza dover entrare nei campi. Una volta terminati i voli, rientrano alla base e inizia il lungo lavoro di analisi delle informazioni.
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“I segnali inviati dal drone penetrano nel terreno per alcune decine di centimetri e ci permettono di identificare oggetti metallici non visibili. Quindi anche se le mine sono sotterrate o ricoperte da uno strato di vegetazione, noi le troviamo”, ha spiegato ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI il direttore di FindMine Winfried Mayer.
Nella tecnologia di questi droni sono stati investiti anni di ricerca svolta in sei istituti universitari, fra cui il Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) e l’Università tedesca di Ulm, dove si trova un centro di competenza nel settore delle microonde. Il progetto è finanziato dalla fondazione svizzera Urs Endress FoundationCollegamento esterno. “Ho iniziato raccogliendo fondi per finanziare le protesi per vittime di mine antiuomo, e ogni anno ne servivano di più. Mi sono detto: sarebbe meglio agire più a monte e cercare le mine. Oggi abbiamo un strumento che ce lo permette. Ed è fantastico”, ha dichiarato Urs Endress.
Quello dei droni è un lavoro di ricerca degli ordigni, ma non di sminamento: “Il nostro lavoro – spiega Mayer – si limita alla ricerca degli ordigni. Se in un terreno ci sono delle mine, segnaliamo la loro posizione alle organizzazioni non governative, che, seguendo le loro procedure, le disinnescano ed eliminano”.
L’obiettivo dei test in Germania è rendere la tecnologia ancora più veloce.
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