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Referendum, gli umori degli italiani in Svizzera a confronto

Intervista doppia ai parlamentari residenti nella Confederazione Claudio Micheloni e Alessio Tacconi, opposti sulla riforma costituzionale su cui si vota il 4 dicembre

Questo contenuto è stato pubblicato il 01 dicembre 2016 minuti

A pochi giorni dall'appuntamento referendario del 4 dicembre resta alta la tensione tra i fronti che si contrappongono sulla riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi. I sondaggi delle scorse settimane davano in vantaggio i no ma resta alto il numero degli indecisi. E la polemica ha investito anche il voto degli italiani all'estero che si esercita per posta e che secondo alcuni osservatori potrebbe spostare di alcuni punti percentuali l'esito del referendum costituzionale.

C'è infatti chi ha ricordato i brogli emersi nel corso delle elezioni politiche del 2008 e nelle ultime ore sono state criticate le esibizioni sui social media delle schede compilate da parte di personaggi famosi che hanno votato nelle rappresentanze consolari.

E per tastare gli umori di questa componente non del tutto trascurabile del corpo elettorale italiano abbiamo interpellato due parlamentari eletti nella circoscrizione Europa e residenti in Svizzera: il senatore Claudio Micheloni, Presidente del Comitato per le Questioni degli Italiani all'Estero di Palazzo Madama, che si oppone alla riforma e il deputato Alessio Tacconi, Comitato "Basta un Sì" Svizzera.

Link:

-il testo della riforma corstituzionaleLink esterno

-le slide esemplificative sulla riformaLink esterno

-la riforma in sintesiLink esterno

-l'iter di approvazione della riformaLink esterno

-le ragioni del SìLink esterno

-le ragioni del NoLink esterno

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