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famiglia (mamma papà e due bambini) costruisce un pupazzo di neve

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori, 

l'autunno è la mia stagione preferita: torna il freddo, i colori della natura sono da togliere il fiato, torna anche la pioggia per la gioia di noi pluviofile e pluviofili. Ma… c'è un ma: anche i malanni bussano di nuovo alla porta. Stando agli ultimi dati raccolti, si rivede pure il Covid insieme ad altri virus di stagione. Il virus come sappiamo, si è indebolito nel corso degli ultimi anni e quindi non ci resta che armarci di pazienza, plaid, tè caldo, termometro e farmaci di rito per accoglierlo e per salutarlo. Qui, a casa Milanovic, è già arrivato. Nessuno lo ha invitato, ma tant'è…  

Augurandovi di non avere simili visite di ospiti indesiderati, vi invito a leggere le notizie del giorno. 

treno esce da galleria
© Keystone / Urs Flueeler

I lavori di ripristino della galleria ferroviaria di base del San Gottardo dureranno più del previsto (si tornerà a circolarvi a pieno regime non prima di settembre 2024) e per questo motivo le Ferrovie federali svizzere (FFS) hanno annunciato che con l’entrata in vigore del nuovo orario (il prossimo 10 dicembre), verranno messi a disposizione ogni finesettimana 31 treni viaggiatori che attraverseranno il San Gottardo con gli stessi tempi di percorrenza precedenti all’incidente dello scorso 10 agosto.

L’azienda ha fatto sapere anche che saranno aumentate le capacità per i treni merci. Non è invece prevista nessuna riduzione delle tariffe: sono comprensibili, scrivono, le richieste di un abbassamento dei prezzi a causa delle attuali condizioni di viaggio da e per il Ticino. “Tuttavia il settore non lo prevede per il prolungamento dei tempi di viaggio”.

A causa della capacità limitata, le FFS si sono concentrate sui treni per i quali la domanda è maggiore: è così che il venerdì sera e il sabato mattina circoleranno da nord a sud un totale di 17 convogli, mentre da domenica pomeriggio ci saranno 14 treni da sud a nord. Questi ultimi circoleranno anche nei giorni festivi.

Inizialmente, con questo cambiamento d’orario era prevista l’introduzione della cadenza semioraria continua (un treno ogni 30 minuti) attraverso la galleria di base del San Gottardo. A causa delle restrizioni all’esercizio, l’entrata in vigore sarà posticipata fino a che non sarà ripristinata la circolazione normale nel tunnel.

uomo carca su un camion da tarsloco una libreria
Keystone / Gaetan Bally

Svizzere e svizzeri sono stufi di traslocare? Sembrerebbe di sì, stando a uno studio a cura dell’Ufficio federale di statistica (UST)dal quale emerge che il numero di traslochi nel 2022 è stato il più basso degli ultimi 10 anni.

A cambiare casa lo scorso anno è stato il 9,5% della popolazione (contro il 10,1% del 2021) ed è un’attività alla quale si sono dedicati prevalentemente i e le 25-35enni. Delle 700’000 persone che hanno cambiato indirizzo di residenza nel 2022, circa tre quarti sono rimaste nello stesso cantone, mentre il 16% si è trasferito in un altro, e il 12% all’estero.

La distanza media del trasferimento in Svizzera è stata di 13,7 chilometri, precisa l’UST in una nota diffusa oggi, venerdì, aggiungendo che la popolazione dei comuni urbani, con un tasso di trasloco del 10,2%, ha mostrato una maggiore propensione a spostarsi rispetto alla popolazione rurale (7,8%). Tra le dieci più grandi città svizzere, San Gallo (13,6%) e Berna (12,9%) hanno avuto i tassi di trasloco più alti, mentre quelli più bassi sono stati riscontrati a Lugano (9,9%) e a Winterthur (10,3%).

La maggior parte deglis postamenti avviene per andare in abitazioni più grandi o più piccole: quasi i tre quarti delle persone che hanno cambiato casa in Svizzera nel 2022 hanno infatti optato per un appartamento con un diverso numero di locali rispetto all’abitazione in cui vivevano. Le persone di età inferiore a 17 anni e quelle dai 29 ai 48 anni si sono trasferite in appartamenti più grandi, mentre le persone dai 17 ai 28 anni e quelle dai 49 anni in abitazioni più piccole, indica l’UST.

foglia gialla su vetro bagnato dalla pioggia
Keystone / Barbara Gindl

La tempesta “Frederico” si è abbattuta sulla Svizzera la scorsa notte con raffiche di vento che hanno toccato i 171 km/h sul Säntis (AI/AR/SG). Un automobilista di 72 anni è morto a Gurzelen (canton Berna) quando un albero è caduto sul suo veicolo.

La tempesta, la più forte finora di questo autunno in Svizzera, ha imperversato anche in pianura: secondo MeteoSvizzera, le raffiche più forti registrate a Lucerna e Berna si classificano nella top 10 di quelle mai misurate nelle due località: rispettivamente 118 e 102 km/h.

Nel cantone di Zurigo, i servizi di protezione e soccorso riferiscono su X (ex Twitter) di essere intervenuti circa 100 volte a causa di alberi caduti. Numerose le segnalazioni anche nella Svizzera orientale. La polizia cantonale di San Gallo ha registrato circa 25 interventi, ha indicato all’agenzia Keystone-ATS.

Situazione simile nel canton Turgovia, con una trentina di segnalazioni, in particolare di alberi sradicati. Alcune località hanno dovuto fare i conti con interruzioni temporanee della corrente elettrica.

famiglia (mamma papà e due bambini) costruisce un pupazzo di neve
© Keystone / Gian Ehrenzeller

Inflazione e cambiamenti climatici preoccupano, ma la stagione invernale promette bene: in Svizzera si scia già in alcune località alpine, complice il maltempo degli ultimi giorni che ha portato pioggia in pianura e neve in montagna.

Una buona notizia per il turismo invernale che si prepara già alle vacanze di Natale. I primi dati sulle prenotazioni raccolti nel corso di un sondaggio condotto dall’agenzia finanziaria AWP tra le stazioni di montagna e le organizzazioni turistiche lasciano presagire infatti un bel Natale per gli addetti e le addette ai lavori.

“Ci aspettiamo vacanze natalizie buone”, afferma un portavoce dell’Associazione turistica dei Grigioni. Anche in Vallese le prenotazioni per l’inverno e soprattutto per le vacanze di Natale sono “soddisfacenti“.

Buone previsioni giungono anche dal KOF, il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo, secondo il quale il numero di pernottamenti per la stagione invernale 2023-2024 beneficerà di un incremento dell’1,6% rispetto al 2022, raggiungendo i 17,7 milioni.

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