L'industria metalmeccanica (MEM) svizzera è rallentata nel corso dell'anno e il settore ha perso quasi il 10% delle commesse.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Nel primo semestre le nuove commesse dell’industria metalmeccanica svizzera sono scese (su base annua) del 9,6%, un calo che è partito nei primi tre mesi dell’anno (-4,8% rispetto allo stesso periodo del 2022) e che ha subìto un’accelerata nel secondo trimestre (-14,3%).
Le esportazioni nei primi sei mesi sono calate dell’1,1%, mentre il fatturato è rimasto sostanzialmente stabile (+0,7%), ha indicato martedì l’organizzazione di categoria Swissmem. “Il basso livello degli indici dei responsabili degli acquisti a livello mondiale e le fosche aspettative degli imprenditori lasciano presagire per quest’anno un secondo semestre difficile”, si legge in una nota. “Si addensano nubi scure”, sintetizza l’organismo.
Il rapido apprezzamento del franco svizzero e gli svantaggi competitivi nei confronti della concorrenza estera, che in alcuni settori beneficia di sussidi per miliardi di franchi, stanno causando problemi alle aziende, mette in guardia l’associazione.
Contenuto esterno
Il miglioramento delle condizioni quadro per l’industria tecnologica assume quindi un ruolo ancora più importante: “Gli accordi bilaterali con l’UE devono essere garantiti senza dover fare concessioni politiche per le misure di accompagnamento”, scrive l’organismo padronale. A suo avviso sono inoltre necessari nuovi accordi di libero scambio con India, Vietnam, Thailandia e Mercosur.
Il lavoro non manca
Il lavoro, comunque, al momento non manca. L’utilizzo della capacità produttiva delle aziende ha raggiunto l’88,2% nel secondo trimestre del 2023: è stato quindi solo leggermente inferiore a quello del primo trimestre (89,5%) e rimane ancora superiore alla media sul lungo periodo (86,2%). Le ragioni sono da ricercare nel portafoglio ordini delle aziende ancora ben fornito. Questa circostanza si riflette anche sul numero di dipendenti: nel secondo trimestre le imprese del settore avevano un organico di 329’900 persone, ossia 9’000 in più rispetto all’anno precedente.
Notevoli le differente tra i vari rami: l’attività è ancora buona nelle ditte di forniture aerospaziali e in quelle attive nel campo delle tecnologie ambientali ed energetiche, mentre le imprese dei comparti della lavorazione dei metalli, dell’automobile e delle macchine tessili sono sotto forte pressione.
Swissmem non prevede tagli significativi ai posti di lavoro nel breve termine, soprattutto a causa della persistente carenza di lavoratori e lavoratrici qualificate. Il direttore di Swissmem Stefan Brupbacher, si dice comunque molto preoccupato: “Per le aziende dell’industria tecnologica svizzera i prossimi mesi saranno probabilmente difficili”, afferma, citato nel comunicato. “Nella migliore delle ipotesi l’elevato portafoglio ordini contribuirà a colmare parzialmente la flessione fino alla ripresa delle commesse. Alla luce della cattiva situazione economica non si può tuttavia escludere un taglio profondo in molti mercati importanti. Inoltre, l’aumento dei tassi d’interesse a livello mondiale frena la propensione agli investimenti”.
Migliorare le relazioni con i Paesi partner
A livello regionale nella statistica sulle esportazioni spicca l’India: “Molte aziende vogliono diventare meno dipendenti dalla Cina e stanno iniziando a ricorrere all’India come luogo di produzione alternativo”, spiega il presidente di Swissmem Martin Hirzel. Lo sviluppo positivo del mercato indiano non sarà tuttavia sufficiente a compensare la prossima flessione delle commesse. Per questo sono in generale necessarie migliori condizioni quadro, in particolare con l’UE, che – secondo Swissmem – dovrebbe rimanere il principale partner commerciale della Confederazione anche nei prossimi decenni. Le relazioni con Bruxelles, spiega Hirzel, “devono quindi poggiare su una nuova base stabile. Mi aspetto che il Consiglio federale conferisca il mandato negoziale entro la fine dell’anno e concluda i negoziati entro la metà del 2024”.
Il Governo svizzero approva il nuovo pacchetto di accordi con l’UE
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha dato il via libera venerdì agli accordi Svizzera-UE volti a stabilizzare e sviluppare le relazioni con Bruxelles. La procedura di consultazione è aperta fino al 31 ottobre.
Basta con il greenwashing, i fondi sostenibili devono essere davvero tali
Questo contenuto è stato pubblicato al
I fondi che si definiscono sostenibili devono mantenere ciò che promettono: lo sostiene il direttore della Finma Stefan Walter, che si rammarica del fatto che oggi non sia sempre così.
A Blatten si vuole ricostruire entro tre-cinque anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il villaggio vallesano di Blatten, travolto da una frana il 28 maggio scorso, sarà ricostruito entro tre-cinque anni. Le autorità hanno presentato il programma provvisorio per la ricostruzione.
Dopo il fumo degli incendi canadesi, sui cieli svizzeri la polvere del Sahara
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oltre al fumo degli incendi boschivi in Canada, da ieri sera sono arrivate in Svizzera anche le polveri sottili provenienti dal Sahara. La visibilità è quindi ridotta, ha dichiarato MeteoSvizzera su X.
In Svizzera all’orizzone si profilano di nuovo tassi negativi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Erano stati introdotti per la prima volta nel 2015, per evitare il rafforzamento del franco e rischi di deflazione: un analogo scenario potrebbe portare presto a un ritorno dei tassi d'interesse negativi.
Arresti e incidenti a Zurigo durante una manifestazione per la Palestina
Questo contenuto è stato pubblicato al
In una manifestazione non autorizzata pro Palestina ieri sera a Zurigo si sono verificati incidenti. La polizia è intervenuta con gas lacrimogeni, proiettili di gomma e cannoni ad acqua. Gli agenti sono stati aggrediti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Blatten, travolto da una frana il 28 maggio scorso - uno degli eventi naturali più devastanti verificatisi negli ultimi decenni in Svizzera -, riceverà dalla Confederazione 5 milioni di franchi in segno di solidarietà.
India: aereo passeggeri precipita con 242 persone a bordo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un aereo di linea della compagnia Air India diretto a Londra-Gatwick è precipitato subito dopo il decollo dalla città indiana di Ahmedabad, nel Gujarat, ed è caduto su un'area residenziale. Lo riporta la TV indiana, che parla di 242 persone a bordo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Il divieto di riesportazione delle armi preoccupa l’industria svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
La proibizione di vendita di armamenti prodotti in Svizzera a Paesi terzi coinvolti in conflitti, sta creando difficoltà all'industria bellica.
Come le aziende svizzere si preparano a un’eventuale penuria energetica
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'acciaieria Stahl Gerlafingen di Soletta ha inoltrato una richiesta per lavoro ridotto. Per ora è un'eccezione, ma altri casi potrebbero seguire.
Libero scambio fondamentale per l’industria elvetica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli accordi di libero scambio con altri Paesi sono vitali per l'industria elvetica: è quanto emerso giovedì a Lugano alla Giornata dell'industria
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Governo svizzero ha deciso mercoledì di non firmare la bozza di accordo istituzionale con l'Unione Europea, negoziato durante sette anni. Bruxelles esprime il suo "rammarico".
Chiudere tutte le attività non essenziali? Swissmem non ci sta
Questo contenuto è stato pubblicato al
La decisione del Ticino di fare cessare buona parte delle attività commerciali e produttive non essenziali non piace all'industria metalmeccanica.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Battuta d'arresto in estate per l'industria metalmeccanica ed elettrica svizzera. Nel periodo luglio-settembre le vendite sono crollate del 7,4%.
Calano gli ordinativi dell’industria, Swissmem preoccupata
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'apprezzamento del franco e l'attuale fase congiunturale incominciano a preoccupare seriamente gli ambienti economici.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.