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Siti web elvetici sotto attacco, sospetti su hacker filorussi

Hacker filorussi in azione
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Un’ondata di attacchi informatici di sospetta provenienza russa ha colpito vari siti istituzionali in tutta la Svizzera, da Basilea a Losanna e Bellinzona. Giovedì è previsto un intervento video di Zelensky durante la seduta delle Camere federali.

Il sistema informatico dell’amministrazione cantonale di Basilea Città, secondo quanto hanno comunicato dalle autorità renane, è stato bersagliato da un ciberattacco di tipo DDoS (acronimo inglese di Distributed Denial of Service), che consiste nel sovraccaricare i portali con richieste mirate, in modo da non renderli più accessibili agli utenti.

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Lo stesso problema si è evidenziato nel sito della Città di Zurigo, le cui autorità ne attribuiscono l’origine all’organizzazione filorussa “NoName”, che ha già attaccato Confederazione e Ferrovie federali (FFS) nei giorni scorsi. L’accesso ai siti zurighesi è stato ripristinato nel giro di circa un’ora e mezza.

Attacchi in tutto il Paese

Scenario analogo a San Gallo e a Losanna, anch’esse colpite da cibercriminali con un’aggressione del tipo DDos, i cui servizi amministrativi sono stati temporaneamente bloccati, anche se non risultano fughe di dati.

+ Ondata di ciberattacchi contro siti svizzeri

Nella Svizzera italiana è stato il sito della città di Bellinzona a finire nel mirino degli hacker filorussi che hanno messo sotto pressione il sistema informatico con un’intensa ondata di accessi. Gli esperti hanno spiegato che in questo caso il portale di Bellinzona è stato investito da 200’000 richieste da presunti utenti, a fronte di un traffico normale non superiore ai 4’000 accessi all’ora.

Intervento di Zelensky in video

Questa vasta serie di attacchi è stata messa in relazione da più parti con il videomessaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky indirizzato alle Camere federali in agenda nel pomeriggio di giovedì, 15 giugno.

Un intervento che non fa l’unanimità del panorama politico elvetico, in particolare a destra, ma che è stato giustificato dagli uffici dei due consessi con le dichiarazioni di condanna dell’aggressione militare russa a Kiev del 28 febbraio 2022 e del 1° marzo 2022 da parte del Consiglio Nazionale e del Consiglio degli Stati. 


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