Ondata di ciberattacchi contro siti svizzeri
Dopo aver preso di mira negli scorsi giorni il portale del Parlamento elvetico e aver sottratto diversi dati alla società bernese Xplain, gli e le hacker hanno colpito di nuovo lunedì, paralizzando diversi siti dell'amministrazione federale.
L'attacco è stato rivendicato dal gruppo "NoName", ha indicato in un comunicatoLink esterno il Centro nazionale per la cibersicurezza (NCSC).
Questo stesso gruppo aveva preso di mira qualche giorno fa il sito del Parlamento svizzero.
Si è trattato di un attacco DDoS ("Distributed Denial of Service"), precisa la nota. Questo tipo di azione consiste nel sovraccaricare, fino a renderli inaccessibili, siti web e applicazioni con un volume enorme di richieste mirate.
Furto di dati
A inizio giugno si era invece venuto a sapere di un importante furto di dati di cui è stata vittima la società bernese fornitrice di servizi informatici Xplain, che ha tra la sua clientela diverse aziende e istituzioni elvetiche.
Con un attacco ramsomware, gli autori e le autrici di pirateria informatica sono riusciti ad appropriarsi dei dati delle Ferrovie federali svizzera, dell'Ufficio federale di polizia, dell'Ufficio federale delle dogane e della sicurezza dei confini e di diverse altre unità dell'Amministrazione federale.
L'esatta entità del furto di dati è in corso di ulteriore analisi. Dai primi riscontri è emerso che, contrariamente alle ipotesi iniziali, potrebbero essere stati trafugati dei dati operativi.
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