La Camera bassa del Parlamento svizzero (il Consiglio nazionale) ha deciso giovedì, discutendo della revisione della legge sulla pianificazione del territorio, che in futuro ci saranno meno eccezioni per chi vuole costruire fuori dalle zone edificabili.
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tvsvizzera.it/mrj
In futuro sarà più difficile costruire fuori dalle zone edificabili in Svizzera: ci saranno – secondo quanto deciso dal Consiglio nazionale – meno deroghe e meno eccezioni. Nel corso del dibattito sulla revisione della legge sulla pianificazione del territorio, è passata anche una proposta importante sui rustici del ticinese Fabio Regazzi: in futuro potrebbe esserci meno ostacoli per il loro restauro.
Attualmente si stima che in Svizzera ci siano più di 600’000 edifici costruiti fuori dalle zone edificabili e la tendenza è al rialzo. Una situazione insoddisfacente per il Consiglio nazionale, che ha deciso di fermare questo sviluppo. Al centro della discussione c’era un articolo che voleva permettere di trasformare in spazi abitativi anche gli edifici annessi all’abitazione, come stalle o fienili. Una proposta inaccettabile per i contrari, che temono che tutte queste strutture diventeranno case plurifamliari che dovranno essere allacciate alle reti pubbliche. Operazioni che rischiano di aumentare la spesa pubblica.
Esagerazioni, secondo i favorevoli: “Non si potrà radere al suolo tutto e costruire un grattacielo sulla superficie del fienile. Volete solo far paura”, ha dichiarato il democentrista Michael Graber (UDC, destra conservatrice).
Bocciando l’articolo, il Consiglio nazionale non solo ha posto un freno alle costruzioni fuori dalle zone edificabili, ma è anche andato incontro ai promotori della cosiddetta “iniziativa paesaggio”, che mira a frenare il boom edilizio. Il suo ritiro, a questo punto, è possibile. “Non voglio anticipare la decisione del Comitato – ha dichiarato la “senatrice” socialista Ursula Schneider Schüttel – ma è chiaro che con questo testo possiamo seriamente pensare a un ritiro dell’iniziativa. Abbiamo raggiunto l’obiettivo di stabilizzare la situazione”.
Anche Fabio Regazzi ha portato a casa una vittoria, ottenuta per un solo voto di scarto: la sua proposta vuole allentare un po’ i criteri estremamente rigidi per la riattazione degli edifici fuori zona edificabile, ossia dei rustici, molto diffusi nel canton Ticino. Una conquista, la sua, che per diventare effettiva dovrà essere confermata dal Consiglio degli Stati (la Camera alta).
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