La televisione svizzera per l’Italia

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

quanto sareste disposti a pagare per una targa speciale? Racconta oggi il quotidiano di Zurigo Tages-Anzeiger, che la “ZH 50” è oggetto di un’asta a molti zeri: c’è chi ha offerto 30’000 franchi per averla. Il record di 233’000 franchi pagato per “ZG 10” è lontano, ma l’asta andrà avanti per una settimana e potrebbero ancora arrivare sorprese. Per chi come me arriva dall’Italia, l’approccio elvetico alle targhe automobilistiche è sorprendente. Alla motorizzazione ti consentono di scegliere il numero che ti piace fra quelli disponibili. E se ne desideri uno particolare, magari molto corto, puoi appunto partecipare alle aste dedicate. Spesso il denaro così raccolto viene impiegato per lavori straordinari di manutenzione stradale. Bizzarrie elvetiche che come spesso accade uniscono originalità e buon senso.  

Insalata viene impacchettata su un nastro trasportatore.
Non ci si può fidare più neanche dell’insalata. © Keystone / Gaetan Bally

Tracce di pneumatici nell’insalata. Un’inchiesta del settimanale K-Tipp è stata ripresa dalla maggioranza dei media svizzeri e in ogni lingua nazionale. Persino campioni di verdura biologica sono risultati contaminati.

La pietanza fresca ed estiva per eccellenza è in questi giorni guardata con sospetto da migliaia di persone in Svizzera. Un’inchiesta pubblicata da K-Tipp, giornale dedicato ai diritti di consumatori e consumatrici e pubblicato in lingua tedesca, ha fatto probabilmente passare a molte persone la voglia di consumarne. Il settimanale ha portato a testare in un laboratorio d’analisi campioni di insalata acquistata in diversi supermercati e negozi svizzeri. I risultati sono sconfortanti.

12 su 15 campioni contenevano residui di particolato rilasciato da pneumatici. La quantità maggiore è stata misurata in tre prodotti italiani: gli spinaci venduti da Migros con il marchio Demeter che molte persone acquistano per evitare residui di pesticidi, la rucola targata Naturaplan Coop e un’insalata venduta da Denner. Ma non è andata molto meglio a prodotti svizzeri come il soncino biologico di Lidl.

Secondo il centro di competenza elvetico Ecotox, solo nella Confederazione ogni anno finirebbero nell’ambiente 10’000 tonnellate di particolato rilasciato da pneumatici. I potenziali rischi per la salute non sono chiari, nonostante tutte le sostanze identificate siano considerate tossiche.

Targa indica percorso per i frontalieri a Chiasso.
La forza lavoro frontaliera ha poco peso nell’amministrazione federale. © Keystone / Gaetan Bally

Forza lavoro frontaliera: solo 97 persone lavorano per l’amministrazione federale. Lo ha comunicato il Governo in risposta ad un’interpellanza parlamentare. Intanto, cinque Comuni della Brianza potrebbero diventare frontalieri.

Secondo i dati del 2022, sono 38’058 le persone che lavorano a tempo pieno per l’amministrazione federale svizzera. I 97 frontalieri rappresenterebbero dunque appena lo 0,2% del totale. La domanda l’aveva posta il consigliere nazionale Lorenzo Quadri, della Lega dei Ticinesi. Il maggior numero si trova a Ginevra: sono 68, di cui 67 attivi al Dipartimento federale delle finanze e uno al Dipartimento federale dell’interno. Segue Zurigo con 12 frontalieri, suddivisi fra diversi dipartimenti.

Un’altra notizia del giorno riguarda la questione frontaliera. Cinque Comuni della Brianza potrebbero presto essere riconosciuti come confinanti con la Svizzera, elemento cruciale per la fiscalità a cavallo della frontiera. Si tratta di Misinto, Lazzate, Cogliate, Barlassina, Lentate sul Seveso e Meda, tutti in provincia di Monza. Un errore nelle misurazioni geografiche sarebbe all’origine dell’equivoco.

La sede principale della RUAG.
L’azienda statale per gli armamenti al centro di inchieste e polemiche. Keystone / Anthony Anex

I casi RUAG e Leopard 1 continuano a sollevare questioni che coinvolgono il Governo federale e l’azienda statale per gli armamenti. Fra inchieste parlamentari, scoop giornalistici e audizioni a Palazzo federale, la polemica non accenna a placarsi.

La più recente puntata della saga è arrivata con la notizia che la Procura di Verden, in Germania, sta conducendo un’inchiesta sulle ipotesi di reato di amministrazione infedele, corruzione passiva e corruzione in transazioni commerciali. L’ha confermato oggi l’Ufficio federale di Giustizia, dopo un’indiscrezione pubblicata dai quotidiani del gruppo editoriale CH Media.

Negli scorsi giorni, era arrivato l’annuncio che il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), diretto da Viola Amherd, ha ordinato l’apertura di un’inchiesta esterna per far luce su quanto avvenuto.

Al centro della vicenda ci sono 96 carrarmati di tipo Leopard 1 che la RUAG acquistò nel 2016 dall’Italia per utilizzarne alcune parti come pezzi di ricambio dei veicoli di generazione successiva. In febbraio era emerso che l’azienda statale elvetica per gli armamenti aveva concluso un contratto preliminare per venderne alcuni all’azienda Rheinmetall, intenzionata a rimetterli in sesto per inviarli in Ucraina.

La trattativa era stata poi precipitosamente interrotta per l’opposizione del Consiglio federale, che ha ritenuto l’operazione problematica alla luce della legislazione svizzera, che vieta il trasferimento di materiale bellico a Paesi coinvolti in conflitti armati. In settembre della vicenda si occuperà anche il Parlamento.

Gruppo di persone nuota nel lago di Zurigo per l annuale traversata di massa.
Lago di Zurigo, l’emozione di nuotare insieme a oltre ottomila persone. © Keystone / Michael Buholzer

Ultimi scampoli d’estate? Mentre MeteoSvizzera annuncia la probabile fine della bella stagione, nei laghi svizzeri si sono svolte le tradizionali traversate a nuoto.

È una tipica avventura estiva elvetica. Migliaia di persone, molte delle quali si allenano per l’evento anche durante i mesi invernali, attraversano il lago a nuoto. Così a Zurigo sono state 8224 le persone che ieri hanno partecipato all’annuale traversata di massa del lago. Fra loro anche 110 ragazzi e ragazze fra i 12 e i 15 anni. La giornata è stata ideale per l’impresa, con la temperatura dell’acqua di 27 gradi.

Grande successo, domenica scorsa, era stato registrato anche per l’analoga nuotata nel lago di Lugano alla quale hanno quest’anno partecipato 800 persone, di tutte le età, per un percorso di 2’500 metri fra Caprino e il Lido di Lugano.

In questi giorni laghi e fiumi svizzeri sono presi d’assalto da migliaia di persone che cercano di sfuggire le temperature impegnative, e di godersi gli ultimi giorni di bella stagione. Secondo MeteoSvizzera, infatti, dal fine settimana in molte regioni del Paese comincerà a piovere e potrebbe ben presto arrivare la fine dell’estate.


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