Con Uderzo se ne va la ricetta della pozione magica
Albert Uderzo e i suoi celebri personaggi: Asterix, il druido Panoramix e Obelix.
Keystone / Frank Boxler
Albert Uderzo, disegnatore del celebre fumetto Asterix, si è spento all'età di 92 anni.
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tvsvizzera.it/mar/afp con RSI (TG del 24.3.2020)
“Nel 50 avanti Cristo tutta la Gallia è occupata dai Romani…Tutta? No! Un villaggio dell’Armorica, abitato da irriducibili Galli, resiste ancora e sempre all’ invasore. E la vita non è facile per le guarnigioni legionarie romane negli accampamenti fortificati di Babaorum, Aquarium, Laudanum e Petibonum…”.
Iniziavano così, oltre 60 anni fa (le prime strisce furono pubblicate sulla rivista Pilote nel 1959), le avventure di Asterix, del suo fedele compagno Obelix, del druido Panoramix e di tutta la combriccola di turbolenti gallici. Avventure che sono diventate tra le più popolari del mondo dei fumetti: dalla pubblicazione del primo album – Asterix il gallico – nel 1961, sono stati venduti circa 380 milioni di esemplari nel mondo. Gli album sono stati tradotti in 111 lingue, senza contare poi i film d’animazione e gli adattamenti cinematografici.
Nel 1970 Asterix e Obelix hanno visitato anche la Svizzera.
tvsvizzera
Figlio di italiani
All’origine di tutto due personaggi: René Goscinny, scomparso nel 1977, e Albert Uderzo, deceduto nella notte tra lunedì e martedì a Parigi all’età di 92 anni.
“È morto nel sonno nella sua casa di Neuilly per una crisi cardiaca senza alcun legame con il coronavirus”, ha fatto sapere la famiglia, aggiungendo che era in uno stato “di estremo affaticamento da diverse settimane”.
Figlio di una coppia di immigrati italiani, Uderzo aveva fatto della riservatezza uno dei suoi tratti distintivi. “La gente non mi riconosce per strada. I personaggi possono diventare dei miti, ma non noi, i loro padri”, affermava questo creatore di uno degli emblemi della cultura francese.
Insieme a Goscinny, ha pubblicato 24 album (l’ultimo fu Asterix e i belgi). Dopo la morte del suo compagno d’avventura, Uderzo lasciò il suo storico editore Dargaud, per fondare una sua società – Les Editions Albert René – con la quale pubblicò altri otto album.
Nel 2011, sofferente di un reumatismo articolare alla mano destra, decise di passare il testimone ad autori più giovani, continuando comunque a seguire il loro lavoro. Un passaggio coronato da successo: l’ultimo album – Asterix e la figlia di Vercingetorige – è stato quello più venduto in Francia nel 2019.
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