Non solo malattia di Lyme...
Keystone / Patrick Pleul
Non solo malattia di Lyme e meningoencefalite: secondo un nuovo studio, le punture di zecca trasmettono più patologie di quante si pensasse.
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tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Le zecche in Svizzera non trasmettono solo la malattia di Lyme (o borreliosi) e la meningoencefalite primaverile-estiva (FSME), ma, secondo uno studio condotto a Zurigo, possono anche causare infezioni da rickettsia e anaplasmosi. E in una misura che ha sorpreso persino ricercatori e ricercatrici.
Attualmente in Svizzera non si viene sottoposti a test per queste patologie dopo la puntura di una zecca, ha precisato all’agenzia Keystone-ATS la responsabile della ricerca, Patricia Schlagenhauf, dell’Università di Zurigo, aggiungendo che per questo motivo sono sottodiagnosticate e spesso non vengono trattate in modo specifico.
Mentre la FSME e la malattia di Lyme sono al centro dell’attenzione sia medica che mediatica, si sa invece poco delle altre malattie trasmesse da questi acari. Per lo studio, è stato quindi analizzato il sangue di pazienti affetti dalla malattia di Lyme, trasmessa loro da zecche, e nel 54% dei casi queste persone presentavano nel sangue anche rickettsie, ossia batteri che possono scatenare infezioni con sintomi quali febbre e mal di testa. In circa il 10% dei casi è stato trovato anche il batterio che causa l’anaplasmosi, una malattia che può provocare dolori muscolari e mal di testa, oltre a febbre e nausea. Il rischio di morte è elevato nei soggetti immunocompromessi.
“Non ci aspettavamo risultati di questa portata”, sottolinea Schlagenhauf. Nello studio – pubblicato dalla rivista New Microbes and New Infections – i ricercatori sostengono che dopo una puntura di zecca si dovrebbe tenere conto di una possibile infezione da parte degli agenti patogeni citati, in modo da scegliere una terapia specifica, in particolare se sopraggiungono dolori muscolari, mal di testa e stanchezza persistente.
Questi risultati sono ancora più importanti perché le infezioni da zecche stanno diventando sempre più comuni in Svizzera e in tutta Europa, ha concluso Schlagenhauf.
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