Aumenta la percentuale di donne, rimane alta quella di ultrasessantenni.
Keystone / Gaetan Bally
Il settore medico in Svizzera dipende in maniera importante da specialiste e specialisti che si sono diplomati all'estero: è quanto emerge dalle statistiche presentate martedì dalla Federazione dei medici svizzeri FMH.
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tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
In Svizzera ci sono sempre più medici donne, la proporzione di dottori e dottoresse ultrasessantenni è elevata, mancano medici di famiglia e poco meno del 40% di professioniste e professionisti del settore ha ottenuto la propria laurea all’estero. Questi dati sono stati resi noti martedì dalla Federazione svizzera dei medici FMH che ha pubblicato la Statistica medica 2022.
Nel 2022 si contavano sul suolo elvetico 40’002 medici in attività, in aumento del 2% (+780 persone) rispetto al 2021. Una crescita, si può leggere in una nota della FMH, che è dovuta principalmente all’incremento del numero di dottoresse, la cui percentuale è passata dal 37,5% nel 2012 al 45,7% lo scorso anno.
Forte dipendenza dall’estero
Tra le professioniste e i professionisti attivi sul territorio elvetico, il 39,5% ha ottenuto il diploma all’estero. Complici le condizioni salariali che in Svizzera sono più vantaggiose rispetto ad altri Paesi, delle 15’783 persone che lavorano nella Confederazione, solo la percentuale di chi ha conseguito la laurea in Germania (il 38,6%) è superiore a quella di chi l’ha ottenuta in Italia (23%). Seguono l’Austria con il 10,2%, la Francia con il 7,6%, la Grecia con il 4,3%. Gli altri Paesi, non meglio specificati nella statistica dell’FMH, rappresentano il 26,3%.
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A livello globale, la Svizzera si trova al secondo posto della classifica di Stati che maggiormente dipendono dall’estero per coprire il proprio fabbisogno di dottori e dottoresse. Il primato è detenuto da Israele, con il 57,8%. Seguono la Svizzera (39,5%), l’Inghilterra (31,9%) e la Svezia (29,4%).
Più donne e più “senior”
Se aumentano straniere e stranieri, aumentano anche i “senior”: nel 2022 un medico su due aveva 50 anni o più, mentre un medico su quattro era ultrasessantenne. Una tendenza che si è fatta sempre più marcata negli ultimi anni.
Le donne rappresentano dal canto loro una presenza sempre più marcata, anche se per una perfetta parità c’è ancora un po’ di strada da fare: le professioniste sono il 43,6% contro il 56,4% di colleghi uomini. A livello di responsabilità, più si sale sulla scala gerarchica, più i posti sono ricoperti da uomini. Una tendenza che però, si legge nella nota della FMH, sta lentamente cambiando.
Mancano medici di famiglia
La FMH è pure preoccupata dalla penuria di medici di famiglia nel settore ambulatoriale: la densità è di 0,8 medici di famiglia per 1’000 abitanti e da anni questa cifra è inferiore al valore 1 raccomandato. Cure inappropriate e insufficienti generano costi supplementari, mette in guardia l’organizzazione. Più in generale, la Svizzera conta 4,6 medici per 1000 abitanti, un tasso paragonabile a quello dei Paesi vicini.
Il tasso di attività e il numero di ore lavorate alla settimana diminuiscono continuamente da diversi anni a questa parte, osserva ancora la FMH. Nel 2022, la durata settimanale del lavoro era di 47,7 ore, a fronte di 49,3 nel 2012.
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