L'avvertimento è stato lanciato dalla direttrice dell'associazione degli ospedali svizzeri H+ Anne-Geneviève Bütikofer.
Questo contenuto è stato pubblicato al
5 minuti
tvsvizzera.it/MaMi con Keystone-ATS
Il sistema sanitario svizzero è arrivato ai suoi limiti e a lungo termine, nella forma attuale, è condannato. A lanciare l’allarme è Anne-Geneviève Bütikofer, direttrice dell’associazione degli ospedali H+Collegamento esterno, in un’intervista concessa all’edizione in edicola oggi di Le Temps.
“La domanda che bisogna porsi è: il finanziamento attuale può perdurare ancora venti o trent’anni? La risposta è no”, afferma Bütikofer al quotidiano romando. La politica deve smetterla di parlare unicamente di costi, sottolinea la numero uno dell’organizzazione di categoria.
Bütikofer invita tutte le parti in gioco a sedersi attorno a un tavolo per trovare soluzioni alternative. Fra i vari problemi che si osservano, la direttrice di H+ cita reparti di pronto soccorso sovraffollati, posti letto indisponibili per la carenza di personale qualificato e un numero insufficiente di medici nelle cliniche psichiatriche.
Il progresso tecnologico delle cure costa
Le cose non vanno meglio a livello economico. “Gli ospedali devono fare i conti con un sottofinanziamento del 10% nel settore stazionario e del 30% in quello ambulatoriale”, lamenta Bütikofer.
Nel 2019, la Svizzera contava 81 ospedali e cliniche in meno rispetto al 2001, “ovvero un calo del 23%”, fa poi notare la dirigente. “Il progresso porta a degenze più brevi e rende superflue alcune delle strutture esistenti, ma la tecnologia richiede investimenti più elevati”, dichiara Bütikofer.
“Negli ultimi vent’anni, la durata della degenza è diminuita del 37%, i giorni di cura del 16% e il numero di letti del 12%. D’altro canto, i ricoveri ospedalieri sono aumentati del 25%, il personale del 47% e la popolazione del 19%”.
Tariffe: imperativo il passaggio ai forfait
Che ne è del sistema tariffale? “Il tariffario TarMed è proprio superato”. Bütikofer chiede che sia sostituito da forfait ambulatoriali e che sia introdotto un un sistema coerente, composto di forfait e di un Tardoc per le prestazioni che non possono essere remunerate con una retribuzione globale. I forfait “riducono gli incentivi sbagliati e sono un primo passo verso tariffe a copertura dei costi nel settore ambulatoriale”.
H+ e l’associazione di assicuratori malattia Santésuisse hanno presentato all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) a dicembre un sistema di forfait ambulatoriali. Venerdì scorso, dal canto loro, Curafutura, la seconda associazione di assicuratori, e la Federazione dei medici svizzeri (FMH) hanno consegnato l’ultima versione del modello tariffario per le prestazioni mediche ambulatoriali (Tardoc) all’Organizzazione delle tariffe medico ambulatoriali (OTMA). Secondo Curafutura e FMH, potrà essere presentato al Consiglio federale per l’approvazione al più tardi nella seconda metà dell’anno.
Legislatore fa lievitare i costi
Quali le possibilità di risparmio per i nosocomi? “Abbiamo già risparmiato molto nell’ambito dell’efficienza, anche se i processi possono ancora essere ottimizzati. Tuttavia, dobbiamo constatare che le crescenti richieste del legislatore, non finanziate, come la raccolta dei dati, l’implementazione di misure di qualità o la digitalizzazione, fanno sì che gli ospedali si trovino ad affrontare nuovi compiti che richiedono nuove risorse finanziarie”.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
I costi della salute continueranno ad aumentare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo questi costi continueranno a crescere nei prossimi anni.
La direttrice di H+ punta il dito anche contro gli assicuratori poco propensi a riconoscere l’incremento dei costi dovuto all’inflazione. “Non sono disposti ad affrontare l’evoluzione dei costi, come i prezzi dell’energia, che possono aumentare fino al 300%. Quando si parla di adeguare le tariffe all’inflazione, pongono il veto”.
Assicuratori non vogliono aumentare i premi
“H+ ha calcolato l’inflazione media per il 2022 e il 2023 e ha chiesto un adeguamento delle tariffe del 5% come misura urgente. Tuttavia, gli assicuratori non hanno accettato. Non vogliono aumentare i premi, il che è legittimo da parte loro”.
All’inizio del mese, la presidente di H+, Regine Sauter, in un’intervista pubblicata dalla Neue Zürcher Zeitung aveva criticato il finanziamento dell’ente pubblico degli ospedali. I sostegni diversi a seconda del nosocomio impediscono la trasparenza sui costi effettivi dei trattamenti e ostacolano la concorrenza, secondo la consigliera nazionale zurighese (PLR).
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Negli ultimi dieci anni, la forza lavoro svizzera è invecchiata: dal 2014 al 2024 l'età media delle persone attive è passata da 41,2 a 42,3 anni.
Erasmus+ costerebbe il triplo a Berna rispetto alla soluzione attuale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se sarà associata al programma dell'Unione europea Erasmus+ dal 2027, come nelle intenzioni del Consiglio federale, la Svizzera dovrà pagare tre volte di più rispetto a quanto fa per l'attuale soluzione nazionale.
Al via i lavori di ripristino del tunnel del Gran San Bernardo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Al via oggi, per la durata di 3 giorni, le riparazioni dei danni causati dalla valanga caduta giovedì scorso sulla galleria di protezione Les Toules (VS) sulla strada A21 del Gran San Bernardo, tratta da allora chiusa al traffico per l'Italia e viceversa.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Se Svizzera e Italia si contendono il personale sanitario
Questo contenuto è stato pubblicato al
La carenza di professionisti e professioniste nel ramo medico e infermieristico, esacerbata dal Covid, non concerne solo il confine italo-svizzero.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo questi costi continueranno a crescere nei prossimi anni.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.