La BNS vuole trarre insegnamenti della debacle di Credit Suisse
La BNS sottolinea la debolezza di "too bog to fail".
Keystone / Alessandro Della Bella
La Banca nazionale svizzera (BNS) vuole che la crisi di Credit Suisse, riacquistata dalla concorrente UBS per evitarne il fallimento, sia una lezione per il futuro.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj con leystone-ATS
Le banche devono rispettare i requisiti sui fondi propri, ma questo non è sufficiente, ha indicato la BNS nel suo rapporto annuale sulla stabilità finanziaria, che è stato pubblicato mercoledì. Sono necessarie nuove misure che permettano di rafforzare la solidità delle banche, per evitare la perdita di fiducia da parte di investitori e clienti. Nonostante i fondi propri di Credit Suisse (CS) superassero i requisiti minimi richiesti dalla normativa, il mercato e le agenzie di rating hanno progressivamente messo in dubbio la capacità dell’istituto di generare utili, la sua solidità e la sua capacità di attuare il processo di ristrutturazione annunciato nell’ottobre 2022.
BNS ha anche constatato che i cosiddetti strumenti finanziari AT1, destinati ad assorbire le perdite, “non sono stati efficaci”. CS non ha in effetti annullato i pagamenti degli interessi su queste obbligazioni, iniziativa che avrebbe migliorato la situazione finanziaria della banca.
Il deflusso di fondi che CS ha registrato alla fine del 2022 e all’inizio del 2023 è stato “senza precedenti” e superiore a quanto previsto dalle autorità di regolamentazione. La liquidità della banca e il sostegno della BNS “non sono stati sufficienti a coprire il massiccio deflusso di liquidità”.
L’esperienza del crollo di Credit Suisse, il secondo istituto bancario svizzero al momento della sua scomparsa, ha mostrato anche la debolezza delle regole messe in atto per salvare o consentire la ristrutturazione ordinata degli istituti, note come “too big to fail” (TBTF). La BNS ha ricordato che a marzo le autorità avevano deciso di non attivare queste misure, ritenendo che non avrebbero ripristinato la fiducia nell’istituto in crisi.
La debacle di Credit Suisse “dimostra la necessità di rivedere il quadro normativo sui TBTF per consentire un intervento più tempestivo”, ha concluso la BNS nel suo rapporto 2023, passando la palla alle autorità, che devono ora a loro volta trarre insegnamento da quanto successo. Per di più se si considera che la nuova entità risultante dalla fusione UBS-Credit Suisse ha una maggiore importanza sistemica e presenta quindi maggiori rischi potenziali per la piazza finanziaria svizzera.
Le norme sul TBTF e sulla liquidità devono essere riviste e le misure devono essere presentate entro 12 mesi al Parlamento. La BNS contribuirà a questi lavori. Ricordiamo inoltre che il Parlamento ha recentemente istituito una Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) sul crollo di Credit Suisse, che sarà presieduta dalla consigliera agli Stati friburghese Isabelle Chassot (Centro).
Investiti 18,4 milioni nelle campagne per le votazioni di novembre
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per le campagne che hanno preceduto le votazioni del 24 di novembre sono stati investiti 18,4 milioni di franchi.
Trump firma un ordine esecutivo contro la Corte penale internazionale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente statunitense Donald Trump ha firmato un nuovo ordine esecutivo contro la Corte penale internazionale (CPI) dell'Aja, accusata di “intraprendere azioni illegali e senza fondamento contro gli Stati Uniti e il nostro stretto alleato Israele".
Questo contenuto è stato pubblicato al
La villa di Tolochenaz (canton Vaud) nella quale Audrey Hepburn ha vissuto per quasi 30 anni fino alla sua morte è in vendita.
Scende il pericolo di bolla immobiliare, si tratta dell’ottavo calo consecutivo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il rischio di bolla immobiliare è sceso ulteriormente negli ultimi mesi in Svizzera, stando al relativo indice calcolato da UBS.
Caso Elmasry, l’Aja indaga sull’operato del Consiglio dei ministri italiano
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Corte penale internazionale (CPI) dell'Aja ha avviato un'indagine sull'operato del governo italiano per "ostacolo all'amministrazione della giustizia ai sensi dell'articolo 70 dello Statuto di Roma" in relazione alla vicenda di Najeem Osama Almasri Habish.
Credit Suisse, 500 investitori asiatici fanno causa alla Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oltre 500 investitori di Singapore, Giappone e Hong Kong hanno avviato una causa di risarcimento contro la Svizzera.
La Confederazione taglia i fondi per diversità culturale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dal 2029 la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) sopprimerà tutti i partenariati strategici con gli attori culturali in Svizzera. Tra le istituzioni coinvolte ci sono il Locarno Film Festival, il festival Culturescapes e Visions du Réel.
Seco: “L’aumento della disoccupazione è di natura stagionale”
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'aumento della disoccupazione rilevato in gennaio (tasso al 3,0%, contro il 2,8% del mese precedente, e livello più alto dal maggio 2021) è da ricondurre sopratutto a fattori stagionali.
Le cascate del Reno sono il luogo svizzero con più recensioni su Google
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le cascate del Reno a Sciaffusa, con oltre 75'000 valutazioni, sono il luogo svizzero più recensito dagli utenti di Google Maps. Al secondo posto, ma nettamente staccato (22'000 valutazioni), si piazza il monumento del leone morente di Lucerna.
Assassinio di un diplomatico egiziano nel 1995 a Ginevra, imputato assolto dall’accusa principale
Questo contenuto è stato pubblicato al
È stato assolto dall'accusa di assassinio il venditore d'auto accusato di aver ucciso nel 1995, a colpi d'arma da fuoco, un diplomatico egiziano nel garage sotterraneo del suo appartamento a Ginevra. È stato comunque condannato a 15 anni per altri reati.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Una commissione parlamentare indagherà sul tracollo di Credit Suisse
Questo contenuto è stato pubblicato al
La CPI dovrà verificare se le autorità federali abbiano lavorato correttamente e chiarire le loro eventuali responsabilità.
Un gruppo di esperti studierà il ruolo delle banche in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha istituito un gruppo di esperti ed esperte per studiare il ruolo delle banche e le normative "too-big-to-fail" nella Confederazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Too big to fail: secondo la FINMA i piani d'emergenza esistenti per salvare le grandi banche sono migliorati, ma resta del margine.
Mercati finanziari, la FINMA vuole maggiori competenze
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari chiede maggiori competenze in materia di sanzioni e responsabilità più chiare.
“Too big to fail non andava bene per Credit Suisse”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo la consigliera federale Karin Keller-Sutter, la normativa "too big to fail" non è adatta a una banca d'importanza sistemica come Credit Suisse.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.