Il Consiglio nazionale compie un ulteriore passo verso regole più severe per gli istituti "too big to fail", che non dovrebbero pagare bonus e avere capitali propri maggiori. La palla passa agli Stati.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/MaMi con Keystone-ATS
Le banche di rilevanza sistemica non dovrebbero più essere autorizzate a versare bonus ai loro dirigenti. Lo chiede il Consiglio nazionale che ha adottato una mozione sul tema. Ha inoltre approvato un secondo atto parlamentare che auspica criteri più stringenti in materia di fondi propri. Il Consiglio degli Stati deve ancora esprimersi.
Contenuto esterno
Le due mozioni sono state presentate dalla consigliera nazionale socialista di Lucerna Prisca Birrer-Heimo. Il primo è stato adottato con 101 voti contro 70 e 22 astenuti, il secondo con 92 voti contro 82 e 18 astenuti. Da notare che gli atti parlamentari erano stati depositati nel giugno 2021, oltre un anno e mezzo prima della fusione forzata del Credit Suisse (CS) con UBS.
“Danni a clienti e azionisti”
Per la socialista, “la caccia al rendimento e ai bonus può causare danni ingenti a clienti e azionisti; nel caso delle banche di rilevanza sistemica, anche allo Stato e quindi al contribuente”. È quindi necessario imporre “limiti drastici” alla politica delle retribuzioni delle banche che godono della garanzia diretta o indiretta dello Stato, afferma la lucernese nel testo del suo atto parlamentare.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Qui Svizzera
Too big to fail: c’è margine di miglioramento
Questo contenuto è stato pubblicato al
Too big to fail: secondo la FINMA i piani d’emergenza esistenti per salvare le grandi banche sono migliorati, ma resta del margine.
Secondo Birrer-Heimo, “la diffusione di una cultura del rischio aggressiva e la noncuranza dei sistemi di gestione del rischio e della compliance mettono in pericolo il sistema nel suo insieme”. A suo avviso occorre migliorare la resilienza delle grandi banche svizzere aumentando le esigenze in materia di fondi propri. “Gli standard in vigore non sono sufficienti”, scriveva in modo premonitore la lucernese nell’estate 2021.
Oggi in aula la socialista ha sostenuto come gli ultimi avvenimenti abbiano dimostrato l’urgenza di agire. Birrer-Heimo ha ricordato, con successo, le promesse fatte durante la sessione speciale: “non si possono più aspettare i rapporti promessi dal Governo”.
Consiglio federale contrario
La consigliera federale Karin Keller-Sutter ha replicato invano ricordando che tutte queste questioni sono state ampiamente dibattute in aprile durante la sessione straordinaria delle Camere federali e che il Governo è stato incaricato di riferire entro un anno su tutti questi aspetti.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Qui Svizzera
“Too big to fail non andava bene per Credit Suisse”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo la consigliera federale Karin Keller-Sutter, la normativa “too big to fail” non è adatta a una banca d’importanza sistemica come Credit Suisse.
La mozione che chiede un aumento dei coefficienti patrimoniali per le grandi banche attive a livello globale è stata sostenuta con 92 voti favorevoli, 82 contrari e 18 astensioni. La “ministra” delle finanze, Karin Keller-Sutter, si è espressa contro le mozioni e ha chiesto di attendere i rapporti chiesti dal Parlamento.
Il Consiglio nazionale ha poi anche approvato un terzo atto parlamentare di Birrer-Heimo. Si tratta di un postulato, adottato tacitamente e col sostegno del governo, che chiede a quest’ultimo di esaminare quali possibilità supplementari occorra concedere all’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) affinché possa comminare multe e/o altre sanzioni contro gli istituti finanziari e le persone responsabili che commettono reati.
Articoli più popolari
Altri sviluppi
Relazioni italo-svizzere
150 anni di cittadinanza svizzera per Cavaione, la storia di un villaggio senza patria
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
Archiviato il caso sulla fuga di dati del dipartimento di giustizia zurighese
Questo contenuto è stato pubblicato al
La procura zurighese ha archiviato il caso riguardante la fuga di dati del Dipartimento di giustizia avvenuta nel 2022. In seguito alle indagini, le accuse non sono risultate imputabili ad alcuna persona o sono ormai in prescrizione.
Studenti stranieri all’ETHZ, nessun calo nelle iscrizioni nonostante l’aumento delle tasse
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'aumento delle tasse universitarie presso il Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) per le studentesse e gli studenti stranieri non ha finora comportato alcun calo nel numero d'iscrizioni.
Si levano voci critiche contro le nuove prescrizioni sul traffico merci
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le misure annunciate ieri dall'Ufficio federale dei trasporti (UFT) per aumentare la sicurezza del trasporto merci, in seguito all'incidente nel tunnel di base del San Gottardo del 2023, scontentano l'Associazione svizzera proprietari raccordi e carri privati (VAP).
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato condannato a 27 anni e 3 mesi di carcere per il fallito di colpo di Stato architettato a fine del 2022 contro l'insediamento di Lula Da Silva.
Il Governo elvetico vuole rafforzare la lotta contro AIDS, malaria e tubercolosi
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera vuole contribuire a salvare milioni di vite, a prevenire la diffusione di malattie infettive e a rafforzare i sistemi sanitari nei Paesi più vulnerabili.
La Comco dà il suo benestare alla fusione fra Helvetia e Baloise
Questo contenuto è stato pubblicato al
La fusione tra Helvetia e Baloise, annunciata in aprile, supera un altro importante ostacolo: la Commissione della concorrenza (Comco) ha approvato l'operazione, hanno indicato oggi i due assicuratori.
“Identificato il nome del presunto killer di Kirk”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La polizia pensa di aver identificato il nome del presunto killer di Charlie Kirk. Lo riporta Cbs News citando alcune fonti, secondo le quali nessun mandato di arresto è stato finora spiccato.
Gaza: dal Nazionale “no” alle sanzioni, “sì” a un maggior impegno elvetico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio nazionale ha approvato solo una parte della mozione socialista volta a spingere la Svizzera ad agire contro le violazioni dei diritti umani a Gaza, respingendo invece le proposte più incisive come le sanzioni contro i coloni israeliani e la sospensione della cooperazione economica e militare con Israele.
Swatch replica ai dazi statunitensi con un orologio speciale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Swatch risponde ai dazi americani lanciando un'edizione speciale che gioca sulla tariffa del 39% imposta sulle importazioni di merci svizzere, promettendo di smettere di venderla "non appena gli Stati Uniti modificheranno i loro dazi doganali".
Ecco le misure per evitare deragliamenti come quello del Gottardo nel 2023
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ufficio federale dei trasporti (UFT) ha diramato fiovedì le nuove misure di sicurezza per i carri merci, volte a evitare altri incidenti come quello avvenuto nel tunnel di base del San Gottardo nel 2023.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Too big to fail: c’è margine di miglioramento
Questo contenuto è stato pubblicato al
Too big to fail: secondo la FINMA i piani d'emergenza esistenti per salvare le grandi banche sono migliorati, ma resta del margine.
Credit Suisse, Berna “ha evitato una crisi mondiale”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Fondo monetario internazionale (FMI) e ministri delle finanze del G20 hanno apprezzato l’intervento del Governo sul caso Credit Suisse.
Credit Suisse, bocciate di nuovo le garanzie della Confederazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio Nazionale rigetta anche il compromesso proposto dai senatori. Ma le garanzie da 109 miliardi in favore di CS restano.
“Too big to fail non andava bene per Credit Suisse”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo la consigliera federale Karin Keller-Sutter, la normativa "too big to fail" non è adatta a una banca d'importanza sistemica come Credit Suisse.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.