La televisione svizzera per l’Italia

Il Governo non dà concessioni sulla riesportazione di materiale bellico svizzero

Mowag Piranha
Mowag Piranha, veicoli trasporto truppe, di produzione rossocrociata. Keystone / Martin Ruetschi

L'argomento continua ad essere caldo e, dopo una certa apertura mostrata dal Parlamento, il Consiglio federale ribadisce invece la propria posizione di neutralità.

No a qualsiasi esportazione di materiale bellico di produzione elvetica da parte di Paesi terzi. È quanto ha confermato oggi il Consiglio federale, ribadendo di voler continuare con la prassi attuale, basata sulla legge in materia e sulla lunga tradizione in campo umanitario della Svizzera in quanto Stato neutrale.

In Parlamento si è discusso del tema, ricorda l’Esecutivo in una nota, aggiungendo che continuerà a seguire il dibattito alle Camere e si pronuncerà nuovamente, se necessario, nel quadro del suo parere sulle iniziative parlamentari. Nel corso dell’ultima sessione, infatti, la Camera alta ha confermato il proprio sostegno alla linea del Governo, mentre la Camera bassa ha invece mostrato – sotto determinate condizioni – apertura nei confronti della riesportazione.

Sottolinea inoltre che neutralità non significa indifferenza nei confronti dell’aggressione russa in Ucraina. In più occasioni Berna ha condannato con fermezza l’aggressione chiedendo la cessazione delle ostilità e il ritiro delle truppe russe dall’intero territorio ucraino, prosegue il Governo, aggiungendo che la Svizzera riprende inoltre le sanzioni dell’Unione europea.

Altri sviluppi

Consiglio federale e Amministrazione hanno pertanto respinto le richieste giunte negli ultimi 12 mesi da Germania, Danimarca e Spagna per il trasferimento di materiale bellico di provenienza elvetica all’Ucraina facendo leva sul relativo articolo di legge (22a capoverso 2 lettera a della legge sul materiale bellico, LMB). Le richieste non sono infatti autorizzate se il Paese destinatario è implicato in un conflitto armato interno o internazionale, come nel caso di Russia e Ucraina.

Nella sua nota, il Consiglio federale ricorda che, nel quadro della revisione della LMB, aveva espresso la volontà di mantenere il margine di manovra di questo articolo, poi abrogato dalla revisione, e che la sua posizione rimane la medesima.

Altri sviluppi

Dall’annessione russa della Crimea nel 2014 la Svizzera ha pure applicato il diritto di neutralità alle relazioni con la Russia e l’Ucraina. Questo approccio è rimasto invariato anche in seguito all’aggressione militare russa. In virtù della quinta Convenzione dell’Aia del 1907, nelle esportazioni di armi va rispettato il principio della parità di trattamento, rileva l’Esecutivo.

Come stabilito dall’articolo 2a dell’Ordinanza che istituisce provvedimenti in relazione alla situazione in Ucraina, dal 23 novembre 2022 è inoltre in vigore un embargo generale sugli armamenti nei confronti di Russia e Ucraina.

Il Consiglio federale ha tuttavia dichiarato che rimane possibile fornire materiale bellico ad aziende europee produttrici di armi; si tratta infatti di una tipologia di esportazioni compatibile con il diritto di neutralità.
 

Attualità

Politecnico di Zurigo.

Altri sviluppi

Politecnico di Zurigo: tra record di iscrizioni e aumenti delle rette

Questo contenuto è stato pubblicato al Nel giorno in cui il prestigioso istituto rende noto il numero di iscritte e iscritti - 27'000 in totale - la Camera dei Cantoni ha deciso di seguire il Consiglio nazionale decidendo di triplicare la quota per studenti e studentesse in arrivo da altri Paesi.

Di più Politecnico di Zurigo: tra record di iscrizioni e aumenti delle rette
La RTS è l'antenna in lingua francese del servizio pubblico elvetico SRG SSR.

Altri sviluppi

La RTS taglierà 55 posti nel 2025

Questo contenuto è stato pubblicato al L'aumento dei prezzi e le entrate commerciali in ribasso obbligano il servizio pubblico a risparmiare 50 milioni di franchi nel 2025. In tale contesto l'antenna francofona ha annunciato oggi economie per 10 milioni e la soppressione di posti di lavoro.

Di più La RTS taglierà 55 posti nel 2025
Grossi blocchi di cemento arancione hanno simulato l'andamento dei massi.

Altri sviluppi

Esperti “giocano a bocce” per simulare la caduta di massi

Questo contenuto è stato pubblicato al Per meglio capire il movimento delle cadute di rocce e massi, esperte ed esperti del settore si sono ritrovati sul Weissfluhjoch, nel Canton Grigioni, per lanciare grossi blocchi di cemento arancioni giù per un pendio.

Di più Esperti “giocano a bocce” per simulare la caduta di massi
Dai due, fermati la sera stessa del pestaggio, non è stato fornito alcun tipo di collaborazione.

Altri sviluppi

L’aggressore di Davos dovrà presto lasciare la Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al Il richiedente l'asilo che insieme ad un altro avevano aggredito un giovane turista ebreo verrà allontanato dal Paese: la notizia è stata data ai microfoni della RSI.

Di più L’aggressore di Davos dovrà presto lasciare la Svizzera
Sanija Ameti.

Altri sviluppi

I Verdi liberali avviano la procedura per espellere Sanija Ameti

Questo contenuto è stato pubblicato al Come richiesto dal partito nazionale, i Verdi liberali zurighesi hanno avviato la procedura di espulsione di Sanija Ameti, finita di recente nella bufera per aver sparato a un dipinto raffigurante Gesù e la Madonna.

Di più I Verdi liberali avviano la procedura per espellere Sanija Ameti
Il ministro degli esteri Ignazio Cassis e la responsabile dell'aiuto allo sviluppo e cooperazione Patrizia Dazi.

Altri sviluppi

Per lo sviluppo e la cooperazione stanziati 11,3 miliardi di franchi

Questo contenuto è stato pubblicato al Per finanziare la Strategia di cooperazione internazionale 2025-2028 vanno sbloccati 11,27 miliardi per il periodo 2025-2028. Lo ha chiesto oggi il Consiglio degli Stati adottando i relativi decreti federali.

Di più Per lo sviluppo e la cooperazione stanziati 11,3 miliardi di franchi
La sede del Museo nazionale a Zurigo.

Altri sviluppi

La Svizzera coloniale in esposizione al Museo nazionale di Zurigo

Questo contenuto è stato pubblicato al Pur non avendo colonie, la Svizzera ha beneficiato dell'oppressione e dello sfruttamento di Paesi in Africa, America e Asia. Una mostra al Museo nazionale, che si terrà da venerdì al 19 gennaio, evidenzia per la prima volta il ruolo della Confederazione.

Di più La Svizzera coloniale in esposizione al Museo nazionale di Zurigo

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR