In Germania gli scienziati hanno lanciato l’allarme: negli ultimi 30 anni gli insetti è diminuito del 70 per cento.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 19.10.2017)
Contenuto esterno
Lo studio pubblicato sulla rivista specialistica Plos One fa riferimento a indagini condotte in 63 riserve naturali, dove gli entomologi hanno piazzato nel 1989 numerose trappole e la diminuzione delle catture di alcune specie alate è stata in estate persino dell’80 per cento.
I risultati sono alquanto sconcertanti dal momento che gli insetti svolgono un ruolo fondamentale nell’ecosistema, basti pensare all’impollinazione delle piante.
La maggiore indiziata di questo preoccupante regresso degli insetti, che riguarda verosimilmente l’intero continente, è l’agricoltura, settore produttivo in cui sa fa ampio uso di pesticidi. Ma non sono esclusi altri fattori, come ad esempio i cambiamenti climatici.
Ma per capire meglio origine e portata del fenomeno a questo punto saranno necessari altri studi sui cui si confronterà in futuro la comunità scientifica.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Anno nefasto per gli apicoltori in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
I dati ufficiali della statistica delle società d’apicoltura svizzere e del Lichtenstein mostrano che il 14% delle colonie di api non ha passato l’inverno. Per 6,8% ci sono stati problemi con la regina ciò che ha provocato la perdita della colonia visto la stagione poco propizia. La perdita totale ha così superato il 20%. Se…
Questo contenuto è stato pubblicato al
È uno degli attuali grandi misteri nel mondo animale: la moria delle api nell’emisfero nord del pianeta. Da tempo l’attenzione si concentra su un determinato tipo di pesticidi, i neonicotinoidi, ed ora uno studio dell’Università di Berna conferma i sospetti. Questi prodotti si rivelano particolarmente nocivi nei confronti dei fondamenti stessi degli alveari, le api…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera, nove mucche su dieci non hanno più corna. La principale ragione che incita gli allevatori a privare questi animali di simili protuberanze è il timore che le bestie si feriscano tra loro oppure facciano del male all’uomo. I bovini senza corna occupano inoltre meno spazio nella stalle, facendo così risparmiare denaro agli agricoltori…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un’arnia speciale per dare un aiuto concreto alle api, sempre più minacciate da malattie e parassiti. Con questo progetto, chiamato ‘BeeHelpful’, due ricercatori hanno vinto la seconda edizione della StartCup Ticino, concorso che ha lo scopo di far emergere le idee imprenditoriali più innovative e promettenti. Cos’hanno di particolare, queste arnie? È ancora top secret,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Negli ultimi mesi lungo l’Aar, fra Thun e Berna, trappole fotografiche hanno immortalato a più riprese due femmine di lontra con i piccoli. Inoltre, in Engadina è stata confermata, per la prima volta da oltre 70 anni, la presenza di un esemplare, ha indicato martedì l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM). Detestata dai pescatori, che la consideravano…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Ticino sono presenti 23 specie di chirotteri. Il basso tasso di riproduzione, l’alterazione degli habitat naturali e la ristrutturazione degli edifici fanno sì che il 92% delle specie è considerato in pericolo, stando a Pro Natura TicinoCollegamento esterno. Il ruolo dei pipistrelli è importante, ricorda Marzia Mattei, responsabile del Centro protezione chirotteri TicinoCollegamento esterno:…
Uccelli e biodiversità ci difenderanno dalla popillia japonica
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Il primo giorno d’estate l’abbiamo trovata anche in Ticino”. Così, nella trasmissione RSI L’ora della terraCollegamento esterno, la biologa del Servizio fitosanitario cantonaleCollegamento esterno Cristina Marazzi annunciava a fine giugno la prima cattura in Svizzera di esemplari adulti di popillia japonicaCollegamento esterno. Il coleottero giapponese, estremamente polifago e quindi dannoso per le colture, era atteso.…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.