La televisione svizzera per l’Italia
cupola federale

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

forse lo avevamo intuito empiricamente ma adesso ce lo dicono anche gli esperti. L’uso degli smartphone produce effetti negativi sulla produttività e sulle stesse capacità mentali. Secondo lo psicologo del lavoro Tomas Chamorro, contattato dal quotidiano NZZ, il 70% delle lavoratrici e dei lavoratori sono distratti dalle continue notifiche sonore e visive sui telefonini.

Distrazioni che riducono, secondo l’esperto, fino a 10 punti il quoziente intellettivo. Il risultato quale è? Molto semplice, dalla comparsa dei dispositivi digitali, nella seconda metà degli anni 2000, che ci tengono connessi alla rete 24 ore al giorno, la produttività in ambito lavorativo si è arrestata. Noi, da parte nostra, vi possiamo assicurare che la lettura delle nostre pagine, non ha controindicazioni, anzi…

Buona lettura.

anziani
Keystone / Sebastian Kahnert

Anziani, state attenti perché la truffa è dietro l’angolo. Lo dice uno studio pubblicato oggi dall’organizzazione Pro Senectute, secondo cui quattro over 55 su cinque hanno subito un tentativo di raggiro.

Il 78,2% del campione coinvolto nello studio afferma di essere stato confrontato con un tentativo di truffa negli ultimi cinque anni. Un dato leggermente inferiore alla precedente ricerca del 2018. Ma a preoccupare è soprattutto l’incremento delle somme sottratte dai malviventi, passate da 400 a 675 milioni di franchi.

Un fenomeno che lo studio spiega con l’incremento dell’utilizzo del web, soprattutto durante la recente pandemia, che ha visto proliferare le frodi in rete, raddoppiate in pochi anni (sono ormai il 52% del totale).

Contrariamente poi a quanto si potrebbe desumere dalla cronaca quotidiana gli inganni più diffusi non sono opera di sconosciuti, come nel caso delle truffe del falso nipote o del falso poliziotto, ma di persone con cui vi è un rapporto di dipendenza (rapporti di lavoro) o di tipo affettivo. In queste situazioni l’anziano/a è indotto, per esempio, ad acquistare beni eccessivamente costosi o del tutto inutili.

Jon Pult
© Keystone / Alessandro Della Valle

Ci sarà presto un italosvizzero nel Governo federale? Il parlamentare socialista Jon Pult ha rotto gli indugi e si candida ufficialmente alla successione di Alain Berset.

Il 39enne politico grigionese, la cui madre è italiana, ha annunciato questa mattina a Berna che intende correre per il posto del collega di partito Alain Berset che a dicembre lascerà il Consiglio federale. Riforma del sistema sanitario, politica climatica e consolidamento delle relazioni con l’Unione europea sono le tre principali sfide per la Svizzera, in cui il vicepresidente del PS vuole impegnarsi in prima persona.

Entrato in Consiglio Nazionale nel 2019, Jon Pult ha rilevato ai rappresentanti dei media a Palazzo federale che la coesione tra regioni linguistiche – lui stesso parla correntemente le quattro lingue nazionali, essendo figlio di un engadinese e di una cittadina italiana ed essendo cresciuto in un cantone a maggioranza germanofona – e tra regioni urbane, è un carattere distintivo della nostra Confederazione. In proposito ha anche precisato che qualora fosse eletto in Governo, non rinuncerà al passaporto italiano (come ha fatto invece l’attuale ministro degli Esteri Ignazio Cassis, ndr)

Nella corsa per il Consiglio federale che si svolgerà a dicembre si sono finora candidati anche il senatore zurighese Daniel Jositsch, il consigliere nazionale bernese Matthias Aebischer e il ministro basilese Beat Jans.

caccia svizzero
Keystone / Ho

Cinque cacciabombardieri delle Forze aeree elvetiche prendono parte all’esercitazione NATO Tiger Meet in corso in Puglia.

Gli F/A-18 Hornet e 45 militi dell’esercito svizzero sono impegnati fino al 13 ottobre nell’esercitazione internazionale a Gioia del Colle (Puglia), cui partecipano una settantina di caccia, 15 elicotteri e oltre 1’500 professionisti e professioniste di 13 Paesi dell’Alleanza Atlantica.

Lo scopo dell’addestramento, che si tiene ogni anno in un diverso Paese, è quello di testare il dispositivo di difesa aerea e coordinare gli interventi sul terreno. La Svizzera, che non fa parte della NATO, vi partecipa in virtù della sua adesione al programma Partnership for Peace.

Per l’aviazione elvetica si tratta di un allenamento cruciale poiché sui cieli elvetici non vi è la possibilità per i piloti di effettuare determinati esercizi (volo supersonici e a bassa quota) a causa delle restrizioni imposte dalla morfologia e dalla densità dell’urbanizzazione e del traffico aereo.

cuoco stellato
Keystone / Laurent Gillieron

La gastronomia elvetica mantiene il suo ruolo di prestigio nel contesto internazionale: i quattro ristoranti al vertice in Svizzera hanno confermato anche nel 2023 le loro tre stelle Michelin.

Per chi volesse degustare le loro prelibatezze, si tratta di Le Memories a Bad Ragaz (San Gallo), l’Hôtel de Ville di Crissier (Vaud), il Cheval Blanc (Basilea) e lo Schloss Schauenstein a Fürstenau (Grigioni).

Inoltre tra i 138 ristoranti che hanno ottenuto il riconoscimento della celebre guida, cinque hanno ottenuto la seconda stella.

Per il direttore della Guida Michelin, Gwendal Poullennec, ancora una volta “l’alta gastronomia svizzera prova la sua capacità d’adattamento in un contesto economicamente complicato”. Il numero di locali stellati elvetici inseriti nell’edizione 2023, ha aggiunto il dirigente, “si mantiene a un livello costante ed elevato”. 


In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR