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Vodafone rompe l’isolamento: roaming gratuito in Svizzera

Uomo al telefono in riva a un lago
Keystone / Laurent Gillieron

Dal 5 settembre 2025, per i clienti di Vodafone Italia il roaming in Svizzera non comporta più costi aggiuntivi. Una svolta che potrebbe essere significativa per i circa 90'000 frontalieri italiani attivi in Svizzera e per migliaia di turisti. La Confederazione continua però a restare un'isola nel panorama europeo del "Roam Like at Home".

Una piccola rivoluzione per migliaia di frontalieri e turisti italiani. Dal 5 settembre, utilizzare voce, SMS e una parte dei Giga inclusi nell’offerta nazionale in territorio elvetico sarà soggetto alle stesse condizioni economiche dell’Italia, senza sovrapprezzo. La notizia, confermata da una campagna SMS ai clienti, estende alla Svizzera le condizioni del “Roam Like at HomeCollegamento esterno“, il regolamento europeo che dal 2017 ha abolito i costi extra nell’UE.

La Svizzera, isola del roaming

Mentre i cittadini UE viaggiano tra gli Stati membri utilizzando i piani nazionali, la Confederazione è sempre rimasta un’eccezione. Un'”isola” di costi extra che pesa su turisti e frontalieri. Le tariffe svizzere sono tra le più alte d’Europa, e i tentativi politici di introdurre un tetto massimo si sono scontrati con la necessità di accordi internazionali.

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La Commissione dei trasporti del Consiglio degli Stati ha respinto nell’agosto 2023 una mozione per limitare i costi, ribadendo che il Consiglio federale può fissare massimali “soltanto sulla base di accordi internazionali”. Una limitazione che ha lasciato al mercato il compito di trovare soluzioni.

L’acquisizione Swisscom e le smentite

La novità arriva dopo l’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom per 8 miliardi di euro, finalizzata a fine 2024. La fusione con Fastweb ha creato il secondo operatore italiano, con circa il 26% del mercato mobile e il 31% della banda larga fissa.

“Si tratta di un modello di abbonamento già in vigore prima dell’acquisizione di Vodafone Italia. Non ha una relazione con la recente acquisizione”

Stefano Dell’Era, portavoce di Swisscom

Ma secondo Stefano Dell’Era, portavoce di Swisscom, non c’è collegamento diretto: “Si tratta di un modello di abbonamento già in vigore prima dell’acquisizione di Vodafone Italia e piuttosto diffuso fra gli operatori di telefonia mobile. Non ha una relazione con la recente acquisizione”. Dell’Era conferma che “anche le compagnie italiane, fra cui Vodafone Italia e Fastweb, propongono abbonamenti con pacchetti roaming che comprendono aree geografiche specifiche, inclusa la Svizzera”.

L’allineamento con Fastweb

In realtà, Fastweb già da anni offre il “roaming esteso” includendo Svizzera, Regno Unito e Ucraina nelle condizioni UE. L’estensione a Vodafone Italia rappresenta un allineamento delle politiche commerciali sotto l’ombrello Swisscom, anche se ufficialmente smentito.

Per i clienti svizzeri di Swisscom la situazione non cambia. Come spiega Dell’Era: “La maggioranza dei nostri clienti con abbonamento non paga più da tempo separatamente per il roaming nell’UE: è già incluso nel loro abbonamento”.

Un mercato che cambia

L’operazione Swisscom-Vodafone Italia ha rivoluzionato il mercato italiano. Il gruppo svizzero, controllato al 51% dalla Confederazione, punta a “creare valore a lungo termine in Italia” combinando le competenze di Fastweb nel fisso con la forza di Vodafone nel mobile.

La guerra dei prezzi ha eroso ricavi e margini, ma la possibilità di utilizzare il marchio Vodafone per cinque anni rappresenta un vantaggio competitivo. Come sottolinea Andrea Biondi del Sole 24 ore: “Unendo Fastweb e Vodafone Italia nasce un player di primo livello, molto forte”.

Il contesto europeo del roaming

L’abolizione del roaming nell’UE, entrata in vigore il 15 giugno 2017, ha rappresentato una delle conquiste più tangibili per i cittadini europei. Dopo dieci anni di battaglie della Commissione europea, sostenuta dall’Europarlamento, la “rivoluzione digitale” ha eliminato i sovrapprezzi per chiamate, SMS e traffico dati tra i 28 Stati dell’Unione.

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Dal 1° luglio 2022, il “Roam Like at Home” è stato ulteriormente migliorato con nuovi vantaggi: stessa qualità di servizio anche all’estero (incluso l’accesso al 5G), messaggi automatici per i servizi di emergenza e maggiori informazioni sui limiti di uso corretto. Il regolamento prevede eccezioni per evitare abusi come il roaming permanente, con sovraccosti che nel 2025 sono fissati a 2 euro per GB di dati (destinati a scendere a 1 euro nel 2027).

La Svizzera, non facendo parte dell’UE, è sempre rimasta esclusa da questa rivoluzione. I viaggiatori europei spesso disattivano il roaming dati attraversando il territorio elvetico per evitare costi eccessivi, penalizzando anche il turismo svizzero.

Le difficoltà del mercato svizzero

Gli svizzeri hanno speso molto più dei vicini europei per comunicare all’estero. Secondo i dati dell’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOMCollegamento esterno), il prezzo del roaming dati è sceso negli anni, ma resta elevato rispetto agli standard UE.

I tentativi di riforma si sono scontrati con ostacoli normativi. La consigliera nazionale Elisabeth Schneider-Schneiter (Centro) aveva proposto di “fare come nell’UE”, ma la Commissione dei trasporti ha ribadito che la Svizzera non può agire unilateralmente. Il ministro delle Comunicazioni Albert Rösti ha confermato che senza accordi internazionali, i fornitori stranieri non sarebbero tenuti a rispettare eventuali regole svizzere.

Operazione estera inattesa

L’acquisizione di Vodafone Italia ha sorpreso il mercato. Come ammette Andrea Biondi del Sole 24 ore: “Dal punto di vista italiano non ci si aspettava questa acquisizione. Si pensava a Vodafone più nel ruolo di predatore che di preda”. Gli operatori si aspettavano piuttosto una fusione tra Iliad e Vodafone per ridurre la competizione.

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Invece Swisscom ha colto l’opportunità di espandersi nel quarto mercato europeo della banda larga. L’operazione da 8 miliardi di euro è stata finanziata con un prestito bancario di 3 miliardi, obbligazioni svizzere per 1,1 miliardi di franchi e eurobbligazioni per 4 miliardi.

Vodafone Italia era in difficoltà: calo dei ricavi (-1,6%), aumento dei costi, cinque anni di tentativi falliti per raggiungere il pareggio. La CEO Margherita Della Valle ha visto nella vendita “il primo passo verso una più ampia partnership commerciale tra Swisscom e Vodafone”.

La strategia di Swisscom

Per Swisscom, controllata al 51% dalla Confederazione, l’acquisizione risponde a una strategia precisa. Il mercato svizzero è saturo, mentre l’Italia offre opportunità di crescita. Fastweb, acquisita nel 2007, aveva già dimostrato il potenziale: crescita del 50% in dieci anni in termini di clientela e fatturato.

La fusione crea sinergie evidenti: Fastweb forte nel fisso e banda larga, Vodafone Italia competitiva nel mobile. Insieme controllano quote significative: 26% nel mobile, 31% nella banda larga fissa, primato assoluto nella fibra ottica.

L’impatto sui 90’000 frontalieri e le prospettive future

La decisione assume particolare rilevanza per i circa 90’000 frontalieri italiani che lavorano in Svizzera. Per loro, l’abolizione dei costi rappresenta un risparmio significativo e la fine della necessità di disattivare i dati o acquistare SIM locali. La comunicazione diventa fluida come attraversare un confine interno all’UE. Anche ho. Mobile, controllata da Vodafone Italia, ha annunciato l’estensione del roaming gratuito in Svizzera dall’8 settembre, allineandosi alla casa madre.

La mossa di Vodafone potrebbe innescare una reazione a catena. TIM, WindTre e Iliad osservano con attenzione: se la strategia si rivelerà vincente in termini di acquisizione clienti, l’imitazione sarà inevitabile. Dal lato svizzero, operatori come Salt e Sunrise potrebbero rispondere con offerte simili, completando l’integrazione dei mercati.

Per ora, la Svizzera resta un’isola nel panorama europeo del roaming, ma le crepe nell’isolamento si allargano. L’iniziativa di Vodafone Italia, pur negando collegamenti diretti con l’acquisizione Swisscom, segna un precedente che potrebbe cambiare le regole del gioco tra Italia e Svizzera.

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