Vacanze offerte alle donne in situazione di vulnerabilità
Le Fondazioni Maurice Machoud e FXB Suisse (François-Xavier Bagnoud) hanno deciso di avviare un progetto per offrire vacanze a donne in situazioni di vulnerabilità. Questa iniziativa di "respiro" prenderà il via il 2 giugno.
“L’obiettivo di questo nuovo progetto è fornire una pausa salutare e un momento di sollievo in una quotidianità difficile, creando uno spazio di ricostruzione e speranza per chi ne ha bisogno, spesso senza nemmeno osare chiedere aiuto”, hanno dichiarato i due partner durante una conferenza stampa a Sion, in Vallese.
In Vallese, circa 20’000 persone vivono in povertà, mentre altre 14’000 sono a rischio di scivolare in condizioni di indigenza, secondo i dati dell’HES-SO di ottobre 2024. Le categorie più vulnerabili alla povertà sono le persone sole, in particolare le donne, le famiglie monoparentali e i pensionati. Quasi un quarto di questa popolazione (23,4%) che avrebbe diritto all’assistenza sociale non ne beneficia, spesso per vergogna o per mancanza di consapevolezza dei propri diritti.
Un rifugio sulle rive del Lago Maggiore
In questo contesto, la Fondazione Maurice Machoud e FXB Suisse hanno scelto di collaborare per offrire una risposta concreta e innovativa. Il progetto prevede un soggiorno di otto giorni in una casa vacanze a Stresa, in Italia, che sarà interamente finanziato dalla Fondazione Maurice Machoud. I soggiorni sulle sponde del Lago Maggiore saranno offerti annualmente da aprile a ottobre, con il primo inizio fissato per il 2 giugno.
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“Ho acquistato un appartamento di undici stanze a Stresa e ho deciso di trasformarlo in un progetto sociale dedicato al Vallese”, spiega Maurice Machoud. “Attraverso questi soggiorni, vogliamo creare un ambiente che favorisca il rinnovamento, stimoli gli scambi e la solidarietà, incoraggi l’auto-realizzazione e la creatività, e soprattutto ridoni fiducia e speranza”, aggiungono i partner.
Fino a otto donne a settimana
Le beneficiarie di questo progetto saranno donne in situazioni precarie, vittime di violenza domestica, donne anziane isolate, madri sole o in difficoltà, e famiglie monoparentali, tutte residenti in Vallese.
Per facilitare l’accesso a queste donne, sono state coinvolte diverse associazioni vallesane che si occupano di queste problematiche, come la Croce Rossa, la FAVA (Fondation Accompagnement Victime Accueil), La Maisonnée di Sion e Pro Senectute. L’iniziativa è comunque aperta anche a coloro che non sono affiliate a queste associazioni. Sul posto, sono previsti vari laboratori, tra cui corsi di cucina, meditazione, rilassamento e yoga, oltre a una visita alle Isole Borromee.
Fino a otto donne potranno partecipare a settimana, vivendo un’esperienza di vacanza autonoma e indipendente, con o senza i propri figli. Il costo complessivo annuo del progetto è stimato tra i 100’000 e i 200’000 franchi svizzeri. La Fondazione Maurice Machoud, con sede a Sion, coprirà interamente le spese.
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