La Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio ha chiesto alle autorità del Canton Vallese di fare luce sullo scavo di una nuova grotta nel ghiacciaio del Rodano.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Dopo la vicenda legata ai lavori effettuati sul ghiacciaio del Teodulo in vista della preparazione della pista per la prova di discesa di Coppa del mondo a Zermatt/Cervinia, anche il ghiacciaio del Rodano finisce sotto i riflettori.
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La Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio (SL-FP) ha infatti reagito alla possibile costruzione, senza autorizzazione, di una nuova grotta sul ghiacciaio del RodanoCollegamento esterno, destinata ai turisti e alle turiste che transitano sul passo della Furka. Ha segnalato la questione all’autorità edilizia del Vallese per un’indagine.
“Vi chiediamo di chiarire i fatti e di prendere le misure necessarie”, scrive la Fondazione in una lettera inviata al Consiglio di Stato e alla Commissione edilizia cantonale (CCC), che è stata trasmessa ai media.
La Fondazione è anche particolarmente infastidita dall’installazione di nuovi teloni, che servono per rallentare lo scioglimento, ma è lo scavo di una nuova grotta di ghiaccio in un altro punto su un affluente del ghiacciaio che ha spinto la SL-FP a segnalare il caso alla CCC.
“Non siamo a conoscenza di alcuna richiesta di permesso di costruzione a questo proposito”, ha indicato il direttore della SL-FP Raimund Rodewald all’agenzia Keystone-ATS. La Fondazione ricorda che il ghiacciaio del Rodano è inserito nell’Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali di importanza nazionale (IFP). Chiede pertanto che “tutti i lavori eseguiti senza autorizzazione siano bloccati” e che tutti i teloni, nuovi o vecchi, siano rimossi.
Per rallentare lo scioglimento parte del ghiacciaio del Rodano è ricoperto con teloni.
Keystone / Peter Klaunzer
Una storia infinita
Secondo Rodewald “il ghiacciaio del Rodano sta scomparendo talmente velocemente che questo genere di misure non ha alcun interesse se non quello commerciale”.
“Il gestore ha rimosso i vecchi teloni e ora ne sta montando di nuovi, destinati sicuramente a fare la stessa fine. È una storia infinita che mette in pericolo l’ambiente e il ghiacciaio del Rodano”, ha aggiunto Rodewald, il quale dubita che anche in questo caso siano state ottenute le autorizzazioni necessarie.
Teloni in acqua
Nell’estate del 2022, l’Ufficio vallesano dell’ambiente è intervenuto quando ha notato che i teloni di tessuto che coprivano parte del ghiacciaio e l’ingresso della grotta erano parzialmente danneggiati e stavano andando alla deriva nel lago glaciale.
Ha ordinato al gestore di rendere il sito conforme ai requisiti della legge sulla protezione delle acque e della legge sulla protezione dell’ambiente.
“Tutti i teloni che stavano finendo nel lago sono stati rimossi durante l’estate”, ha spiegato Christine Genolet-Leubin, capoufficio dell’ambiente, il cui team ha effettuato diversi controlli. I teloni utilizzati quest’anno per proteggere la grotta saranno rimossi all’inizio della prossima primavera.
L’ufficio cantonale dell’ambiente interviene quando viene individuato un rischio di inquinamento delle acque. Solo il CCC ha invece l’autorità di regolamentare l’uso dei teloni su un ghiacciaio.
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