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Aperta un'inchiesta anche in Italia sulla controversa pista di sci Cervinia-Zermatt

Ruspe su ghiacciaio del Teodulo. © Keystone / Jean-christophe Bott

La pista Gran Becca nel comprensorio sciistico di Cervinia-Zermatt, su cui si dovrebbe svolgere a metà novembre una gara di Coppa del mondo, è oggetto di indagine da parte della Procura di Aosta.

Questo contenuto è stato pubblicato il 27 ottobre 2023 - 15:24
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS

Nella stessa zona, sul versante elvetico, la Commissione cantonale vallesana delle costruzioni ha emesso nei giorni scorsi il divieto di utilizzo di alcune installazioni sul ghiacciaio del Teodulo a Zermatt, ai piedi del Cervino, dopo la diffusione di immagini che ritraevano le ruspe intente a sbriciolare la massa di ghiaccio.

Sulla base della planimetria della pista di discesa, la Commissione cantonale aveva stabilito che una parte degli impianti si trovava in un'area molto piccola, al di fuori della zona sciistica che era stata approvata.

+ Pista Zermatt-Cervinia, parte dei lavori sono fuori zona

L'area di competenza degli inquirenti italiani si trova invece più a valle. In merito a questa controversa situazione mercoledì l'assessore allo Sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha sostenuto che “i lavori sono quasi ultimati e stanno avanzando in maniera corretta nei due tratti di territorio italiano: uno che sarà utilizzato solo per il tracciato di Coppa del mondo e l'altro che riguarda, invece, la pista turistica del Ventina”. La società che gestisce i lavori, ha sottolineato, “ha operato nella direzione di ottenere tutti i permessi e le autorizzazioni per lavorare nella piena legittimità".

Sul fronte elvetico, diverse associazioni ambientaliste hanno però chiesto chiarimenti alle autorità e agli organizzatori. L’associazione Avvocati per il clima, che le rappresenta in questa vertenza, ha chiesto di prorogare il divieto di posa di installazioni sportive e ha anche mostrato le immagini, riprese dalla webcam “Matterhorn Glacier Paradise”, di un escavatore che il 25 ottobre si trovava in una sezione del ghiacciaio del Teodulo, al di fuori della zona di gara.

Da parte sua, il Comitato organizzatore ha fatto sapere che queste ultime vicende non mettono in pericolo la disputa delle gare. Non appena le condizioni meteorologiche lo permetteranno, verrà effettuata una modifica del tracciato che, a suo giudizio, non pregiudicherà lo svolgimento della discesa.

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