Un miliardo per il settore culturale svizzero
Il mondo della cultura elvetica dovrebbe beneficiare di 987 milioni di franchi per il periodo 2025-2028, 14 milioni in meno rispetto al progetto originario a causa delle difficoltà finanziarie della Confederazione. Questa somma andrà suddivisa fra Pro Helvetia, l'Ufficio federale della cultura e il Museo nazionale svizzero.
Queste istituzioni culturali dovranno investire la somma messa a disposizione in sei campi d’azione: cultura come settore occupazionale, aggiornamento della promozione della cultura, trasformazione digitale nella cultura, cultura come dimensione della sostenibilità, patrimonio culturale come memoria vivente e collaborazione nell’ambito della cultura.
Promozione cinema svizzero
La Confederazione vuole adoperarsi per sostenere tutte le fasi del processo di creazione culturale. Si tratta insomma di accompagnare tutto il processo creativo, dall’inizio alla fine, occupandosi anche della sua diffusione. Si vuole in particolare la promozione in Svizzera del cinema elvetico, e non solo all’estero dove dominano le produzioni internazionali.
Musicisti, migliori retribuzioni
In merito alla digitalizzazione, la Confederazione intende sostenere questa trasformazione tenendo conto dei nuovi formati digitali e ibridi di produzione, diffusione e mediazione.
A tale riguardo, per la consigliera federale Baume-Schneider sarà necessario intavolare discussioni affinché i musicisti svizzeri possano guadagnare di più dalla loro produzione fruibile online: al momento, piattaforme come Spotify pagano meno di un centesimo per ogni canzone ascoltata.
Plurilinguismo
La Confederazione si attiverà anche per promuovere la sostenibilità nel settore culturale – in particolare per quanto attiene alla cultura della costruzione, ha specificato la “ministra” socialista -, e ampliare l’accesso alla cultura.
A tale proposito, Baume-Schneider ha ricordato la promozione del pluringuismo, un elemento che caratterizza la Svizzera. Nei prossimi anni, ha aggiunto, la Confederazione intende continuare a promuovere gli scambi linguistici fra regioni mettendo a punto una specie di programma Erasmus.
Suisseculture, l’associazione che riunisce le organizzazioni culturali elvetiche, ha espresso il proprio “sgomento” per i tagli al budget culturale proposti dal Consiglio federale, che a suo dire sono “una decisione incomprensibile”.
Con lo 0,3%, la quota delle spese culturali nel bilancio complessivo della Confederazione è già molto bassa e sproporzionata rispetto all’importanza sociale della cultura, scrive questa sera Suisseculture in una nota, aggiungendo che sono molte le persone a svolgere attività culturali nel tempo libero e ad essere coinvolte in associazioni.
Come spiega il messaggio, Berna intende in particolare promuovere l’italiano e il romancio nelle altre aree linguistiche, per tenere conto della maggiore mobilità sociale. Per il romancio s’intendono mettere a disposizione corsi di lingua e per l’italiano maggiori possibilità di conseguire una maturità bilingue.
Cultura ed economia
Quanto alla sua importanza economica, la “ministra” socialista ha ricordato che nel settore sono attive 64 mila imprese, pari al 10,4% del totale: Vi lavorano 268’000 persone, ossia il 5,4% delle persone attive in Svizzera.
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