La televisione svizzera per l’Italia

Berna riorienta la sua strategia in ambito culturale

Il ministro della cultura svizzero Alain Berset
Il ministro svizzero della Cultura Alain Berset vuole affrontare gli sviluppi digitali nel settore culturale. © Keystone / Alessandro Della Valle

La Confederazione intende modificare il suo intervento nel settore della cultura in seguito all'esperienza maturata durante la pandemia. Stanziato un miliardo per 4 anni.

Digitalizzazione, sostenibilità e condizioni lavorative delle operatrici e degli operatori culturali sono alcuni dei punti pregnanti contenuti nel messaggio sulla cultura 2025-2028 – che verrà inviato in consultazione fino al 22 settembre – approvato venerdì dal Governo federale.

Messaggio approvato assieme a una proposta di finanziamento di poco superiore al miliardo di franchi, una somma di poco superiore ai 960 milioni del quadriennio precedente in linea con le misure di risparmio della Confederazione, le cui finanze sono i sofferenza, ha spiegato davanti ai media il presidente della Confederazione Alain Berset.

Una nuova situazione

Il riorientamento della cultura è imputabile alla crisi scatenata dalla pandemia che ha determinato una svolta per il settore della cultura, ha spiegato Berset. L’interruzione delle attività ha ricordato dapprima quanto sia importante la cultura per il benessere delle persone e anche per l’economia del paese. Basti pensare, ha aggiunto il “ministro”, che il settore dà lavoro a 270 mila persone nel nostro paese.

Ma a prescindere dai numeri la cultura, ha sottolineato Berset, “è ancora più importante tenuto conto dei tempi agitati che stiamo vivendo. Una vita culturale attiva è l’espressione di una società aperta e democratica in cui tutti trovano il loro posto”.

Cultura significa insomma anche coesione nazionale mediante il sostegno a grandi e piccole manifestazioni – anche di chi è attivo a livello dilettantistico – alle lingue minoritarie, come l’italiano e il romancio, e alla mobilità degli studenti, tutti ambiti che la Confederazione intende continuare a sostenere.

Ma la pandemia, ha sottolineato il capo del Dipartimento federale dell’interno, ha anche fatto emergere carenze sistemiche, come la precarietà della sicurezza sociale di molti operatori, accelerando o accentuando tendenze già in atto come il cambiamento nelle abitudini di consumo del pubblico, che si riflette in un forte aumento della domanda di prodotti in streaming.

Sei campi d’azione

Tutto ciò, ha spinto la Confederazione, assieme ai suoi interlocutori – Cantoni, Città, Comuni e le associazioni culturali di tutte le discipline – a riorientare il proprio sostegno sulla base di sei campi d’azione.

In primo luogo, la Confederazione intende dare il proprio contributo affinché gli operatori culturali professionisti possano accedere a una retribuzione e una sicurezza sociale adeguate, impegnandosi per garantire condizioni quadro eque e pari opportunità nel settore della cultura, ha detto Berset.

In questo settore sono frequenti i rapporti di lavoro atipici, spesso con contratti a termine, che hanno conseguenze sulla protezione sociale di questi soggetti.

In seconda battuta, s’intende considerare maggiormente le fasi di lavoro che precedono e seguono la produzione. Berna vuole inoltre considerare maggiormente i formati digitali e ibridi di produzione, diffusione e mediazione.

A tale proposito, Berset ha citato la possibilità per le istituzioni culturali, come il Museo nazionale svizzero, di predisporre tour virtuali delle due esposizioni.

Un ulteriore campo d’attività riguarda la sostenibilità: la Confederazione continua a sviluppare la Strategia sulla cultura della costruzione e contribuisce ad affrontare il cambiamento climatico, a proteggere la biodiversità e a incentivare le energie rinnovabili.

Gli ultimi due campi d’attività riguardano la valorizzazione del patrimonio culturale materiale, immateriale – per esempio le tradizioni – e digitale, sostenendo anche quelle attività volte ad affrontare in modo etico e professionale le questioni legate al patrimonio storicamente problematico, e un forte impegno nella politica culturale internazionale.

Circa il patrimonio storicamente problematico, Berset ha ricordato il sostegno alle istituzioni impegnate a far luce sull’origine delle rispettive collezioni acquisite magari in modo illegale o poco chiaro.

La Confederazione, rispondendo alle sollecitazioni del parlamento, intende istituire una piattaforma digitale per lo scambio di informazioni in quest’ambito, ha sottolineato il “ministro” friburghese.
 

Attualità

giovane guarda filmato su telefonino

Altri sviluppi

Ginevra, divieto totale dei cellulari a scuola media

Questo contenuto è stato pubblicato al Con l'inizio del nuovo anno scolastico, i cellulari saranno completamente vietati nelle scuole medie di Ginevra: questa misura mira a preservare la qualità dell'apprendimento, la salute mentale degli alunni e incoraggiare l'interazione sociale.

Di più Ginevra, divieto totale dei cellulari a scuola media
anna wintour

Altri sviluppi

Anna Wintour lascia Vogue dopo 37 anni

Questo contenuto è stato pubblicato al Rivoluzione a "Vogue America". Anna Wintour annuncia che lascerà la guida del prestigioso magazine che guida dal 1988.

Di più Anna Wintour lascia Vogue dopo 37 anni
bandiera svizzera ed europea

Altri sviluppi

Swissmem approva gli accordi bilaterali III

Questo contenuto è stato pubblicato al Swissmem, associazione del comparto metalmeccanico ed elettronico elvetico, sostiene il pacchetto di accordi bilaterali III.

Di più Swissmem approva gli accordi bilaterali III
Michel Huissoud

Altri sviluppi

Acquisto F-35: alcuni rischi “sono stati ignorati”

Questo contenuto è stato pubblicato al L’ex direttore del Controllo federale delle finanze (CDF), Michel Huissoud, ha criticato duramente la gestione dell’acquisto degli F-35 da parte della Svizzera, denunciando gravi lacune nella trasparenza e nella valutazione dei rischi finanziari.

Di più Acquisto F-35: alcuni rischi “sono stati ignorati”
dona lavora al pc, primo piano della mano sul mouse

Altri sviluppi

Le donne continuano a guadagnare meno degli uomini

Questo contenuto è stato pubblicato al Una persona che ha lavorato a tempo pieno ha avuto uno stipendio mediano di 81'500 franchi nel 2024, secondo i dati diffusi oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).

Di più Le donne continuano a guadagnare meno degli uomini
frana che minaccia brienz

Altri sviluppi

Malgrado la siccità la situazione a Brienz rimane tesa

Questo contenuto è stato pubblicato al A causa della siccità, la velocità di smottamento dei detriti sopra Brienz/Brinzauls (canton Grigioni) è diminuita. L'accesso al villaggio minacciato dalla frana rimane comunque vietato, annunciano oggi le autorità del Comune di Albula/Alvra di cui Brienz/Brinzauls è una frazione.

Di più Malgrado la siccità la situazione a Brienz rimane tesa
logo polizia cantonale vallesana sulla manica di una divisa indossata da una donna

Altri sviluppi

Uomo dato per disperso trovato morto a Täsch

Questo contenuto è stato pubblicato al Un 79enne scomparso da martedì nella regione di Zermatt (canton Vallese) è stato ritrovato morto giovedì a Täsch.

Di più Uomo dato per disperso trovato morto a Täsch
padiglione svizzero all'expo di Osaka di quest'anno

Altri sviluppi

Expo, nessun finanziamento da Berna negli anni 2030

Questo contenuto è stato pubblicato al A causa dell'attuale situazione finanziaria l'Esecutivo federale ha deciso di non fornire il sostegno finanziario per un’esposizione nazionale negli anni 2030.

Di più Expo, nessun finanziamento da Berna negli anni 2030
scena di violenza di coppia

Altri sviluppi

Le autorità definiscono misure urgenti contro i femminicidi in Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al Di fronte al numero allarmante di femminicidi - 18 dall'inizio dell'anno - Confederazione, Cantoni e Comuni chiedono un'azione politica forte e concertata. Hanno inoltre definito tre misure urgenti "da attuare senza indugio" per arginare il fenomeno.

Di più Le autorità definiscono misure urgenti contro i femminicidi in Svizzera

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR