Un congedo famigliare per contrastare la scarsità di manodopera
Migliorare la conciliazione tra vita famigliare e lavorativa per sovvenire ai bisogni di manodopera: è l'obiettivo di un'iniziativa popolare presentata giovedì.
Keystone-SDA
Per contrastare l'ormai onnipresente mancanza di manodopera in Svizzera, un'ampia alleanza vuole lanciare nella primavera del 2025 un'iniziativa popolare che chiede 18 settimane di congedo per entrambi i genitori.
Questo contenuto è stato pubblicato al
5 minuti
Keystone-ATS
Diciotto settimane di congedo per ogni genitore allo scopo di contrastare la scarsità di manodopera e promuovere la coesione sociale. È quanto auspica un’ampia alleanza con il progetto di iniziativa popolare, che dovrebbe essere lanciata ufficialmente nella primavera del 2025, presentato oggi a Berna.
“Un Paese che vuole figli e forza lavoro qualificata deve investire per conciliare lavoro e vita familiare”, ha esordito stamane davanti ai media la co-presidente dell’Alliance F, nonché consigliera nazionale bernese, Kathrin Bertschy (Verdi liberali). E per farlo, servono buone condizioni quadro, ha aggiunto il consigliere nazionale svittese Dominik Blunschy (Centro).
Altri sviluppi
Altri sviluppi
I cervelli ticinesi se la danno a gambe
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quello della fuga di cervelli è un fenomeno che interessa in particolare il canton Ticino. Molte le ragioni poche le soluzioni (attualmente). L’analisi di due esperte della struttura economica ticinese.
Tuttavia, quando si parla di genitorialità, la legislazione attuale rafforza i modelli tradizionali. “Troppo spesso entriamo nella maternità come coppia moderna e ne usciamo come coppia tradizionale”, ha lamentato la presidente dei Verdi Lisa Mazzone.
“Più del 10% delle donne lascia l’impiego dopo la prima gravidanza”, ha sostenuto l’ex “senatrice” ginevrina, aggiungendo che in media ci vogliono cinque anni per rientrare nel mercato del lavoro e, quando accade, con un tasso di occupazione ridotto. Il tasso di occupazione dei padri, invece, non è praticamente cambiato in 30 anni, ha sottolineato Mazzone.
Per questo, secondo Mazzone “se la cura dei figli e i lavori domestici devono essere anche un affare da uomini, abbiamo bisogno di un trattamento paritario”. Non basta chiedere ai genitori di aumentare le ore di lavoro.
18 settimane a testa
L’alleanza – che riunisce rappresentanti di ambienti economici, sociali e politici (membri del Centro, dei verdi e Verdi liberali) e dei sindacati – propone di sostituire l’assicurazione maternità e il congedo paternità con un congedo familiare di 18 settimane per ciascun genitore.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Come la Svizzera intende affrontare la carenza di manodopera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Entro il 2040 sul mercato del lavoro svizzero mancheranno diverse centinaia di migliaia di persone, secondo diversi studi. Come si potrà continuare a far funzionare i treni e gli ospedali? Il dibattito sul ruolo dello Stato nell’anticipare questa carenza è solo agli inizi.
Tale congedo verrebbe finanziato con le Indennità per perdita di guadagno (APG). Per garantire che i redditi più bassi non vi rinuncino per motivi finanziari, i loro stipendi andrebbero indennizzati al 100%.
L’Alleanza è convinta, sulla scorta delle esperienze raccolte in altri Paesi, che ciò aumenterà la partecipazione delle madri al mercato del lavoro e il coinvolgimento dei padri nella vita familiare.
Squilibri
I sostenitori di questa soluzione motivano l’iniziativa anche con ragioni di ordine demografico. L’attuale situazione sta creando squilibri finanziari a causa dell’invecchiamento marcato della popolazione.
Il tasso di natalità è sceso a un livello storicamente basso di 1,3 figli per donna, un valore insufficiente per garantire il ricambio generazionale sul mercato del lavoro. “Ciò avrà importanti conseguenze economiche e sociali”, secondo Blunschy. La carenza di manodopera continuerà a peggiorare. Entro il 2030, in Svizzera mancheranno circa mezzo milione di lavoratori qualificati.
Vantaggioso per società e PMI
Secondo l’alleanza, il congedo parentale presenta anche vantaggi per la società, le piccole e medie imprese (PMI), i genitori e le finanze federali e cantonali.
Per Adrian Wüthrich, presidente di Travail.Suisse, si tratta di un passo avanti verso l’uguaglianza di genere e un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, che agevola il ritorno al lavoro delle madri quando il loro partner si occupa del bambino.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
La carenza di manodopera qualificata in Svizzera si è aggravata
Questo contenuto è stato pubblicato al
La situazione non è mai stata così difficile, stando all’indice pubblicato martedì dall’agenzia di collocamento Adecco.
Anche le PMI e le aree rurali beneficeranno dell’introduzione del congedo parentale. Le grandi aziende dei centri urbani sono attualmente in grado di offrire condizioni di lavoro più attraenti e favorevoli alla famiglia, grazie soprattutto a congedi di maternità e paternità più lunghi. Ma le PMI non possono competere e vengono snobbate, stando a Blunschy. Un congedo parentale, invece, crea pari opportunità per queste ditte poiché consente alle madri di tornare al lavoro più rapidamente con un tasso di occupazione più elevato.
Un miliardo all’anno
Secondo alcuni studi, il congedo familiare costerebbe un miliardo di franchi all’anno. Ma si tratta di denaro ben speso, secondo Kathrin Bertschy.
Ogni anno verrebbero creati 2.500 posti di lavoro a tempo pieno. Le madri potrebbero tornare al lavoro più rapidamente e alcune di loro aumentare l’orario di lavoro e fare carriera. Pagando più contributi sociali e più tasse, inoltre, le spese per il congedo verrebbero ripianate dopo 20 anni.
Nel 2024 in Svizzera meno infortuni sul lavoro, ma di più nel tempo libero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo scorso anno in Svizzera il numero degli infortuni è lievemente salito rispetto all'anno precedente, a 908'313 (+0,7%). Mentre gli incidenti e le malattie professionali sono nuovamente diminuiti, gli infortuni nel tempo libero sono cresciuti.
Libera circolazione, immigrazione di lavoro verso la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
I cittadini dell'UE arrivano in Svizzera soprattutto per lavorare. A causa del rallentamento demografico, il mercato del lavoro deve rimanere aperto, sostiene la Segreteria di Stato dell'economia (Seco) nel suo rapporto annuale sulla libera circolazione delle persone.
Troppe opposizioni e ricorsi in Svizzera frenano l’edilizia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se in Svizzera non vengono costruite nuove abitazioni oppure la loro edificazione viene ritardata, ciò è da attribuire in primo luogo al numero di opposizioni e ricorsi contro i progetti. A farne le spese spesso sono coloro alla ricerca di un alloggio.
La popolazione svizzera preferisce il contante alle azioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Meglio le banconote sotto il materasso che gli investimenti in borsa: quando si tratta dei propri soldi, gli svizzeri sono avversi al rischio. A evidenziarlo è un sondaggio confezionato dal servizio di confronto online Moneyland.
I risparmi alla RTS porteranno a una ventina di licenziamenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Costretta a risparmiare 16,5 milioni di franchi, la Radiotelevisione della Svizzera romanda RTS ha annunciato martedì l'intenzione di sopprimere fra 60 e 70 posti a tempo pieno entro il 2026. Il taglio dovrebbe tradursi in una ventina di licenziamenti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lunedì sera l'assemblea comunale di Lostallo (canton Grigioni) in Val Mesolcina ha approvato un credito di 65'000 franchi per la progettazione di un vallo di protezione nella frazione di Sorte, fortemente danneggiata dall'alluvione di un anno fa.
F-35, la Commissione della gestione del Nazionale vuole indagare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Parlamento si occuperà da vicino della questione relativa ai prezzi d'acquisto dei jet da combattimento statunitensi F-35.
I prezzi dell’elettricità scenderanno nel 2026, secondo un sondaggio
Questo contenuto è stato pubblicato al
I prezzi dell'energia elettrica per il 2026 dovrebbero diminuire rispetto all'anno in corso. Lo rileva un sondaggio dell'Associazione delle aziende elettriche svizzere (AES). La ragione è da ricercarsi nel calo delle tariffe sul mercato dell'energia elettrica.
Relatrice speciale dell’ONU si presenta a Berna nonostante il niet dell’Università
Questo contenuto è stato pubblicato al
La relatrice speciale dell'ONU Francesca Albanese si è presentata questa sera a Berna per una tavola rotonda sulla Palestina. Questo nonostante la locale università non abbia voluto ospitare un evento di Amnesty International.
Coalizione si mobilita a Berna contro la discriminazione salariale
Questo contenuto è stato pubblicato al
A cinque anni dall'inasprimento della legge federale sulla parità dei sessi (LPar), i sindacati stilano un bilancio negativo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Il mercato svizzero del lavoro dà segni di rallentamento, ma la domanda resta alta
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo alcuni anni di forte carenza di manodopera, sembra sia tornata una certa accalmia sul mercato svizzero del lavoro. Ma i problemi strutturali restano.
“La Svizzera deve sfruttare meglio la manodopera indigena”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Stando a uno studio pubblicato oggi dall'Unione svizzera degli imprenditori (USI) e dalla Federazione delle imprese svizzere (economiesuisse), lo scenario si basa sull'andamento demografico fino al 2035 previsto dall'Ufficio federale di statistica (UST).
La carenza di manodopera qualificata in Svizzera si è aggravata
Questo contenuto è stato pubblicato al
La situazione non è mai stata così difficile, stando all'indice pubblicato martedì dall'agenzia di collocamento Adecco.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.