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Terremoto in Marocco, la Svizzera offre il suo aiuto

Un minareto mezzo distrutto a Moulay Brahim, vicino a Marrekech.
Un minareto mezzo distrutto a Moulay Brahim, vicino a Marrekech. Copyright 2023 The Associated Press. All Rights Reserved.

La Svizzera ha offerto il suo aiuto alle autorità marocchine e ha attivato il suo stato maggiore di crisi. Il presidente della Confederazione Alain Berset ha presentato le condoglianze della Svizzera alle famiglie delle vittime del terremoto in Marocco.

“La Svizzera è solidale con il Marocco”, ha scritto Berset sulla rete sociale X (ex Twitter). I nostri pensieri sono rivolti agli uomini e alle donne marocchini colpiti da questo terribile terremoto, ha aggiunto il capo del Dipartimento federale dell’interno.

Dal canto suo, il Dipartimento degli affari esteri (DFAE) ha attivato la sua cellula di crisi, che analizza costantemente la situazione. Ha deciso inoltre di presentare un’offerta di aiuto al Marocco.

I dettagli di tale offerta di assistenza sono attualmente in fase di elaborazione e saranno adattati alle esigenze locali, hanno indicato i servizi di Ignazio Cassis. Il Marocco non ha ancora lanciato un appello di aiuto internazionale.

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Violento terremoto

Il terremoto durato una trentina di secondi ha colpito alle 23.11 di venerdì la zona a sud di Marrakech molto frequentata anche da turisti stranieri. Ha toccato magnitudo 7.2, secondo l’istituto sismologico di Rabat, e 6.8 per quello statunitense, con epicentro nella provincia di al Haouz.

Il bilancio continua ad aggravarsi, morti e feriti sono ormai più di mille e nei villaggi vicini all’epicentro, in particolare, i soccorritori continuano a scavare. Numerosi edifici sono crollati, fra cui una parte di un minareto sulla famosa piazza Jemaa el Fna di Marrakech, il cui centro storico è protetto dall’UNESCO. Il terremoto è stato avvertito lungo tutta la dorsale dell’Atlante.

Redog non andrà in Marocco

Da parte sua Redog, la Società svizzera per cani da ricerca e da salvataggio, non andrà molto probabilmente in Marocco, ha precisato la sua portavoce Linda Hornisberger.

I suoi esperti e i suoi cani si recano sul posto soltanto quando crollano grandi edifici e vi sono numerosi dispersi. Sebbene l’area interessata delle distruzioni non sia ancora nota con esattezza, sembra che le grandi città siano state ampiamente risparmiate dal sisma.

Oltre 2’500 Svizzeri nel Paese

Il DFAE al momento non dispone di informazioni secondo cui vi sarebbero state vittime svizzere. Il personale dell’ambasciata elvetica sta bene ed è operativo, è stato precisato.

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La linea telefonica di emergenza del DFAE ha ricevuto finora “circa due dozzine” di richieste da parte di cittadini svizzeri che soggiornano in Marocco. Attualmente sono 2’545 i cittadini elvetici ufficialmente registrati nel Paese africano.

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