Soffrono anche i pesci nel fiume Reno
La nuova ondata di calore che sta colpendo la Svizzera sta causando una morìa di pesci che vivono nel fiume Reno. La temperatura delle acque sta infatti raggiungendo livelli che non sempre la fauna acquatica riesce a sopportare.
L’acqua del Reno, vicino a Sciaffusa, ha raggiunto in questi giorni 26,3 gradi centigradi. Qua e là affiora dal fiume qualche temolo morto, ma non c’è ancora stata una moria come nel 2018.
Quattro anni fa nello stesso punto del fiume erano stati misurati 27,5 gradi e il 90% dei temoli erano morti. Una moria di questi pesci c’era già stata nella torrida estate del 2003.
Anche le temperature di quest’anno sono “minacciose”, ha detto il responsabile dell’Ufficio della pesca del canton Sciaffusa Patrick Wasem. Il fiume registra però anche fasi “altalenanti di raffreddamento”.
Ancora è difficile quantificare l’entità dei danni alla fauna ittica, anche perché rispetto all’ultima fase critica la popolazione dei pesci è più ridotta. Affermazioni più precise potranno essere fatte solo l’anno prossimo, perché il monitoraggio continuerà fino a maggio, ha aggiunto Wasem.
“Oasi di frescura”
Con l’innalzamento delle temperature, il cantone ha iniziato già tre settimane fa a fare scavi alle foci dei torrenti e nei punti di risalita delle acque di falda per creare oasi di frescura per i pesci.
Lo scorso inverno, anche i responsabili zurighesi hanno iniziato a scavare nel letto del fiume vicino a Rheinau. I bagnanti e le persone in gommone che di questi tempo affollano i corsi d’acqua sono peraltro tenuti a tenersi alla larga da queste zone. Gli esperti non prevedono un peggioramento della situazione, anche perché nei prossimi giorni si prevede un calo delle temperature.
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