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Le confezioni dei farmaci devono essere adeguate alle necessità

Diversi farmaci in un cassetto di una farmacia.
I pazienti e i fornitori di prestazioni potranno chiedere controlli dell'economicità o all'adeguatezza dei dosaggi e delle dimensioni delle confezioni. Keystone / Christian Beutler

Il prezzo dei farmaci deve tenere conto degli sprechi causati da confezioni e dosaggi inadeguati. Il Consiglio nazionale ha ampiamente approvato una mozione in tal senso della sua commissione.

Le confezioni troppo grandi o troppo piccole, i dosaggi o le forme inadeguate possono causare sprechi, ha rilevato Brigitte Crottaz (PS/VD) a nome della commissione, aggiungendo che si deve tener conto anche di questo quando si fissano i prezzi.

Se la vendita di confezioni, dosaggi oppure forme galeniche (ossia quelle in cui si presenta il prodotto farmaceutico) più appropriati è autorizzata solo all’estero e tali prodotti sono meno costosi di quelli disponibili in Svizzera, i professionisti del settore sanitario potranno importare i medicamenti destinati ai loro pazienti. Questi saranno rimborsati dalle assicurazioni malattia.

Inoltre, i pazienti e i fornitori di prestazioni potranno chiedere controlli dell’economicità o all’adeguatezza dei dosaggi e delle dimensioni delle confezioni. Le domande in questione possono essere presentate all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) oppure alla Commissione federale dei medicamenti.

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Appoggio del Governo

Il Consiglio federale sosteneva la mozione. “Troppi farmaci devono essere distrutti a causa delle dimensioni della confezione o della breve durata di conservazione”, ha affermato la ministra della sanità Elisabeth Baume-Schneider, facendo notare che se il 10-20% dei farmaci viene gettato, ciò comporta un aggravio di 300-600 milioni di franchi all’anno per i costi sanitari. “E questo ha un impatto sui premi delle assicurazioni sanitarie.” La mozione – ha poi precisato – può essere attuata rapidamente nell’ambito del secondo pacchetto di misure per contenere l’aumento dei costi sanitari.

Il plenum ha invece respinto, con 131 voti a 62, l’iniziativa parlamentare di Brigitte Crottaz che chiedeva di autorizzare Swissmedic a inserire nell’elenco delle specialità dosaggi particolari, più economici, di medicamenti che sono già stati omologati per dosaggi diversi, senza che l’industria farmaceutica ne faccia espressamente domanda.

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