Acque più protette, anche dai farmaci
A partire da aprile, in Svizzera, le acque saranno meglio protette contro alcuni pesticidi potenzialmente dannosi per fauna e flora. Nell'Ordinanza sulla protezione delle acque sono stati inoltre introdotti valori limite per tre farmaci: l'azitromicina (antibiotico), la claritromicina (antibatterico) e il diclofenac (anti-infiammatorio). Lo precisa martedì una notaLink esterno dell'Ufficio federale dell'ambiente UFAM.
In ruscelli, fiumi e laghi dai quali si attinge acqua potabile, i pesticidi non possono in alcun caso superare il valore limite di 0,1 μg/l (microgrammi/litro), come finora; soglia che vale anche per il controverso glifosato.
La modificaLink esterno dell'OPAc prevede però valori più severi per 12 sostanze particolarmente problematiche per gli organismi acquatici (come l'insetticida cipermetrina).
Nelle acque dalle quali non si attinge acqua potabile, si applica pure in linea di principio il valore limite di 0,1 μg/l, ma è previsto che esso sia innalzato per 14 sostanze per le quali, dal punto di vista scientifico, l'aumento non comporta fino a quel valore alcun rischio per gli organismi acquatici. Tra queste figura ad esempio il fungicida ciprodinil.
L'associazione ambientalista Pro Natura critica la distinzione tra acque, mentre i pescatori avrebbero voluto dei valori limite ancora più severi.
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