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Piattaforme online, gli esperti consigliano una strategia olistica

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L'opinione pubblica si forma anche tramite i social. Keystone-SDA

Le piattaforme online, come i social network o i motori di ricerca, influenzano la formazione dell'opinione pubblica e quindi la democrazia. La Commissione federale dei media (COFEM) raccomanda dunque una strategia olistica per controllarle.

Le aziende a cui fanno capo le piattaforme online non hanno solo un grande potere di mercato, ma anche un potere sulla formazione dell’opinione dei loro lettori, scrive la COFEM in una nota diffusa martedì. Ciò è dovuto al fatto che queste aziende utilizzano algoritmi per curare una parte significativa del dibattito pubblico, principalmente a fini commerciali.

“Queste poche aziende hanno un enorme potere sia di mercato che di opinione”, sottolinea la presidente della COFEM, Anna Jobin, citata nel documento. Tali imprese hanno raggiunto uno stato per cui anche i media svizzeri ne sono dipendenti.

In un documento di sintesi presentato oggi durante una conferenza stampa a Berna, la Commissione raccomanda una strategia per il futuro sistema di controllo e regolamentazione delle piattaforme, che dovrà andare oltre la legge sulle piattaforme di comunicazione prevista dal Consiglio federale.

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La COFEM propone di intervenire in cinque ambiti: regolamentando il potere di mercato delle piattaforme grazie a un adattamento del diritto in materia, istituendo una governance degli algoritmi grazie a cui verificare l’impatto del rischio, rafforzando il controllo sociale su tali siti, regolamentando l’intelligenza artificiale e promuovendo competenze mediatiche e digitali.

Le parole chiave sono regolamentazione del potere di mercato, alternative non commerciali agli algoritmi, maggiore supervisione sociale delle piattaforme, responsabilità e un approccio ponderato ai contenuti digitalizzati.

Il Consiglio federale ha presentato i valori di riferimento della legge prevista per l’aprile 2023. Tuttavia, secondo l’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), la procedura di consultazione è stata ritardata e dovrebbe iniziare nelle prossime settimane. Le questioni legali sono più complesse di quanto inizialmente ipotizzato, ha dichiarato l’UFCOM all’agenzia di stampa Keystone-ATS.

Il servizio del TG 20.00 della RSI del 14 gennaio 2025:

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