Per lo sviluppo e la cooperazione stanziati 11,3 miliardi di franchi
Il ministro degli esteri Ignazio Cassis e la responsabile dell'aiuto allo sviluppo e cooperazione Patrizia Dazi.
Keystone / Peter Klaunzer
Per finanziare la Strategia di cooperazione internazionale 2025-2028 vanno sbloccati 11,27 miliardi per il periodo 2025-2028. Lo ha chiesto oggi il Consiglio degli Stati adottando i relativi decreti federali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
Keystone-ATS
Con questi fondi “la Confederazione intende consolidare il suo ruolo internazionale nel promuovere uno sviluppo sostenibile, proteggere i diritti umani, rafforzare la pace in aree vulnerabili del mondo”, ha spiegato il ticinese dell’UDC Marco Chiesa a nome della commissione. La sola Ucraina dovrebbe ricevere 1,5 miliardi, ha aggiunto. Il ticinese ha poi precisato che i crediti dovranno comunque essere confermati ogni anno al momento dell’esame del preventivo della Confederazione.
Gli obiettivi della strategia sono molteplici, come ridurre la povertà, promuovere la democrazia e dei diritti umani nonché gestire le crisi umanitarie. “La strategia 2025-2028 prevede una quota importante di fondi destinati all’aiuto umanitario immediato, con programmi volti a garantire la fornitura di cibo, acqua, medicine e rifugi temporanei nelle situazioni di crisi”, ha precisato Chiesa.
I fondi saranno utilizzati principalmente in quattro aree: Africa subsahariana, Medio Oriente e Nordafrica, Asia e Pacifico, nonché Europa dell’Est. Per quel che concerne l’Ucraina, l’impegno finanziario sarà utilizzato nell’aiuto umanitario e la cooperazione allo sviluppo. La Svizzera si impegnerà nella ricostruzione a lungo termine delle infrastrutture ucraine gravemente danneggiate dalla guerra, come scuole, ospedali, infrastrutture idriche ed energetiche. Berna sosterrà anche programmi che mirano alla ripresa economica del Paese, ha detto Chiesa.
Da notare che, secondo quanto approvato oggi, i programmi nei Paesi prioritari della cooperazione bilaterale potranno essere rivisti al ribasso se questi non si dimostrano “sufficientemente disponibili ad accettare un legame tra la cooperazione allo sviluppo e migrazione”.
Questo emendamento permette di effettuare una pressione politica e diplomatica incoraggiando alcuni Paesi a rispettare gli accordi di riammissione per non perdere i fondi degli aiuti allo sviluppo, ha spiegato Chiesa. “Si tratta di una misura punitiva sulle spalle delle popolazioni più povere dei Paesi del Sud”, ha replicato, invano, la socialista solettese Franziska Roth.
Nessun aumento o riduzione dei crediti
Durante le discussioni, i “senatori” hanno poi respinto diverse proposte volte a ridurre o aumentare i crediti. Esther Friedli (UDC/SG) aveva ad esempio chiesto di tagliare 800 milioni, 200 all’anno, a causa del precario stato delle finanze federali. “Tenendo conto dell’inflazione saremmo comunque ancora al di sopra della cifra spesa per il quadriennio precedente”, ha aggiunto.
Ritenendo invece che nel prossimo futuro le finanze federali saranno in uno stato migliore, Carlo Sommaruga (PS/GE) ha chiesto di portare l’aiuto internazionale allo 0,5% del PIL, criticando la “spilorceria” del Consiglio federale. Il ginevrino ha anche criticato il fatto che i fondi destinati all’Ucraina vengano “prelevati” dagli aiuti destinati ai Paesi poveri. “Spogliare Pietro per vestire Paolo non risolve nulla”, ha affermato. Come detto, le proposte Friedli e Sommaruga sono state respinte.
Nel suo intervento, il consigliere federale Ignazio Cassis ha messo in guardia dal mettere in contrapposizione i settori della difesa e della cooperazione internazionale. Evocando le crisi in Ucraina, in Medio Oriente e nella regione del Sahel, il ministro degli esteri ha parlato di “ring of fire” che circonda l’Europa. “Abbiamo bisogno sia della protezione antincendio che dei pompieri”, ha sostenuto.
Il dossier passa ora all’esame del Consiglio nazionale.
SSR, i dipartimenti sport e fiction verranno condotti a livello nazionale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per far fronte alla forte pressione a cui è sottoposta, la SSR ha deciso di accorpare a livello nazionale le redazioni sportive e i dipartimenti fiction.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera vengono fondate aziende come non mai: nei primi sei mesi del 2025 si sono raggiunte cifre record. Il Ticino è in controtendenza.
Crolla l’uso dei sacchetti di plastica: -88% in sette anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se nel 2016 i negozi svizzeri ne avevano distribuiti 417 milioni, nel 2023 erano solo 51 milioni. Il calo, precisa la Swiss Retail Federation, è di ben l'88%.
Le possibilità di ascensione sociale restano alte in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo uno studio, la possibilità di far carriera è persino eccezionalmente elevata nel confronto internazionale, mentre è diminuita soprattutto negli Stati Uniti.
Finanziariamente, gli svizzeri e le svizzere cercano porti sicuri
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera, molte persone nel loro rapporto col denaro puntano su investimenti sicuri. Al posto di giocare in Borsa, mettono i soldi su conti risparmio, mostra uno studio.
La centrale nucleare di Beznau a mezza potenza per non riscaldare il fiume Aare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per raffreddare i suoi reattori, la centrale argoviese di Beznau preleva acqua dall'Aare la quale, dopo il processo di raffreddamento, viene reimmessa nel fiume.
Il Governo autorizza un’inchiesta sulla divulgazione di dati sensibili
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha autorizzato un'inchiesta presso il Servizio delle attività informative della Confederazione (l'intelligence elvetica) in merito alla presunta divulgazione di informazioni sensibili dalla sua divisione ciber alla Russia.
La procedura di reclutamento al servizio militare va migliorata
Questo contenuto è stato pubblicato al
È la conclusione alla quale è giunta la Commissione della gestione del Consiglio nazionale, che invita ora il Governo a prendere provvedimenti.
Grigioni, progetti contro valanghe, piene e cadute massi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il cantone ha autorizzato contributi per la realizzazione di tre progetti contro i pericoli naturali: lungo il Passo del Forno, in Val Fex in Alta Engadina e sulla linea ferroviaria fra Davos e Filisur.
Maglia autografata della Nazionale femminile venduta per quasi 4’000 franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una maglia autografata della nazionale di calcio femminile svizzera è stata venduta all'asta per 3'921 franchi. La presidente della Confederazione Keller-Sutter avrebbe dovuto regalarla a Papa Francesco.
Undici miliardi e mezzo per la cooperazione internazionale
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Confederazione vuole attenersi agli obiettivi di cooperazione internazionale. Una quota rilevante dei fondi destinati all'Ucraina.
Le agenzie umanitarie elvetiche reagiscono ai previsti tagli all’aiuto allo sviluppo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Cresce la resistenza contro i tagli previsti all'aiuto allo sviluppo svizzero. Le agenzie umanitarie stanno organizzando un tour informativo nelle città e lanciano un "Allarme solidarietà".
Aumentano i fondi elvetici destinati all’aiuto allo sviluppo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per il prossimo quadriennio la Confederazione vuole investire 11,27 miliardi di franchi, 20 milioni più di oggi, per la cooperazione internazionale.
Verso una riforma della cooperazione allo sviluppo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quattro i punti cardine, tra cui rielaborare le priorità geografiche e verificare l'efficacia dei progetti a lungo termine.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.