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Verso una riforma della cooperazione allo sviluppo

Ignazio Cassis mentre presenta la cooperazione internazionale 2012-2024
Quattro i punti cardine accolti: rielaborare le priorità geografiche, verificare l'efficacia dei progetti a lungo termine, destinare maggiormente l'aiuto umanitario ai Paesi che accolgono profughi in quella regione e poggiare maggiormente la cooperazione internazionale sulle imprese svizzere. © Keystone / Anthony Anex

La strategia di cooperazione internazionale 2021-24 della Confederazione prevede un contributo globale di 11,25 miliardi di franchi, 147 milioni in più del periodo precedente. Il programma si muove in quattro direzioni principali: lotta al cambiamento climatico, alle cause delle migrazioni, creazione di impieghi dignitosi e promozione dello Stato di diritto.

La cooperazione sarà inoltre più mirata, in modo da accrescere ulteriormente l’efficacia dei suoi interventi. Meno convinta, perlomeno sull’ammontare dei contributi, la sinistra, che ha cercato invano di correggere il messaggio governativo ottenendo più soldi.

“Il contesto mondiale cambia, ma i nostri dibattiti non evolvono allo stesso ritmo”, si è lamentato Carlo Sommaruga, socialista ginevrino, chiedendo di incrementare i fondi. Anzi, secondo il “senatore”, “gli obiettivi stanno regredendo” e si sta perdendo di vista l’obiettivo principale, ovvero la lotta alla povertà, concentrandosi solo sull’economia elvetica. 

Un aumento del credito, mediante il quale si intendeva raggiungere entro il 2024 una quota di aiuto pubblico allo sviluppo dello 0,5% del reddito nazionale lordo, è stato respinto. Stesso destino. ovviamente, per la richiesta di arrivare allo 0,7%.

Chiesta una riforma della cooperazione

Infine, i senatori hanno dato seguito a una mozione della consigliera nazionale Elisabeth Schneider-Schneiter che chiede una riforma della cooperazione allo sviluppo. Quattro i punti cardine accolti: rielaborare le priorità geografiche, verificare l’efficacia dei progetti a lungo termine, destinare maggiormente l’aiuto umanitario ai Paesi che accolgono profughi in quella regione e poggiare maggiormente la cooperazione internazionale sulle imprese svizzere.

Il servizio del telegiornale:



tvsvizzera.it/fra con RSI
 

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