La televisione svizzera per l’Italia
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Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

Questo è probabilmente l’ultimo bollettino che vi invio firmato da me. Da lunedì, infatti, cambieremo un po’ la formula. La selezione quotidiana di notizie dalla Svizzera non sarà più fatta esclusivamente da un membro della redazione di tvsvizzera.it, ma da un piccolo pool di swissinfo.ch (di cui tvsvizzera.it fa parte) che include anche colleghi e colleghe delle altre redazioni linguistiche. Troverete perciò nuovi volti e nuove firme. In questi anni, è stato un piacere e un onore redigere per voi questo bollettino. Sperando che continuerete anche in futuro a seguirci con assiduità, vi auguro uno splendido fine settimana e buona lettura.

manifesti elettorali
Keystone / Urs Flueeler

L’anno delle elezioni federali dell’ottobre 2023 è stato il primo in cui sono state applicate le nuove disposizioni in materia di trasparenza sul finanziamento dei partiti e dei politici e delle politiche. Il Controllo federale delle finanze (CDF) ha reso noti venerdì i risultati.

Da anni la Svizzera figura agli ultimi posti in Europa per quanto concerne la trasparenza del finanziamento della politica. Il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d’Europa ha spesso bacchettato la Confederazione per la sua attitudine troppo lassista. Grazie alle nuove regole la situazione è però migliorata, ha rilevato il GRECO.

Dalle cifre pubblicate venerdì dal CDF, emerge che con oltre 9 milioni di franchi, l’anno scorso tra i partiti è quello socialista ad aver ricevuto i finanziamenti più corposi. La somma è di un terzo superiore a quella percepita dall’Unione democratica di centro, seconda nella graduatoria, e più del doppio rispetto a quella intascata dal Partito liberale radicale.

Questi numeri non dicono però tutto e secondo molte persone, le disposizioni applicate in Svizzera sono ancora troppo limitate. L’indagine del CDF, ad esempio, non ha analizzato le entrate delle sezioni cantonali dei partiti. Mancano anche i bilanci di tutti quegli attori che per legge non rientrano nel quadro di questo radar della trasparenza, come comitati di sostegno o gruppi di interesse, che influenzano direttamente la politica.

  • L’analisi del mio collega Balz Rigendiger.
  • Per anni la Svizzera è stato l’unico Paese in Europa assieme alla Bielorussia a non disporre di una legge sulla trasparenza. Dagli archivi di swissinfo.ch, l’approfondimento di Bruno Kaufmann.
  • Il rapportoCollegamento esterno del Controllo federale delle finanze.
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L’acronimo della rassegna musicale troneggia già alla St. Jakobshalle di Basilea. Keystone / Georgios Kefalas

L’edizione 2025 dell’Eurovision Song Contest si terrà a Basilea. Lo ha annunciato oggi la Società svizzera di radiotelevisione (SSR), responsabile dell’organizzazione dell’evento.

Dopo Malmö, in Svezia, nel 2025 sarà Basilea a ospitare la 69esima edizione della manifestazione canora. La città sulle rive del Reno è stata preferita a Ginevra, l’altra delle due sedi ancora in corso per accogliere la rassegna musicale. A luglio, la SSR aveva scartato Zurigo e il binomio Berna/Bienne, anch’esse candidate, dopo un’attenta valutazione di diversi criteri. La Svizzera ha ottenuto il privilegio di organizzare il concorso grazie alla vittoria di Nemo in occasione dell’ultima edizione.

L’evento si svolgerà tra le mura della St. Jakobshalle di Basilea (sala multiuso in cui regolarmente si tengono concerti) il cui tetto dovrà essere rinforzato per poter sospendere l’infrastruttura necessaria allo spettacolo. L’adiacente stadio di calcio, il St. Jakob-Park, sarà invece utilizzato per consentire a 20’000 persone supplementari di seguire l’evento su grande schermo.

I costi della rassegna musicale sono stimati dal governo di Basilea in 30-35 milioni di franchi. A maggio, la città elvetica sarà sotto i riflettori di milioni di persone: l’anno scorso, le dirette televisive da Malmö sono state seguite da 163 milioni di spettatori e spettatrici, di cui quasi 800’000 dalla Confederazione.

oggetti d'oro
Attenzione al compra-oro che si sceglie. Keystone / Gaetan Bally

Volete vendere un gioiello d’oro? In Svizzera il prezzo proposto può quasi raddoppiare da un compra-oro all’altro, rivela un’inchiesta della rivista K-Geld.

Chi intende approfittare dell’attuale elevato prezzo dell’oro per vendere vecchi anelli, braccialetti o collane farebbe bene a non affidarsi al primo commerciante, stando a quanto emerge dai risultati di un’inchiesta condotta dal periodico K-Geld.

La rivista ha inviato una giornalista in incognito presso dodici rivenditori nella Svizzera tedesca, munita di due catenelle, due braccialetti e due anelli, per un totale di 79,59 grammi di oro a 18 carati e 158,34 grammi di oro a 14 carati.

Il risultato è stato sorprendente: per gli articoli in questione un’azienda di Zurigo ha proposto alla donna solo 5’500 franchi; la seconda peggiore offerta è stata però ben superiore, pari a 7’300 franchi, e le altre dieci sono andate ulteriormente salendo, per arrivare ai 9’438 franchi messi sul tavolo da una società di Muttenz (Basilea Campagna), quasi 4’000 franchi in più quindi della prima proposta.

pulcini e uovo
Al momento i pulcini maschi vengono abbattuti sistematicamente negli allevamenti di galline ovaiole. Keystone / Alexandra Wey

Entro la fine dell’anno prossimo i pulcini maschi non saranno più uccisi appena nati negli allevamenti convenzionali di galline ovaiole. L’industria avicola svizzera ha trovato una soluzione.

Da tempo, l’uccisione sistematica dei pulcini maschi appena venuti alla luce solleva questioni etiche importanti. Contrariamente ad altri Paesi, la Svizzera non ha adottato nessuna legislazione per vietare questa pratica. Per l’industria, questi pulcini non hanno alcun valore, poiché non depongono uova e non sono adatti per la produzione di carne.

Il settore ha però trovato una soluzione. Entro la fine del 2025, si ricorrerà a un metodo non invasivo per determinare il sesso prima che le uova si schiudano.

Grazie alla determinazione in ovo del sesso mediante la speciale tecnologia di diagnostica per immagini intelligente Genus Focus, che combina la tomografia a risonanza magnetica e l’intelligenza artificiale, sarà possibile ottenere informazioni sui pulcini tra l’11esimo e il 12esimo giorno di incubazione, cioè prima che l’embrione inizi a sentire dolore, e procedere allora alla loro soppressione, indica oggi GalloSuisse, l’organizzazione nazionale di categoria.

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SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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