Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
“I diamanti sono i migliori amici delle donne”, cantava Marilyn Monroe in Gli uomini preferiscono le bionde, mitico film del 1953. Ci sono però amicizie più difficili da gestire di altre. Non sono sicura, infatti, che possedere un diamante da 2'942 carati come quello trovato recentemente in Botswana dalla società mineraria canadese Lucara Diamond Corp, sia facile. Da una parte, sicuramente, per l’inaccessibilità del prezzo. Dall’altra per lo stress che deve causare il possesso di una tale pietra preziosa.
Non che questi siano problemi che riguardano un’ampia fetta della popolazione. Personalmente, mi accontento degli zirconi, che brillano altrettanto e che, anche quando li smarrisco, non mi causano attacchi di panico.
Detto ciò, vi lascio alla lettura delle altre notizie del giorno.
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Poiché in Svizzera le carenze di farmaci sono sempre più frequenti, il Consiglio federale ha annunciato oggi l’adozione di nuove misure per affrontare il problema.
Le delocalizzazioni in Asia e la concentrazione dei fornitori rendono vulnerabili le catene di approvvigionamento. Il Governo ha già adottato misure a breve termine nella primavera del 2023. Un secondo pacchetto è ora destinato a rafforzare le forniture.
Si tratta, in particolare, dell’estensione delle riserve obbligatorie ad altri medicamenti vitali, in aggiunta a quelli già presenti in lista. In caso di carenza, inoltre, i farmaci non omologati in Svizzera dovrebbero poter essere importati temporaneamente per gruppi più numerosi di pazienti. Ma solo da Paesi che hanno un sistema di controllo simile a quello svizzero.
Il Consiglio federale intende pure sostenere la produzione di medicinali in Svizzera. Inoltre, la Confederazione potrà produrre essa stessa medicamenti attraverso la farmacia dell’esercito. La conduzione dei lavori è stata affidata all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
- La notizia riportata dal portale online del Corriere del TicinoCollegamento esterno.
- Dagli archivi di SWI Swissinfo.ch: “Nel Paese dei farmaci stanno finendo le medicine”.
Il sedicente Stato islamico (IS) è tornato a lanciare appelli ai suoi sostenitori affinché organizzino degli attentati in Europa e per questo motivo, da gennaio, in Svizzera si è accentuata la minaccia terroristica.
È quanto sostiene il direttore del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) Christian Dussey in un’intervista pubblicata oggi dalle testate del gruppo Tamedia. L’IS non aveva lanciato appelli da diverso tempo, ma ora il movimento ha ricevuta una nuova spinta, in particolare grazie ai social network, ha affermato.
In Svizzera il rischio più elevato è rappresentato da “un atto violento realizzato da un singolo individuo ispirato dallo jihadismo“, ha aggiunto citando come esempio l’attacco antisemita commesso con un coltello da un 15enne agli inizi di marzo a Zurigo.
Per frenare la minaccia, il SIC effettua una sorveglianza online in stretta collaborazione con servizi di intelligence straniera. Una cooperazione che, stando a Dussey, funziona “eccezionalmente bene” dagli attentati negli Stati Uniti dell’11 settembre 2001.
- La notizia riportata da tvsvizzera.it.
- L’intervista a Dussey sul Tages AnzeigerCollegamento esterno (in tedesco, per abbonati).
- Dagli archivi di SWI swissinfo.ch: “Come la crescente minaccia terroristica dell’IS colpisce la Svizzera”.
- La presentazione del SICCollegamento esterno.
In Svizzera ci sono quasi 9 milioni di abitanti: nel 2023 c’è infatti stato un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente e la popolazione attuale è di 8’962’300 persone. Non si assisteva a un tale incremento dall’inizio degli anni ’60, rileva l’Ufficio federale di statistica (UST) che riporta oggi le cifre.
L’aumento (risultato essere quasi il doppio rispetto a quello dello 0,9% registrato nel 2022), fa sapere l’UST, si spiega con un incremento dell’immigrazione (in particolare di cittadine e cittadini ucraini) e con l’invecchiamento della popolazione.
Fra gli oltre 8,9 milioni di abitanti registrati, 73% sono di nazionalità svizzera e 27% straniera. Le immigrazioni sono aumentate del 37,8% e le emigrazioni dell’1,5% rispetto al 2022.
Oltre all’immigrazione, come detto, l’invecchiamento della popolazione gioca anch’esso un ruolo nella crescita demografica record del 2023. Il numero di anziane e anziani (65 anni e più) è passato a 1’730’300, contro 1’691’600 dell’anno precedente. Inoltre, nel 2023 si registravano 2’086 centenari, ossia 7,1% in più che nel 2022. Fra questi, la grande maggioranza sono donne.
- La notizia riportata dal portale RSI InfoCollegamento esterno.
- Le cifreCollegamento esterno pubblicate dall’UST.
- Nel mese di maggio l’UDC ha depositato in Cancelleria federale le firme necessarie per l’iniziativa “No a una Svizzera da 10 milioni!”.
Quello che è considerato il dipinto più costoso al mondo, ossia il Salvator mundi di Leonardo Da Vinci, si troverebbe in un caveau di Ginevra. L’opera è stata venduta all’asta per 450 milioni di dollari nel 2017, ma è scomparsa da quando ha cambiato proprietà. L’acquirente sarebbe il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman, che avrebbe usato un intermediario per l’acquisto presso Christie’s.
La teoria del caveau ginevrino è stata avanzata dalla BBC negli scorsi giorni. Il dipinto sarebbe depositato presso un cosiddetto “porto franco” nella città di Calvino specializzato nella custodia di opere d’arte, vini pregiati e altri oggetti di valore. Si tratta di luoghi esentasse e anche se l’import/export di opere d’arte non è sottoposto a dazi doganali, l’IVA dell’8,1% è dovuta. Per il Salvator Mundi andrebbero quindi pagati 36,5 milioni di franchi.
Secondo informazioni raccolte dalla BBC, il principe saudita avrebbe temporaneamente depositato l’opera in Svizzera in attesa di costruire un museo d’arte nella capitale Ryadh, la cui attrazione principale sarà il Salvator mundi, come lo è la Gioconda per il Louvre.
Geneva Freeports, che gestisce i porti franchi della città, non ha per ora né confermato né smentito quanto riportato dall’emittente britannica. La discrezione, in fondo, fa parte della loro politica.
- La notizia riportata dal Tages AnzeigerCollegamento esterno (in tedesco).
- Dagli archivi di SWI Swissinfo.ch: “I bunker discreti dei super ricchi”.
- La notizia della vendita record su RSI InfoCollegamento esterno.
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