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bus di san gallo

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

nel bollettino di ieri vi dicevo che non tutti sono ancora partiti in vacanza quest’estate. E non tutti partiranno. Chi per esigenze economiche, chi lavorative, chi per altri motivi. Ma, in fondo, non sempre è necessario fare lunghi viaggi: anche la Confederazione offre molti luoghi da visitare. Oltre a quelli più conosciuti (che in questo periodo, francamente, vi consiglierei di evitare perché troppo frequentati), ce ne sono anche diversi che sono più di nicchia. Come per esempio Rue, nel canton Friburgo, che si definisce la città più piccola d’Europa. In questo articolo della Radiotelevisione svizzera di lingua tedesca SRF, che vi proponiamo in italiano, ve ne presentiamo cinque che valgono la pena di essere visti.   

Ora vi lascio alla lettura delle notizie del giorno. 

bus di san gallo
KEYSTONE

Chi prende i trasporti pubblici a San Gallo arriva a destinazione prima rispetto a chi fa la stessa cosa a Ginevra. È quanto emerge da uno studio di Avenir Suisse per il quale sono stati analizzati i dati di Google Maps riguardanti 100’000 collegamenti nelle 10 città più grandi della Confederazione. 

A San Gallo si viaggia in media a 9,3 km/h, contro i 7,2 km/h ginevrini. La media elvetica di 8,3 km/h è poco inferiore rispetto a quella tedesca o a quella austriaca. Nello studio, inoltre, si sottolinea che un’alternativa più veloce per gli spostamenti urbani rispettosi dell’ambiente possono essere la bicicletta o il monopattino.  

La media calcolata dall’autore dell’analisi Lukas Rüthli comprende gli spostamenti a piedi da e verso le fermate dei trasporti pubblici e prende in considerazione anche le distanze, il numero di cambi e i temi di attesa.  

La  conformazione geografica dei luoghi analizzati influisce molto sul risultato finale. A Bienne (canton Berna), Lucerna e San Gallo i trasporti pubblici sono veloci, ma nelle ore di punta la situazione cambia poiché in queste località ci sono poche corsie riservate a tram e autobus, a differenza, per esempio, di Ginevra e Losanna.  

neve coperta di polvere del sahara
Immagine d’archivio. KEYSTONE

Lo scorso inverno ci ha regalato delle nevicate abbondanti ed esperte ed esperti di ghiacciai si dicevano ottimisti su un rallentamento del loro scioglimento. Ora però è arrivata una brutta notizia: non c‘è stato nessun rallentamento e la colpa è della sabbia del Sahara.  

Stando al glaciologo Matthias Hus, intervistato dal quotidiano Der Bund, in inverno ha nevicato come non mai e all’inizio della primavera su numerosi ghiacciai elvetici c’erano strati di neve alti diversi metri. “Per trovare una quantità significativamente maggiore bisogna tornare indietro agli anni ‘70”. 

Oltre alle alte temperature di luglio e agosto, a rovinare la festa è stata anche l’inusualmente grande quantità di sabbia giunta dal Sahara nel periodo di Pasqua e in maggio. Inizialmente non visibile perché coperta da due metri di neve fresca, la polvere è ricomparsa con lo scioglimento delle nevi in primavera. Questo ha reso il manto nevoso sempre più sporco, con effetti sulla riflessione del sole. Quando la neve si scioglie, viene riflesso circa il 50% dei raggi solari, ma quando è sporca, la percentuale è notevolmente inferiore, spiega Hus.  

Non tutto è negativo, però: l’inverno nevoso ha almeno contribuito a garantire che il 2024 non sarà un anno di perdite record di ghiaccio, anche se è improbabile che i ghiacciai si possano riprendere. Stando alla rete di monitoraggio Glamos il loro volume è diminuito del 10% negli ultimi due anni. Ciò significa che si è perso tanto ghiaccio quanto tra il 1960 e il 1990: i ricercatori parlano di un declino drammatico.  

tessera avs
Keystone / Gaetan Bally

In seguito agli errori di calcolo sull’assicurazione per la vecchiaia, c’è chi contesta il voto sull’innalzamento dell’età pensionabile. Errori che, secondo i sindacati e i partiti di sinistra, avrebbero portato il popolo a votare a favore dell’innalzamento dell’età pensionabile delle donne. Per questo motivo sono stati presentati dei reclami contro la votazione del 2022, il cui risultato era stato risicato. 

Ora è compito dei tribunali stabilire se il voto debba essere considerato o meno valido. Se questo dovesse succedere, non sarà comunque un’operazione semplice. Come spiega a SWI swissinfo.ch il professore di diritto all’Università di Losanna Vincent Martenet, l’errore deve essere abbastanza importante, il risultato del voto deve essere risicato e la votazione non deve essere troppo lontana nel passato. 

Per la vicepresidente dell’Unione democratica del centro (UDC, destra conservatrice) Céline Amaudruz, si tratta di una situazione che solleva domande che vanno al di là delle linee partitiche. Anche se era a favore dell’innalzamento dell’età pensionabile e che quindi il risultato alle urne non può che farle piacere, Amaudruz sottolinea l’importanza della democrazia diretta.  

Dal canto suo, in seguito alle proiezioni errate, la consigliera Elisabeth Baume-Schneider ha ordinato un’inchiesta amministrativa volta a chiarire come è stato possibile che si verificasse questo errore. Si tratta, secondo lei, di un primo passo per capire cosa sia successo. 

nemo al festival di locarno
Il premio è accompagnato da una somma di 10’000 franchi. KEYSTONE

Dopo il premio per la miglior canzone in occasione dell’Eurovision Song Contest (ESC) 2024, il cantante Nemo si porta a casa un altro riconoscimento: Bienne, la sua città natale che si trova nel canton Berna, ha deciso di conferirgli il Premio cultura 2024.  

Per le autorità, l’artista non-binario simboleggia la diversità, la qualità e la modernità della creazione culturale biennese. La cerimonia di premiazione si terrà il 3 settembre alla “Coupole”, il più vecchio centro autonomo giovanile di tutta la Svizzera. Il riconoscimento, assegnato ogni anno, è accompagnato anche da 10’000 franchi.  

La vittoria di Nemo all’ESC ha segnato una svolta decisiva nella sua carriera musicale e la Commissione Cultura della Città di Bienne considera questo trionfo una performance unica ed eccezionale con un impatto significativo sia in Svizzera che a livello internazionale

Nelle sue interviste, Nemo ha sottolineato la sua forte identificazione con Bienne, il che rappresenta uno straordinario arricchimento per la città e la sua influenza culturale, sottolineano le autorità in un comunicato. A loro avviso, l’artista incarna valori quali l’apertura, la tolleranza, la positività, il coraggio e la capacità di evolversi

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