La neve non basta per frenare l’arretramento dei ghiacciai
Immagine d'archivio.
KEYSTONE
Le abbondanti nevicate dello scorso inverno non sono bastate a rallentare lo scioglimento dei ghiacciai. La colpa è della sabbia sahariana.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
Keystone-ATS
Chi sperava che l’abbondante neve caduta l’inverno scorso potesse aiutare i ghiacciai svizzeri a recuperare volume deve purtroppo ricredersi: la colpa è delle quantità inusualmente forti di sabbia arrivate dal Sahara.
Sul fronte degli arretramenti delle masse ghiacciate gli esperti speravano in realtà quest’anno in una pausa, riferisce giovedì Der Bund. In inverno ha infatti nevicato come non mai: all’inizio della primavera su numerosi ghiacciai elvetici c’erano strati di neve alti diversi metri. “Per trovare una quantità significativamente maggiore bisogna tornare indietro agli anni ’70”, spiega al quotidiano Matthias Huss, glaciologo al Politecnico federale di Zurigo (ETHZ).
Lo specialista riteneva che il 2024 sarebbe potuto essere l’anno in cui le massicce perdite degli ultimi due anni avrebbero potuto in qualche modo essere compensate. Prevedeva che alla fine di settembre, al termine dell’anno idrologico, il bilancio di massa fosse equilibrato per molti ghiacciai, cosa che si è vista per l’ultima volta nel 2014.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Un attimo di tregua per i ghiacciai grazie alle nevicate di quest’inverno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo due anni di scioglimento estremo, i 1’400 ghiacciai della Svizzera sono coperti da spessi strati di neve, alti fino a sei metri, dopo le precipitazioni di quest’inverno. Una situazione che però non avrà nessun impatto sulla loro evoluzione, spiega il glaciologo Matthias Huss.
“Fino a giugno sembrava tutto perfetto, ci sono state numerose giornate fredde e neve fresca a ripetizione”, afferma Huss. Con il perdurare del clima fresco e piovoso dell’estate, il glaciologo si aspettava addirittura una crescita media del ghiaccio di 20 centimetri per tutto l’anno.
Lo studioso è poi andato in vacanza per 15 giorni e al suo ritorno è rimasto sorpreso: i dati della rete di misurazione parzialmente automatizzata hanno mostrato un quadro diverso. “Nelle ultime sei settimane, su diversi ghiacciai si è perso uno strato di neve spesso fino a quattro metri”, sottolinea l’esperto. “Ora il bilancio di massa dei 12 ghiacciai misurati ha già raggiunto la linea dello zero, il che significa che stanno perdendo ghiaccio a ogni ulteriore giorno di caldo”. La situazione rimane quindi preoccupante: anche se le condizioni meteorologiche più favorevoli degli ultimi 10 anni dovessero prevalere sino all’autunno la perdita di ghiaccio non potrà essere evitata.
Colpa del deserto del Sahara
Come spiegare il forte cambiamento da giugno? Secondo Huss c’è solo un modo: oltre alle alte temperature di luglio, la polvere sahariana sulla neve deve avere accelerato lo scioglimento. “Senza un’indagine dettagliata, questa è una speculazione, ma è la spiegazione più plausibile”.
Nel periodo di Pasqua e in maggio i venti meridionali hanno portato in Europa una quantità insolita di polvere sahariana. Per molto tempo, i granelli del deserto non sono stati visibili sulla neve perché sono stati ripetutamente coperti da quella fresca: la polvere si è trovata fino a 2 metri sotto la superficie del manto. Quando, però, in primavera ha fatto sempre più caldo e la neve si è gradualmente sciolta, la sabbia del Sahara è ricomparsa.
Questo ha resto il manto nevoso sempre più sporco, con effetti sulla riflessione del sole. Quando la neve si scioglie, viene riflesso circa il 50% dei raggi solari, ma quando è sporca, la percentuale è notevolmente inferiore. “Varia da luogo a luogo, ma il tasso diminuisce in ogni caso”, osserva Huss.
L’inverno nevoso ha almeno contribuito a garantire che il 2024 non sarà un anno di perdite record di ghiaccio; è tuttavia improbabile che i ghiacciai si possano riprendere. Stando alla rete di monitoraggio Glamos il volume dei ghiacciai svizzeri è diminuito del 10% negli ultimi due anni. Ciò significa che si è perso tanto ghiaccio quanto tra il 1960 e il 1990: i ricercatori parlano di un declino drammatico. Ciò è dovuto a inverni con scarse precipitazioni ed estati molto calde, complice il riscaldamento globale.
Se in futuro i forti venti di trasporto di polvere sahariana dovessero diventare più frequenti lo scioglimento potrebbe risultare ulteriormente accelerato. Un’analisi del 2021 stima che la frequenza degli eventi in questione osservati dai satelliti sia raddoppiata tra il 2005 e il 2019. Una ragione potrebbe essere il cambiamento della circolazione atmosferica delle masse d’aria, ma non ci sono ancora prove scientifiche al riguardo, conclude il giornale.
Il parco della villa Rachmaninov diventa accessibile
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Canton Lucerna aprirà al pubblico il parco della Villa Senar a Hertenstein dal 15 maggio. Il compositore russo Sergei Rachmaninov ha vissuto in questo edificio, situato sulle rive del Lago dei Quattro Cantoni, dal 1932 al 1939.
Decathlon in piena espansione in Svizzera, arrivano altri 10 negozi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Decathlon in piena espansione in Svizzera: la catena di negozi di articoli sportivi presente anche in Ticino intende inaugurare dieci nuovi punti vendita, a fronte dei 42 già esistenti.
Sospettata una ragazza di 14 anni per l’omicidio di una 15enne
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una 15enne è stata uccisa ieri a Berikon, nel canton Argovia. Sospettata è una ragazza di 14 anni, che si trova in ospedale. Stando alle prime informazioni, sia sul corpo della vittima che su quello della presunta colpevole sono state rinvenute ferite da taglio.
Washington mette la Svizzera “in prima fila” per i negoziati con la Cina
Questo contenuto è stato pubblicato al
I buoni uffici della Svizzera nei negoziati tra Stati Uniti e Cina sembrano essere stati ampiamente positivi per il Consiglio federale. Oggi Washington ha lasciato intendere che Berna ha fatto progressi nel dialogo sui dazi, a differenza dell'UE.
Per i bagordi da Eurovision e per la vittoria del Basilea, la polizia ferma 150 persone
Questo contenuto è stato pubblicato al
Migliaia di persone si sono riversate per le strade del centro di Basilea ieri in occasione della cerimonia di apertura dell'Eurovision Song Contest (ESC) e per festeggiare l'FCB, laureatosi nel tardo pomeriggio - e con tre giornate d'anticipo - campione svizzero.
L’identikit di chi froda in Svizzera: uomo, 36-55enne e non ce l’ha con l’azienda
Questo contenuto è stato pubblicato al
Uomo, 36-55enne e attivo da più di sei anni in azienda, nei cui confronti non ha risentimento: è l'identikit del tipico criminale in colletto bianco, stando a uno studio pubblicato oggi dalla società di consulenza KPMG.
Saccheggiano il villaggio evacuato di Brienz, arrestati
Questo contenuto è stato pubblicato al
Stanotte due presunti saccheggiatori di origini rumene sono entrati nel villaggio grigionese e hanno saccheggiato le case vuote. Grazie all'impiego di droni e cani poliziotto i due sono stati arrestati a Surava dopo aver tentato la fuga.
Eurovision inaugurato a Basilea con una sfilata delle 37 delegazioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Questo pomeriggio a Basilea è stato dato il colpo di avvio dell'Eurovision Song Contest (ESC), che durerà fino a sabato. Per la cerimonia è stato srotolato il più lungo tappeto turchese della storia del concorso (1,3 km).
Questo contenuto è stato pubblicato al
A quanto pare si tratta di un caso isolato: il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) non è a conoscenza di altri connazionali coinvolti in una situazione simile.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Cieli svizzeri pregni di polvere del Sahara
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le particelle più grandi ricadono rapidamente al suolo, ma le più piccole possono essere trasportate per migliaia di chilometri e raggiungere l'Europa.
La sabbia del Sahara colora il paesaggio di giallo
Questo contenuto è stato pubblicato al
La sabbia proveniente dal deserto del Sahara ha oscurato il cielo in Svizzera e Nord Italia dando alla luce una surreale tonalità giallastra.
Questo contenuto è stato pubblicato al
È partita questa mattina da Grono la "Pedalata climatica", un'iniziativa benefico-sportiva il cui ricavato andrà all'associazione Parkinson Svizzera.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.