Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
come ogni anno, il Consiglio federale è partito oggi per la sua gita annuale di due giorni prima della pausa estiva. Quest'anno è toccato alle terre vallesane della presidente della Confederazione Viola Amherd. Prima tappa è stata la capitale cantonale Sion. I "Sette saggi" hanno poi proseguito il viaggio fino a Briga. Lo scorso anno avevano visitato il canton Friburgo, terra natale dell'ex presidente Alain Berset. Questa tradizione permette ai presidenti della Confederazione in carica di far conoscere ai colleghi e colleghe dell'Esecutivo le loro terre di origine con le loro tradizioni. E a noi, che la Svizzera ancora non l'abbiamo esplorata in lungo e in largo, di prendere nota dei luoghi da visitare. È inoltre un'occasione per incontrare in ambito informale i "VIP" della politica rossocrociata.
Vi lascio ora alla lettura delle altre notizie del giorno.
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Dopo oltre un anno di chiusura, il tunnel ferroviario di base del San Gottardo, gravemente danneggiato il 10 agosto 2023 a causa del deragliamento di un treno merci, tornerà a funzionare normalmente il prossimo 2 settembre. Lo hanno fatto sapere oggi le Ferrovie federali svizzere (FFS) con un comunicato.
I danni materiali e le perdite generate dalla chiusura ammontano a 150 milioni di franchi (di cui 140 coperti dall’assicurazione), si legge nella nota. “I lavori di ripristino nella canna ovest procedono come da programma in vista della fase di test e di prova”, scrive l’ex regia federale.
Prima di rimettere in servizio la canna ovest, le FFS devono in effetti completare la fase di test e di prova, in cui le funzionalità di tutti gli impianti e i sistemi vengono controllate con un processo simile a quello che ha preceduto la messa in servizio del 2016. In vista della rimessa in servizio, all’Ufficio federale dei trasporti (UFT) dovrà essere presentata tutta la documentazione sui lavori eseguiti e i relativi attestati di sicurezza.
Tirano un sospiro di sollievo i viaggiatori che potranno tornare a percorrere la tratta fra Zurigo e Lugano in meno di due ore, ossia 60 minuti in meno rispetto all’attuale deviazione sulla linea panoramica. Per la prima volta ci sarà anche una cadenza semioraria fra la Svizzera tedesca e il Ticino. Inoltre, riprenderanno a circolare i treni diretti dalla Svizzera per Bologna e Genova, così come l’Eurocity Basilea-Lucerna-Milano e il collegamento trinazionale Francoforte-Zurigo-Milano con il treno Giruno.
- Il comunicato Collegamento esternodelle FFS.
- Cosa è successo il 10 agosto 2023? Leggi questo articolo d’archivio di tvsvizzera.it.
Quasi 40 milioni di franchi: questo è il primo provvisorio bilancio dei danni materiali provocati dal maltempo dello scorso 21 giugno a Lostallo, nel canton Grigioni.
Solo una parte può essere coperta dalle assicurazioni, mentre il resto sarà a carico del Comune. Una cifra enorme per una località che conta 840 abitanti. Stando a quanto riportato dal portale RSI Info, “si tratta di otto volte il budget annuale del Comune che da solo non riuscirà mai a farsi carico dei costi”.
Decine di milioni di franchi che serviranno a ricostruire ponti, acquedotto, linee elettriche, canalizzazioni, strade e sentieri, per citare solo alcune delle numerose voci di spesa. Cantone e Confederazione hanno dal canto loro assicurato che offriranno dei sostanziosi sostegni, che però non basteranno.
Per questo motivo è stato lanciato un appello alla solidarietà da parte del Municipio, che ha aperto un conto per le donazioni (tutte le informazioni si possono trovare cliccando quiCollegamento esterno). L’azione di solidarietà si affianca a “Forza Mesolcina”, promossa dalla regione per riunire gli aiuti più urgenti e dar man forte alle varie comunità della valle colpite. Lostallo è la località più danneggiata dal disastro, ma tutta la Mesolcina deve fare i conti con le conseguenze di frane, smottamenti e alluvioni.
- La notizia riportata dal portale RSI InfoCollegamento esterno.
- Danneggiato in maniera importante, il tratto mesolcinese dell’autostrada A13, che collega Ticino e Grigioni, riaprirà, parzialmente, solo il 10 luglio.
- Dagli archivi di tvsvizzera.it: “Come la Svizzera cerca di sconfiggere gli eventi meteorologici estremi”.
Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) intensifica il suo impegno per l’ambiente con i piani d’azione “Formazione ambientale”, “Protezione dell’aria”, “Acqua” nonché “Suolo e siti contaminati”, approvati dalla presidente della Confederazione Viola Amherd.
Secondo un comunicato diffuso oggi, con un totale di 54 misure il DDPS “dimostra come intende utilizzare in maniera oculata le risorse di aria, acqua e suolo e impartire le necessarie conoscenze in materia di ambiente”. I quattro piani d’azione definiscono la visione, gli obiettivi e le misure necessarie per i prossimi anni e integrano i piani d’azione “Energia e clima” (2021) e “Biodiversità” (2023).
L’obiettivo di “Formazione ambientale” è di rafforzare la coscienza ambientale dei collaboratori e dei militari promuovendo un modo di agire rispettoso dell’ambiente. “Protezione dell’aria” s’impegna a sostituire anticipatamente i sistemi di riscaldamento a combustibili fossili. “Acqua”, dal canto suo, si pone come obiettivo quello di limitare le attività dell’esercito nelle zone protette.
“Suolo e siti contaminati”, infine, è volto a effettuare indagini preliminari dei siti inquinati, limitando anche lo sfruttamento del suolo e tutelando le superfici per l’avvicendamento delle colture. In questo ambito, il DDPS, si specifica nel comunicato, porrà l’accento sulle indagini relative ai residui di munizioni dell’esercito nei laghi svizzeri, svolte “per colmare le lacune di conoscenza esistenti ed esaminare le possibili ripercussioni sull’ambiente”.
- Tutti i dettagli si trovano sul sito del Consiglio federaleCollegamento esterno.
- Dagli archivi di SWI Swissinfo.ch, un articolo del mio collega Luigi Jorio: L’esercito ripulisce i suoi “peccati ambientali”.
In Svizzera la radio ormai si ascolta sempre di più tramite le tecnologie DAB+ o IP (internet) e per questo motivo la Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR ha deciso di mettere fine alla diffusione FM, viene spiegato in un comunicato odierno. Un nuovo investimento nella tecnologia FM sarebbe “sproporzionato”.
La SSR, le radio private e l’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) avevano cominciato, una decina di anni fa, a pianificare il passaggio da FM a DAB+, che, come previsto, si è imposto come nuovo standard, scrive la SSR.
Oggi, la quota di persone che ascoltano la radio solo via FM rappresenta meno del 10%. Dal 2020, il settore non è più tenuto a diffondere i programmi attraverso tale tecnologia e il mantenimento di tre sistemi paralleli è oneroso. Oltre a questo – prosegue la SSR – con DAB+ e internet esistono due soluzioni che garantiscono una qualità del suono migliore e un ventaglio maggiore di programmi, il tutto con più efficienza dal punto di vista dei costi e dell’energia e con l’opportunità di fornire informazioni aggiuntive sotto forma di testo e immagini.
Nell’ottobre 2023 il Consiglio federale ha prolungato un’ultima volta – fino a fine 2026 – le concessioni per le trasmissioni FM. In seguito in Svizzera sarà disponibile solo il segnale digitale. Anche perché ormai tutte le auto nuove sono abilitate alla ricezione dei segnali DAB+ ed entro la fine del 2024 l’Ufficio federale delle strade (USTRA) renderà possibile l’ascolto della radio digitale in tutti i tunnel delle strade nazionali, smantellando contemporaneamente le antenne FM.
- La notizia riportata da tvsvizzera.it.
- Il comunicato stampaCollegamento esterno di SRG SSR.
- Dagli archivi di SWI Swissinfo.ch: “Dobbiamo vivere con gli standard tecnologici del nostro tempo”.
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