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Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

per chi come me ama la cultura, in tutte le sue forme e manifestazioni, oggi è giunta una bella notizia. Per il periodo 2025-2028, il settore beneficerà di quasi 990 milioni di franchi.

Il Consiglio federale propone infatti di stanziare 987,9 milioni nei prossimi quattro anni. Di questi soldi, in particolare, circa 210 milioni sono destinati al settore cinematografico, unico settore culturale direttamente finanziato dalla Confederazione.

Le bandiere di Palestina e Israele.
La Svizzera sostiene da anni la creazione di uno Stato palestinese sovrano nell’ambito della “soluzione a due Stati” KEYSTONE

Il Consiglio nazionale ha respinto un possibile riconoscimento della Palestina come Stato indipendente.

L’esito del voto è stato netto. La Camera bassa ha bocciato l’atto parlamentare del Partito socialista con 131 voti contro 61 e 2 astenuti. Il suo postulato chiedeva il riconoscimento della Palestina, secondo i confini del 1967, a condizione che venissero rilasciati gli ostaggi israeliani rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023.

Di recente, la Norvegia, l’Irlanda e la Spagna hanno annunciato di voler riconoscere lo Stato palestinese. Anche i promotori del postulato ritenevano che due Stati sovrani, Israele e Palestina, fossero la base per una pace giusta e duratura.

Il ministro degli esteri Ignazio Cassis ha dichiarato in aula che la Svizzera ufficiale rimane a favore di una soluzione a due Stati in cui Israele e Palestina possano esistere fianco a fianco entro confini riconosciuti. Tuttavia, il Consiglio federale non ritiene che sia il momento opportuno per riconoscere la Palestina.

Villaggi del canton Glarona.
KEYSTONE

Le famiglie svizzere lasciano le grandi città per stabilirsi negli agglomerati urbani a causa dei costi elevati degli affitti.

Dall’inizio della pandemia, molte più famiglie hanno lasciato i centri urbani rispetto agli anni precedenti. Lo ha constatato uno studio immobiliare di UBS pubblicato oggi. Tra il 2020 e il 2022, 15’000 persone ogni anno hanno lasciato i cinque centri principali del Paese. La cifra è la più alta degli ultimi 40 anni.

A Zurigo, Berna e Ginevra, le partenze nette annuali sono state da tre a quattro volte superiori rispetto a quanto avvenuto nei dieci anni precedenti. Le famiglie che si trasferiscono possono risparmiare notevolmente e ciò è reso possibile dal boom del telelavoro, che ha reso più facile vivere distante dall’ufficio.

Il divario tra gli affitti è particolarmente marcato nell’area di Zurigo, dove il pendolarismo è più conveniente. A dieci minuti d’auto dalla città, sulle rive della Limmat, gli affitti sono in media più bassi del 20% rispetto al centro. Il divario sale a un terzo dopo un tragitto di 20 minuti. A un’ora di distanza, gli affitti costano la metà.

Materiale informativo in tre lingue.
KEYSTONE

Il plurilinguismo in Svizzera resta una priorità e per i prossimi quattro anni la Confederazione lo continuerà a sostenere.

Anche per il periodo 2025-2028, la Confederazione continuerà a sostenere il plurilinguismo. In particolare, l’Italiano e il romancio andrebbero promossi nelle altre aree linguistiche per tenere conto della maggiore mobilità sociale. Lo ha deciso stamane all’unanimità il Consiglio degli Stati.

Per il romancio s’intendono mettere a disposizione corsi di lingua e per l’italiano maggiori possibilità di conseguire una maturità bilingue. Stando al testo di legge, la Confederazione può infatti concedere aiuti finanziari a organizzazioni e istituzioni per offerte che promuovono l’apprendimento del romancio e dell’italiano.

Il plurilinguismo, secondo la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, è un elemento che caratterizza la Svizzera. Nei prossimi anni la Confederazione intende continuare a promuovere gli scambi linguistici fra regioni mettendo a punto una specie di programma Erasmus.

La megavilla di Federer sul lago di Zurigo.
Keystone / Michael Buholzer

Utilizzo privato delle rive pubbliche dei laghi. Un’opposizione ferma i lavori di costruzione della rimessa delle barche di Roger Federer.

I lavori per la costruzione della casa di Roger Federer sul lago di Zurigo vanno avanti da anni, con continui problemi. Un nuovo ostacolo è apparso in questi giorni: un ricorso contro la rimessa per barche prevista proprio in riva al lago.

L’opposizione non è di poco conto visto che è stata presentata dall’associazione Rives Publiques. Questa associazione dal 2003 si batte per il libero accesso alle sponde dei laghi svizzeri. Niente contro Federer o altri proprietari di terreni sul lago, scrive Rives Publiques, ma non si devono togliere le rive al pubblico.

La costruzione della rimessa per barche, secondo l’associazione, potrebbe costituire un precedente per tutta la Svizzera. Molti potrebbero dirsi che se Federer ha ricevuto il permesso, lo posso ottenere anch’io e le rive pubbliche dei laghi verrebbero bloccate ovunque.

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