Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
spendereste 2'600 franchi per farvi un selfie con Granit Xhaka? I genitori di giovane fan del giocatore rossocrociato li hanno spesi, ma non volontariamente. Dopo aver assistito a una partita di qualificazione agli Europei a Basilea, un bambino di 10 anni è corso in campo per scattare una foto insieme al suo eroe. Gesto che però non è piaciuto all'UEFA che, tramite l'Associazione Svizzera di Footbal (ASF), gli ha fatto recapitare a casa una multa da 2'597 franchi per invasione di campo e lo ha bandito dagli stadi per un anno. Temo che la passione per il calcio di Florian subirà una battuta d'arresto dopo questo episodio.
Vi lascio ora alla lettura delle notizie del giorno.
È partita formalmente oggi, dopo il nullaosta della Cancelleria federale, la raccolta delle firme per l’iniziativa popolare “Legalizzazione della cannabis: un’opportunità per l’economia, la salute e l’uguaglianza”.
Il comitato promotore, formato da sette persone domiciliate nella Svizzera tedesca, ha tempo fino al 30 ottobre 2025 per raccogliere le 100’000 adesioni necessarie alla riuscita dell’iniziativa, che chiede che in futuro sia possibile coltivare, possedere e consumare cannabis a partire dall’età di 18 anni.
Oltre alla coltivazione personale fino al massimo di 50 piante di cannabis, il testo prevede anche la possibilità di possederne al proprio domicilio fino a tre chilogrammi. L’iniziativa vuole inoltre permettere la coltivazione e la vendita a scopo commerciale della canapa. Le aziende e i punti vendita sarebbero soggetti a una licenza e a rigorose norme di qualità e di sicurezza. Le entrate provenienti dall’imposta su questi prodotti verrebbero destinate alla formazione, alla prevenzione e all’informazione in materia di stupefacenti.
Attualmente in Svizzera sono in corso diversi progetti pilota per la vendita regolata di marijuana contenente THC. Tutti sono stati autorizzati dall’Ufficio federale della sanità pubblica. La Germania ne ha invece da poco legalizzato il consumo per uso ricreativo.
- La notizia riportata da tvsvizzera.it.
- La pagina dell’UFSP dedicata ai progetti pilotaCollegamento esterno.
- Dagli archivi di tvsvizzera.it: “In Svizzera le città sperimentano la distribuzione controllata di cannabis”.
- Il sequestro di cannabis per uso personale è stato vietato pochi mesi fa dal Tribunale federale: la notizia e la sentenzaCollegamento esterno (in tedesco).
L’approvvigionamento elettrico svizzero è assicurato per il prossimo inverno grazie agli impianti di stoccaggio del gas ben riempiti in Europa e al previsto aumento della disponibilità delle centrali nucleari francesi.
Lo ha fatto sapere la Commissione federale dell’energia elettrica (ElCom). Nonostante l’ottimismo, però, la ElCom non ha revocato completamente l’allerta riguardo alla sicurezza dell’approvvigionamento elettrico elvetico dal momento che permangono incertezze sul mercato globale del gas e sulle opzioni di importazione. Sono quindi ancora necessarie misure precauzionali come il mantenimento di una riserva invernale.
Nel corso di una conferenza stampa tenutasi lunedì, gli e le esponenti della ElCom hanno puntualizzato che in linea di massima la situazione di partenza per l’approvvigionamento elettrico locale per il prossimo inverno è migliore rispetto ai due anni precedenti.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento a lungo termine, molto dipenderà anche dai negoziati e gli accordi con l’UE, ha affermato Werner Luginbühl, presidente della ElCom. È impossibile prevedere come reagirà Bruxelles se i negoziati saranno abbandonati, ma se la stabilità della rete elvetica è minacciata, anche i Paesi limitrofi ne risentiranno, quindi non è nel loro interesse interrompere ogni collaborazione, sostiene Luginbühl, il quale si è anche espresso a favore della legge sull’elettricità sottoposta a votazione il prossimo 9 giugno. “Non risolverà tutto, ma ci permetterà di muoverci nella giusta direzione in termini di sicurezza dell’approvvigionamento”, ha detto.
- La notizia riportata dal portale tio.chCollegamento esterno.
- Dagli archivi di tvsvizzera.it: “I timori ticinesi per il gas che arriva dall’Italia”.
- La sicurezza di approvvigionamento sul sito della ElComCollegamento esterno.
Lo scorso inverno un sistema di intelligenza artificiale (IA) ha contribuito per la prima volta a valutare il rischio di valanghe in Svizzera. Dopo una fase di test durata tre anni, le previsioni così ottenute sono paragonabili a quelle di esperti ed esperte.
Le previsioni fatte dalle macchine sono spesso buone, ma non sempre. “A volte però anche noi ci sbagliamo”, afferma, citato in una nota, Frank Techel, responsabile per questo tipo di previsioni presso l’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) di Davos, nel canton Grigioni. “La cosa positiva è che i modelli commettono errori diversi dai nostri”, dice l’esperto.
Dalla stagione invernale 2023/24 alle valutazioni umane è venuta ad aggiungersi anche quella di un computer che è stato “addestrato” nel corso degli anni. Tuttavia, mentre l’algoritmo si basa esclusivamente sui dati fisici che simulano la situazione del manto nevoso, l’SLF ricorre anche a informazioni aggiuntive, come le osservazioni fatte sul terreno.
Ricercatrici e ricercatori dell’SLF lavorano dal 2019 per insegnare all’IA a valutare il rischio di valanghe. In futuro, il team vuole combinare meglio le previsioni delle persone e quelle digitali. Ciò include, per esempio, una presentazione più intuitiva dei risultati.
- La notizia riportata dal portale RSI InfoCollegamento esterno.
- La presentazione del progetto sul sito dell’SLFCollegamento esterno.
- “La macchina e la morale”: la serie di SWI Swissinfo.ch dedicata all’intelligenza artificiale.
La ricchezza collettiva della popolazione svizzera è cresciuta, grazie soprattutto ai corsi borsistici e al valore degli immobili. Alla fine del 2023 i patrimoni netti delle economie domestiche hanno raggiunto 4’656 miliardi di franchi, ossia 141 miliardi (+3,1%) in più rispetto al 2022.
Stando ai dati diffusi oggi dalla Banca nazionale svizzera (BNS) le attività finanziarie (contanti, depositi, azioni, quote di investimenti, nonché diritti a prestazioni assicurative e pensionistiche) si sono attestate a 3’014 miliardi (+2,3%). Va poi aggiunto l’immobiliare, con 2’659 miliardi (+3,6%), a cui vanno però tolte passività ipotecarie per 1’017 miliardi (+1,8%).
L’inasprimento della politica monetaria ha portato all’aumento dei tassi di interesse, per esempio delle obbligazioni. Ciò ha mutato la composizione di depositi e titoli: in tutti i trimestri le economie domestiche hanno costantemente riallocato i depositi a vista, acquistando titoli di debito per un totale di 20 miliardi, l’importo più alto mai registrato dall’inizio delle rilevazioni nel 1999, sottolineano gli esperti della BNS.
Va notato che si parla di ricchezza collettiva, ma che ci sono grosse differenze tra le diverse economie domestiche: stando a un recente studio dell’Ufficio federale di statistica, infatti, il divario tra persone ricche e povere si fa sempre più marcato. I salari della prima categoria sono sempre più alti, mentre quelli della classe media-bassa sono sempre più bassi.
- La notizia riportata dal portale online del Corriere del TicinoCollegamento esterno.
- È di ieri la notizia del divario salariale sempre più marcato.
- Il canton Ticino rimane il più povero, stando a recenti studi.
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