
Oggi in Svizzera
Care svizzere e cari svizzeri all’estero,
mentre venti di guerra aleggiano per il Vecchio Continente, esattamente 80 anni fa, il 18 marzo 1944, gli abitanti di Dübendorf (Zurigo) poterono toccare con mano, loro malgrado, le conseguenze del sanguinoso secondo conflitto mondiale.
Quel giorno 12 bombardieri statunitensi, scortati da caccia svizzeri, effettuarono un atterraggio d'emergenza dopo una vasta operazione nel sud della Germania nazista. Alcuni altri aerei non riuscirono a raggiungere la pista e si schiantarono nelle regioni circostanti.
Ci fu anche un epilogo tragico, un ragazzo morì dopo essere stato colpito da una linea elettrica divelta da un apparecchio americano e due spettatori rimasero feriti all'aeroporto di Dübendorf. Ricordata doverosamente questa ricorrenza, vi parliamo ora però di altro,
buona lettura.

Trasferta oggi della presidente della Confederazione Viola Amherd a Bruxelles, dove ha incontrato la responsabile della Commissione UE Ursula von der Leyen, per l’avvio formale dei negoziati con l’Unione Europea in vista di un nuovo pacchetto di accordi bilaterali.
In proposito la presidente della Commissione UE, secondo cui questo è un giorno importante per le relazioni tra Svizzera ed Europa, ha auspicato la conclusione positiva delle trattative entro la fine dell’anno.
I colloqui verteranno in particolare sui settori dell’energia, della libera circolazione e dei trasporti ma anche su aspetti istituzionali delicati, come quello della ripresa “dinamica” del diritto europeo – in particolare delle norme sul mercato unico – nell’ordinamento elvetico o della giurisdizione della Corte di giustizia europea in caso di vertenze legali.
Con questa nuova fase di negoziati, seguita ai colloqui esplorativi condotti nell’ultimo anno, Berna e Bruxelles riprendono il filo del discorso che si era interrotto nel maggio del 2021 quando il Governo svizzero si era ritirato unilateralmente dalle trattative sull’Accordo istituzionale. Una decisione che aveva originato incomprensioni e polemiche che ora le due parti intendono lasciarsi alle spalle.
- La notizia riportata da tvsvizzera.it e rsi.chCollegamento esterno.
- Sulla portata degli accordi bilaterali Svizzera-UE l’approfondimento di swissinfo.ch.
- Il fallimento dell’accordo istituzionale spiegato sul sito della ConfederazioneCollegamento esterno.

La conferenza internazionale sull’Ucraina, che dovrebbe tenersi in Svizzera entro l’estate, potrebbe fregiarsi della presenza di un ospite inatteso e di peso. L’ambasciatore cinese a Berna, Wang Shihting, ha infatti affermato alla Neue Zürcher Zeitung che il suo Governo sta valutando la possibilità di partecipare all’evento.
Tutte le parti, ha detto il diplomatico al foglio zurighese, dovrebbero collaborare per chiudere un conflitto iniziato due anni fa e per “evitare che la crisi peggiori ulteriormente o addirittura vada fuori controllo“.
Da parte sua la Cina, ha sottolineato Wang Shihting, ha presentato una strategia per porre fine politicamente al conflitto e ha ribadito che “la sovranità territoriale di tutti i Paesi”, così come la carta delle Nazioni Unite “devono essere rispettate”.
La progettata conferenza, su cui finora Mosca ha espresso critiche, dovrebbe discutere di un piano in dieci punti ispirato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il testo finale che sarà messo a punto durante i colloqui dovrebbe fungere da base di partenza per le trattative dirette tra i due contendenti.
- L’articolo di tvsvizzera.it.
- Sulla prossima conferenza sull’Ucraina un servizio pubblicato su swissinfo.ch.
- Una recente intervista su questo tema della RSI al ministro degli esteri elvetico Ignazio Cassis.

All’inizio del mese di maggio partirà a Zurigo il più vasto progetto di distribuzione controllata della cannabis in Svizzera, che vedrà la partecipazione di 7’500 abitanti di 34 comuni del popoloso cantone.
La sperimentazione, cui partecipano anche l’Università e il Politecnico di Zurigo, ha lo scopo di studiare le ripercussioni sociali ed economiche sugli individui che prendono parte al test. In particolare l’attenzione dei ricercatori e delle ricercatrici sarà rivolto sugli effetti di un’eventuale legalizzazione dei derivati della canapa sulla salute, sull’apprendimento e l’istruzione, e sull’evoluzione dei consumi.
A questo fine verranno creati tre gruppi di 2’500 persone: due di essi potranno procurarsi la cannabis in tre diverse tipologie (Thc del 15%, 9% o 6%) nei negozi convenzionati mentre il terzo sarà autorizzato a comprare la sostanza stupefacente sul mercato nero.
Le autorità, hanno assicurato i promotori del progetto pilota che durerà 5 anni e avrà un budget di 1,5 milioni di franchi, non saranno informate in merito all’identità delle e dei partecipanti.
- La notizia riferita su tvsvizzera.it.
- Sui progetti di distribuzione controllata della canapa in Svizzera l’approfondimento di swissinfo.ch e di tvsvizzera.it.
- Quando il Ticino attirava folle di consumatori dall’Italia, il contributo della collega Marija Miladinovic-Alberti.

È stato un fine settimana glorioso per lo sci elvetico: con il decimo posto nel gigante disputato sulle nevi austriache di Saalbach Lara Gut-Behrami ha vinto la sua seconda coppa del mondo generale di sci, così come ha fatto tra gli uomini il nidvaldese Marco Odermatt.
Per la sciatrice ticinese si tratta del secondo globo di cristallo (il primo lo aveva vinto nella stagione 2015-2016). Gli allori non finiscono però qui: il piazzamento di domenica in gigante le ha infatti consentito di vincere anche la coppa di specialità, che va ad aggiungersi alle quattro conquistate in super G (2014, 2016, 2021 e 2023).
Lara Gut-Behrami raggiunge così le altre campionesse svizzere Erika Hess, Michela Figini e Maria Walliser, vincitrici di due coppe del mondo, superate solo da Vreni Schneider, con 3 globi di cristallo.
Subito dopo la vittoria di coppa la 32enne luganese ha voluto fugare i dubbi sul suo futuro agonistico, dichiarando al pubblico di Saalbach: “Ci vediamo il prossimo anno“.
- L’articolo pubblicato da rsi.chCollegamento esterno.
- Ne parla in modo approfondito anche il Corriere del TicinoCollegamento esterno.

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