Dopo la visita a Chiasso, il consigliere federale Beat Jans ha visitato mercoledì il centro federale per richiedenti di Boudry nel Canton Neuchâtel. Struttura che da anni genere discussioni e preoccupazioni presso la popolazione.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Le misure annunciate a Chiasso lo scorso febbraio, in particolare l’elaborazione in 24 ore delle domande di persone provenienti da Paesi con un tasso di concessione dell’asilo molto basso (Paesi del Magreb), saranno attuate anche Boudry, se possibile entro la fine di aprile.
“Ho ascoltato le vostre preoccupazioni e le prendo molto sul serio. La popolazione ha il diritto di vivere in sicurezza”, ha dichiarato il capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). La struttura di Boudry, infatti, da anni genera discussioni e preoccupazioni tra la popolazione, tanto che il consiglio di Stato aveva minacciato di disdire il contratto con la Confederazione.
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La visita è dunque stata l’occasione per il consigliere federale di discutere “le sfide incontrate intorno al centro e di rispondere alle preoccupazioni trasmesse dalle autorità cantonali riguardo agli incidenti e al crescente senso di insicurezza della popolazione”.
La situazione è da tempo instabile, a causa di un gran numero di problemi causati da una minoranza molto ristretta di persone (furti, danni, molestie e atti di violenza). Queste persone “pesano sul sistema di asilo e sono fonte di fastidio per la popolazione”, ha riconosciuto il basilese.
Misure di sicurezza
Per migliorare la sicurezza all’interno del centro e attorno ad esso, sono state gradualmente introdotte numerose misure sociali e di sicurezza d’intesa. Sono state impiegate pattuglie di sicurezza esterna per contribuire alla prevenzione della violenza e degli atti vandalici, mentre il ricorso alle pattuglie introdotte l’autunno scorso sui mezzi pubblici e finanziate per il 90% dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) è già stato prorogato almeno fino a giugno.
Dal primo gennaio di quest’anno inoltre è stato avviato un progetto di mediazione di quartiere: due mediatori, uno del cantone e uno della SEM, collaborano per facilitare i contatti tra i residenti e i richiedenti l’asilo e saranno anche organizzati incontri regolari con la popolazione locale.
Tra il 1° gennaio e il 1° marzo, la media mensile dei posti letto occupati nel centro di Boudry è stata di 307, a fronte di una capacità recettiva ordinaria pari a 480. Da metà febbraio 2023, il tasso d’occupazione del centro non ha mai superato i valori stabiliti.
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