La Russia deplora la decisione del Parlamento di mettere fuori servizio 25 Leopard 2 dell'esercito per poi cederli alla Germania.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj
L’ambasciata russa a Berna critica la Svizzera per aver deciso di mettere fuori servizio 25 carri armati Leopard 2 per cederli alla Germania e parla addirittura di un passo verso il sostegno militare all’Ucraina.
Sollecitata dalla Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI, la rappresentanza diplomatica di Mosca scrive: “La decisione del Parlamento svizzero è deplorevole (…) Qualora dovesse essere attuata, fa fare alla Confederazione un ulteriore passo verso il sostegno militare diretto all’Ucraina, cosa che avrebbe conseguenze estremamente negative sui rapporti bilaterali e svaluterebbe del tutto la neutralità elvetica”.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Sì definitivo del parlamento alla vendita di Leopard 2 alla Germania
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’esercito svizzero potrà mettere fuori servizio 25 carri armati Leopard 2 e rivenderli all’azienda tedesca Rheinmetall.
Berlino dal canto suo saluta la decisione: i Leopard 2 andranno a sostituire i mezzi che la Germania ha fornito all’Ucraina. L’ambasciatore tedesco ha detto ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera tedesca SRF che “questa decisione era necessaria. Abbiamo bisogno di questi carri armati, che andranno a colmare dei vuoti di armamenti da noi e dai nostri partner europei. Siamo riconoscenti”.
Poiché le autorità tedesche hanno assicurato a Berna che questi mezzi non finiranno in Ucraina, il Consiglio federale reputa che la neutralità elvetica rimane intaccata. “Dal punto di vista del diritto della neutralità non ci sono problemi”, ha dichiarato la “ministra” della Difesa Viola Amherd. “Da quello della politica della neutralità è nell’interesse della Svizzera”.
Per la Russia, però, la Svizzera non è più un mediatore credibile.
Merz: “In Germania nessuno stato di emergenza sull’immigrazione”
Questo contenuto è stato pubblicato al
"Stiamo effettuando controlli più intensi alle frontiere. Stiamo effettuando controlli più o meno come durante gli Europei di calcio dell'anno scorso. Continueremo anche a respingere le persone. Ma tutto questo è in linea con il diritto europeo".
Svizzera e USA vogliono accelerare il processo per l’intesa sui dazi
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera e gli Stati Uniti hanno intenzione di accelerare il processo in corso per giungere a un'intesa sui dazi imposti da Washington, ma al momento congelati. Lo ha affermato durante un incontro coi media la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Vecchie banconote, centinaia di milioni nelle casse di Cantoni e Confederazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il controvalore, pari a quasi un miliardo di franchi, delle banconote della sesta serie non cambiate finirà in buona parte nelle casse della Confederazione, dei Cantoni e del Fondo svizzero di soccorso per danni causati dalla natura.
Treni diretti fra Svizzera e Londra, firmata una dichiarazione d’intenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo aver sottoscritto una sfilza di accordi di carattere soprattutto economico-finanziario, Londra e Berna intendono rafforzare ulteriormente le relazioni stabilendo, a medio termine, un collegamento ferroviario diretto fra i due Paesi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
I fisici del Cern di Ginevra hanno trasformato il piombo in oro. Le collisioni ravvicinate tra nuclei di piombo nell'acceleratore di particelle generano campi elettromagnetici che trasformano brevemente quelli di piombo in oro, ha annunciato il Cern.
Karin Keller-Sutter a Ginevra per continuare il dialogo con Washington
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera prosegue oggi il dialogo con Washington nel tentativo di evitare ulteriori dazi statunitensi del 31% sulle sue esportazioni.
Controlli alle frontiere, Beat Jans ha telefonato a Berlino
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il consigliere federale Beat Jans ha avuto ieri una conversazione telefonica con il ministro degli Interni tedesco Alexander Dobrindt, il cui Paese - mercoledì - ha inasprito la sua politica migratoria.
Sei crimini d’odio a settimana contro la comunità LGBTIQ+ in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
In media in Svizzera si registrano quasi sei crimini d'odio a settimana nei confronti di persone LGBTIQ+: l'anno scorso ci sono stati 309 casi in totale, secondo la Helpline LGBTIQ. Dal 2020, le segnalazioni sono quintuplicate.
Raiffeisen corregge al ribasso previsioni PIL, pesano dazi e franco
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sulla scia delle vertenze commerciali globali e del rafforzamento del franco Raiffeisen corregge sensibilmente al ribasso le stime sulla crescita dell'economia svizzera nel 2025.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Sì definitivo del parlamento alla vendita di Leopard 2 alla Germania
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’esercito svizzero potrà mettere fuori servizio 25 carri armati Leopard 2 e rivenderli all’azienda tedesca Rheinmetall.
Sì alla vendita di 25 carri armati Leopard 2 alla Germania
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati ha approvato la proposta di mettere fuori servizio 25 dei 96 carri armati Leopard 2 dell'esercito.
Leopard 2 messi fuori servizio per essere rivenduti a Berlino
Questo contenuto è stato pubblicato al
Berna consegnerà 25 carri armati alla Germania che potrà così rimpinguare il suo arsenale ridottosi con il conflitto ucraino.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per il Consiglio nazionale il materiale bellico prodotto in Svizzera non deve poter essere riesportato verso l'Ucraina
L’esecutivo federale appoggia la vendita di Leopard 2 alla Germania
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale appoggia l’idea di rivendere carrarmati Leopard 2 alla Germania. La decisione finale spetta al Parlamento.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.