La Svizzera deve cercare una nuova persona per negoziare con l’UE
Da ottobre Livia Leu ricoprirà l'incarico di ambasciatrice a Berlino.
Keystone / Peter Schneider
La Segretaria di Stato Livia Leu, responsabile dei negoziati con Bruxelles, lascia il suo incarico dopo tre anni di attività. L'aspetta il posto di ambasciatrice svizzera a Berlino.
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tvsvizzera.it/mar
Subentrata al ticinese Roberto Balzaretti nell’ottobre 2020, Livia Leu si è dovuta sobbarcare in questi anni il difficile compito di riavviare i negoziati con l’UE dopo che, nel maggio 2021, il Governo svizzero ha deciso unilateralmente di non firmare l’accordo istituzionale con Bruxelles, che avrebbe dovuto regolare i rapporti futuri tra Svizzera e UE.
Al termine delle prime trattative, ha definito gli elementi chiave di un nuovo pacchetto negoziale con l’UE, adottato dal Consiglio federale nel 2022. “Su questa base ha poi avviato colloqui esplorativi con l’Unione europea, contribuendo in modo significativo al rilancio del dialogo tra quest’ultima e la Svizzera”, si legge nel comunicato diramato mercoledì.
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Livia Leu, 62 anni, lascia l’attuale incarico “su sua richiesta”. Questa diplomatica di lungo corso rimarrà comunque alle dipendenze del Dipartimento federale degli affari esteri, poiché è stata nominata ambasciatrice svizzera a Berlino. Da ottobre subentrerà a Paul Seger, che andrà in pensione.
Secondo quanto scrive il Tages-Anzeiger, che aveva anticipato la notizia, negli ambienti dell’amministrazione federale è un segreto di pulcinella che tra Livia Leu e il ministro degli esteri Ignazio Cassis non tutto scorresse liscio: “C’erano divergenze di opinione su come trattare con l’UE e sulle possibilità di proporre nuovi e ragionevoli percorsi negoziali”.
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Il DFAE istituirà ora una commissione per selezionare la persona che prenderà il suo posto.
Anche se non è del tutto inaspettata, la partenza di Livia Leu farà scorrere sicuramente molto inchiostro nei prossimi giorni. Il presidente della commissione degli affari esteri del Consiglio nazionale, Franz Grüter, si è detto sorpreso. “A ben vedere, però, questo è il momento giusto per dimettersi”, ha dichiarato Grüter. “Una nuova difficile fase per il dossier europeo può ora iniziare con l’avvio dei negoziati veri e propri”.
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