La simbologia nazista va vietata comunque e sempre
La legge deve vietare e punire l'utilizzo di simboli noti del nazionalsocialismo.
Copyright 2019 The Associated Press. All Rights Reserved
I simboli che si riferiscono al nazismo vanno vietati. A questo scopo occorre una base legale a sé stante che vieti e punisca l'utilizzo in pubblico, nel mondo reale e in quello digitale, di simboli del nazionalsocialismo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
È quanto chiede una mozione dell’argoviese Marianne Binder approvata a larga maggioranza giovedì dal Consiglio nazionale, benché il Consiglio federale chiedesse di respingere l’atto parlamentare.
Con la sua mozione, l’argoviese chiede una base legale che vieti l’utilizzo di simboli noti del nazionalsocialismo, in particolare gesti, parole, forme di saluto, emblemi e bandiere, nonché oggetti che rappresentano o contengono tali simboli quali scritti, registrazioni sonore o video oppure raffigurazioni
Secondo la consigliera nazionale, una norma penale riferita unicamente all’Olocausto è giustificata poiché la storiografia ha estesamente descritto il nazionalsocialismo come crimine contro l’umanità unico nel suo genere. In tempi di crescenti manifestazioni di antisemitismo è inoltre chiara ed evidente la necessità di un intervento per vietare le relativizzazioni pubbliche di questo crimine.
Il Consiglio federale era contrario alla mozione. È vero che la norma penale antirazzismo punisce chiunque propaghi pubblicamente un’ideologia intesa a discreditare o calunniare sistematicamente persone per la loro razza, etnia, religione o per il loro orientamento sessuale, tuttavia, sono le circostanze concrete a determinare se si tratta di un atto di propaganda.
Sempre il governo ritiene che la libertà di espressione non valga in maniera assoluta, ma stando alla giurisprudenza del Tribunale federale occorre tuttavia accettare che possano essere espresse anche opinioni disturbanti, seppur intollerabili per la maggioranza.
BNS: la priorità è la stabilità dei prezzi, ribadisce Schlegel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mantenere la stabilità dei prezzi è il compito principale della Banca nazionale svizzera. Lo ha ribadito oggi, il presidente della direzione Martin Schlegel.
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Negli ultimi dieci anni, la forza lavoro svizzera è invecchiata: dal 2014 al 2024 l'età media delle persone attive è passata da 41,2 a 42,3 anni.
Erasmus+ costerebbe il triplo a Berna rispetto alla soluzione attuale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se sarà associata al programma dell'Unione europea Erasmus+ dal 2027, come nelle intenzioni del Consiglio federale, la Svizzera dovrà pagare tre volte di più rispetto a quanto fa per l'attuale soluzione nazionale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Ex nazista di 96 anni tenta la fuga
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ex segretaria di un campo di concentramento, che sarebbe dovuta comparire a processo, è stata ritrovata dopo aver fatto perdere le sue tracce.
La Svizzera avrà un memoriale delle vittime dell’Olocausto
Questo contenuto è stato pubblicato al
A Berna sarà costruito un monumento alle vittime del nazionalsocialismo. Il Consiglio federale ha stanziato mercoledì 2,5 milioni di franchi a questo scopo.
Anche in Svizzera servono più sforzi contro odio e razzismo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel Giorno della Memoria, il presidente Cassis invita a battersi contro i pregiudizi. Intanto, l'ONU pubblica un rapporto critico verso la Svizzera.
Come la Svizzera accolse l’ex ministro della propaganda di Mussolini
Questo contenuto è stato pubblicato al
Verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, esponenti dell'Italia fascista cercarono di entrare in Svizzera. Uno di loro è Dino Alfieri.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La scrittura testimoniale è la sola scrittura necessaria. Dell’altra letteratura si può fare a meno, ma di quella testimoniale, no. Grazie ad essa, infatti, ciò che è accaduto viene sottratto all’oblio e assume i connotati dell’esistente, della memoria e della storia. Sono 30 anni che Primo Levi non c’è più, eppure ancora oggi per conoscere…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’edizione speciale annotata del libro di Adolf Hitler, ritornato nelle librerie tedesche a 70 anni dalla morte del dittatore, ha venduto nell’arco di un anno 85’000 copie. Non si tratta di un libro per nostalgici del nazismo, ma della corposa opera dell’Istituto di storia contemporanea di Monaco (Ifz), quasi 2’000 pagine corredate da 3’500 note…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.