Non vi è ancora alcuna richiesta ufficiale, ma l'Alleanza Atlantica vorrebbe aprire un ufficio di collegamento a Ginevra, stando a quanto indicato dal Tages-Anzeiger.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mar
La notizia era passata sottotraccia: l’11 luglio scorso, nel comunicato diramato al termine del vertice di Vilnius, la NATO ha indicato di “stare valutando la possibilità di istituire un ufficio di collegamento a Ginevra per rafforzare ulteriormente il nostro impegno con le Nazioni Unite e le altre organizzazioni internazionali”, riporta mercoledì il Tages-AnzeigerCollegamento esterno.
L’ufficio sarebbe sul modello di quello che già esiste a Vienna presso l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), con un responsabile e due o tre collaboratori.
Il Dipartimento federale degli affari esteri ha confermato al giornale zurighese che è stata inoltrata una richiesta in tal senso. Agli occhi di Berna, ciò non porrebbe problemi per quanto concerne la neutralità elvetica, trattandosi di un ufficio di collegamento con le organizzazioni internazionali e non con la Svizzera.
Tra gli esponenti politici contattati dal Tages-Anzeiger, le reazioni sono contrastanti. Per la consigliera agli Stati del Centro Andrea Gmür questa presenza permetterebbe di rafforzare il ruolo della Ginevra internazionale. Dello stesso avviso Maja Riniker, consigliera nazionale del Partito liberale radicale. Secondo il deputato federale dei Verdi Nicolas Walder, la presenza della NATO a Ginevra permetterebbe di sensibilizzare maggiormente le truppe dell’Alleanza Atlantica al rispetto del diritto internazionale umanitario.
Fabian Molina, consigliere nazionale del Partito socialista, è invece più circospetto e vede con un occhio critico l’apertura di un ufficio della NATO nella città sulle rive del Lemano. Molto più categorico invece il consigliere nazionale dell’Unione democratica di centro Franz Grüter: “In quanto Paese indipendente e neutrale, non dobbiamo essere sede di un’alleanza di difesa”.
Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, in Svizzera si sono levate diverse voci che chiedono un rafforzamento della cooperazione del Paese con l’Alleanza Atlantica. Nel marzo scorso, in un incontro a Bruxelles con il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, la ministra della difesa elvetica Viola Amherd aveva auspicato una maggiore collaborazione, non limitandosi solo al Partenariato per la paceCollegamento esterno. Finora, però, non se ne è fatto nulla, anche perché il divieto imposto da Berna alla riesportazione di materiale bellico svizzero verso l’Ucraina è andato di traverso a molti Paesi membri dell’alleanza.
Burocrazia, i contadini dovranno attendere il 2026 per avere sgravi
Questo contenuto è stato pubblicato al
I contadini dovranno portare pazienza prima di vedersi ridotti i numerosi controlli, contro cui si sono lamentati a inizio anno, al pari di molti loro colleghi in tutta Europa.
Dopo Albert Rösti, anche il presidente dell’UDC esprime il suo sotegno a Donald Trump
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo il consigliere federale Albert Rösti, ora anche il presidente dell'UDC Marcel Dettling ha detto di preferire Donald Trump in vista delle elezioni statunitensi.
Inflazione in Svizzera al livello più basso dal giugno 2021
Questo contenuto è stato pubblicato al
È proseguito anche in ottobre il calo dell'inflazione in Svizzera: la crescita dei prezzi su base annua si è attestata allo 0,6%, a fronte dell'0,8% di settembre e dell'1,1% registrato in agosto.
A rischio finanziario il 90% degli ospedali elvetici
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sono allarmanti i dati più recenti sulla crisi degli ospedali. Nove strutture su dieci sono a rischio da un punto di vista finanziario.
La violenza sessualizzata è ancora molto diffusa nell’Esercito svizzero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quasi la metà dei militari ha subito nel corso del servizio varie forme di violenza sessualizzata (verbale, non verbale e fisica). È quanto emerge da un sondaggio anonimo condotto nel 2023 fra 1'126 militari (764 donne e 362 uomini).
In Svizzera una persona su 19 non mangia carne, ma non in Ticino
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quest'anno nella Confederazione una persona su 19, pari al 5,3% della popolazione, non ha mai mangiato carne. Secondo Swissveg, la comunità d'interesse dei vegani e vegetariani in Svizzera, il fenomeno è in costante crescita.
Il cambiamento climatico modifica in parte i pericoli naturali nelle Alpi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Scienziati e autorità, anche in tempi recentissimi, associano il riscaldamento climatico all'aumento dei pericoli naturali nella regione alpina.
Il raccolto 2024 di cereali panificabili è risultato in forte calo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Precipita la raccolta di cereali in Svizzera nel 2024: in base ai dati forniti giovedì dall'organizzazione del settore Swiss Granum c'è stato un calo del 31,6% per quel che concerne il grano panificabile, del 45,8% per il farro e del 29,4% per la segale.
È iniziato il processo contro l’ex giudice grigionese accusato di violenza carnale
Questo contenuto è stato pubblicato al
È iniziato giovedì mattina il processo a un ex magistrato del Tribunale amministrativo cantonale grigionese che dovrà rispondere di violenza carnale e coazione sessuale contro una ex praticante.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Cinque cacciabombardieri svizzeri in Puglia
Questo contenuto è stato pubblicato al
F/A-18 Hornet delle Forze aeree elvetiche prendono parte all’esercitazione NATO Tiger Meet in corso a Gioia del Colle.
Il capo dell’esercito svizzero auspica maggiore collaborazione con NATO e UE
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera potrebbe così contribuire di più alla sicurezza in Europa, sostiene il comandante di corpo Thomas Süssli.
Promuovere la pace, un compito che da 70 anni impegna l’Esercito svizzero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Settant'anni fa con la firma dell'armistizio tra Corea del Sud e Corea del Nord l'Esercito svizzero partecipò per la prima volta a un'iniziativa per il promovimento della pace.
La Svizzera resta esclusa dalle esercitazioni NATO
Questo contenuto è stato pubblicato al
La politica restrittiva in tema di riesportazione delle armi all’Ucraina ostacola l’avvicinamento di Berna all’Alleanza atlantica.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera vuole intensificare la cooperazione con la NATO che si è mostrata aperta a tale rafforzamento della collaborazione.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.